L’unica differenza tra me e un pazzo
è che io non sono pazzo.
Dalì
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Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)
E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo
amato ed odiato per i suoi eccessi…
e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.
Autoritratto
BREVE BIOGRAFIA
Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo '900
Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.
(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)
Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton… con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.
Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.
Dalì giovane con Man Ray
Nel 1929 ci fu un incontro
che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte
quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard
che diventò prima sua amante e poi sua moglie
e con cui restò poi per tutta la vita.
Dalì e Gala
Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti
in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità
dipingendola quasi sempre nuda e provocante.
Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)
Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.
Metamorfosi di Narciso – 1937
Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria“
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.
In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.
La persistenza della memoria
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Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti…
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars“,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.
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Il sogno americano
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Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.
Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori… così come continuarono i suoi eccessi.
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Mae WEst
Dopo la morte di Gala negli anni ’60
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.
Negli ultimi anni di vita però
si affievolì molto la sua vena.
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LA DOMANDA
La domanda che molti si pongono è:
L’artista spagnolo era un folle o un genio?
Propendo per la seconda ipotesi…
e spiego perché.
In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto
un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile…
Certo alla fine della sua lunga e controversa
vita umana ed artistica Dalì
fece cose non degne di un grande pittore
ma questo nulla toglie
al suo grande estro ed alla sua genialità
di cui aveva dato grande prova in precedenza.
La rosa meditativa
Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda
e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte
nell’ambito del surrealismo ma non solo
Ciao da Tony Kospan
PER CHI AMA L’ARTE…
IL GRUPPO DI FB
Mercato di schiavi con busto invisibile di voltaire – 1940