Veniva considerato come qualcosa di volgare e usato solo da attori e prostitute.
In Oriente, perlopiù in Giappone, le geishe utilizzavano un rossetto prodotto dai petali del cartamo o zafferanone (nome comune di una pianta che cresce spontanea in quei luoghi) schiacciato non solo per truccare la bocca ma anche il taglio degli occhi e le sopracciglia.
Dalla Seconda guerra mondiale in poi la diffusione dei cosmetici si fece capillare in tutto il mondo occidentale.
L’uso nella forma attuale fu diffuso soprattutto grazie alla cinematografia, cioè ai films prodotti, soprattutto dagli USA, proprio durante il secondo conflitto.
IL SIGNIFICATO DEL ROSSETTO
Ma che significato ha il rossetto nella nostra cultura?
Da sempre simbolo di seduzione le labbra sono il punto del viso che più di ogni altro viene inconsciamente associato alla carica di femminilità di una donna, complici rossetti e matite che ne enfatizzano il fascino. Secondo gli antropologi, le labbra piene ed estroflesse delle donne, avrebbero infatti la funzione di richiamo sessuale. Siccome l’essere umano non esibisce le proprie regioni genitali quando è eccitato (come fanno i nostri cugini primati), trasmette lo stesso messaggio attraverso qualcosa di simile. Le labbra della bocca non solo somigliano a quelle dei genitali femminili, ma quando la donna è sessualmente stimolata, queste arrossano e inturgidiscono.
Frantisek Kupka - Rossetto - 1908
Colorarle con il rossetto rievocherebbe questa condizione.
La psicologa Monica Moore della Webster University, ha per altro osservato che talvolta l’atto di mettere il rossetto di fronte ad uomo è un segnale di disponibilità all’approccio.
E’ innegabile del resto che la fisionomia del volto dipenda in maniera diretta dall’aspetto, dal movimento e dal colore delle labbra, uno degli strumenti più seducenti del fascino femminile. Con la bocca si sorride, si bacia, si parla. E labbra turgide e piene, morbide e vellutate, carnose e rosse sono inevitabilmente sinonimo di bellezza e salute. Ben lo sanno le donne che ricorrono al bisturi per ritoccarsele.
Le labbra ideali? Secondo l’editore Harlequin Enterprises, che ha condotto tempo fa un sondaggio piacciono soprattutto quelle morbide e umide e dal sapore di fragola.
Va bene il rossetto per il 37% degli uomini del campione, ma nature al momento clou soprattutto in Francia dove il 63% apprezza il look naturale, come del resto il 60% dei tedeschi e il 52% degli olandesi.
IL TRAMONTO DELLE LABBRA AL SILICONE
Definitivamente tramontata l’era delle labbra al silicone come rivela una ricerca Astra Demoskopea, secondo la quale il 70% degli uomini italiani non amano le labbra rifatte, o “a cerotto”, e preferiscono baciare e ammirare labbra tutte naturali, più “desiderabili” se sane, preferibilmente carnose e possibilmente sensuali.
Non piace l’eccessivo make-up, con una leggera approvazione nell’utilizzo di lucidalabbra e trucco leggero.
CONCLUSIONI
Non è insomma sempre vero che ricorrere al rossetto sia l’unico modo per accentuare la luminosità del proprio volto.
Spesso ci sono labbra già naturalmente colorite e luminose, che non hanno bisogno di alcun intervento.
Per scegliere la tonalità di rossetto giusta bisogna tenere presenti il colore della pelle e quello dei capelli.
Per cui una bionda sceglierà un rosa avorio, una nera con la pelle chiara il rosso vivo.
Nella nostra cultura la scelta del colore per le labbra è anche una decisione che sembra dover riflettere la nostra personalità. Superati i tempi in cui il rosso rappresentava il colore delle prostitute e qualsiasi donna “per bene” se ne sarebbe tenuta lontana; oggi l’industria cosmetica propone una tale varietà di tinte di rosso, che è impossibile non trovare quello che soddisfi realmente in ogni occasione e stato d’animo.
Ma al di là di tutto, scegliere il rossetto vuol dire per la donna mettere in rilievo la propria personalità, la voglia di mettersi in gioco e di parlare di sé.
Secondo alcuni psicologi infatti, il rossetto usato può influire sul proprio modo di porsi nei confronti dell’altro.
FINE
Testo dal Web con modifiche – impaginaz. Orso
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