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Sandro Botticelli, ma il suo vero nome era Sandro Filipepi,
è stato uno degli artisti più emblematici del Rinascimento.
Alcune sue opere non è difficile definirle fantastiche,
soprattutto quelle, ancor oggi ammiratissime,
del cd. “Primo Periodo Mediceo“.
La calunnia
BOTTICELLI GENIO DEL RINASCIMENTO
DALLA FAMA ALL'OBLIO FINO ALLA RISCOPERTA
a cura di Tony Kospan
Buona parte del fascino delle sue opere
nasce anche dalla constatazione che egli ha inteso,
attraverso l'affascinante bellezza dei suoi dipinti,
anche donarci dei messaggi, culturali e non solo,
grazie ad allegorie più o meno nascoste.
E' considerato il pittore più vicino
agli ideali neoplatonici molto "sentiti"
negli ambienti intellettuali ed artistici dell'epoca.
Eppure, anche se vi sembrerà incredibile,
le sue opere,
nonostante la loro stupefacente bellezza,
erano quasi completamente sconosciute
fin quasi alla fine dell' ottocento,
forse (o soprattutto?)
anche per il giudizio freddino del Vasari.
Botticelli - Simonetta Vespucci nelle sembianze della Venere
Poi grazie alla loro riscoperta nell'800
da parte del critico inglese John Ruskin
e per l'innamoramento dei Preraffaelliti
il loro successo non è più tramontato
ed ancor oggi i suoi dipinti sono amatissimi nel web.
Firenze 1.3.1445 – Firenze 17.5.1510 (Autoritratto)
BREVE BIOGRAFIA
Fin da piccolo iniziò a frequentare la bottega del Pollaiolo
che gli instillò il senso della pennellata elegante
che sarà una delle sue più belle caratteristiche.
A 25 anni si stacca dal maestro ed inizia la sua carriera
che subito appare di successo se riceve incarichi importanti
come quello di realizzare il ritratto di Giuliano de’ Medici.
Giuliano de' Medici (partic.)
A seguito di questo viene preso a benvolere
dalla grande famiglia fiorentina
che fu, in questo periodo (1478 e segg.),
grande committente di suoi dipinti
come le mitiche “Primavera” e “Nascita di Venere“.
Nascita di Venere
Entrambe furono chieste al Botticelli per “tirar su” lo spirito
di un rampollo mediceo, Lorenzo di Pierfrancesco, affetto
da disturbi mentali che potremmo definire depressivi ed infatti
entrambe queste opere ebbero quale prima sistemazione
Villa del Castello dove questi abitava.
(clicca qui giù se desideri conoscerne i segreti)
Primavera
Entrambe queste opere rivelano lo spirito libero,
curioso, colto ed estroverso
del Botticelli insieme al suo amore per le allegorie.
Botticelli - Madonna dei 6 angeli
Chiamato a Roma, su consiglio di Lorenzo il Magnifico,
è incaricato di affrescare 3 episodi biblici
nella Cappella Sistina “Prove di Mosè”, “Prove di Cristo”
e “La Punizione di Qorah, Dtham e Abiram”.
(clicca qui giù se desideri conoscerne i segreti)
Marte e Venere – 1483
Dagli anni '90 in poi, a seguito della cacciata dei Medici,
cambia il suo stile, quasi certamente per l'influenza
della severa predicazione del Savonarola
ed a causa di una sua forte crisi spirituale.
Alla fine del '400 dipinge 100 pergamene
sui vari temi della Divina Commedia
commissionategli da Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici
cugino di Lorenzo il Magnifico e suo amico
Divina Commedia - La voragine infernale
Abbandona allora il tratto elegante e figurativo
per riavvicinarsi con estremo misticismo alla pittura medievale
dipingendo figure più filiformi e chiaroscuri più densi.
Madonna della melagrana
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Tra i più noti dipinti di questo periodo possiamo elencare
“La calunnia”, “Natività mistica”, e “Compianto sul Cristo morto”.
Tondo Raczynski - 1477
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La sua fama però iniziava a declinare inesorabilmente
mentre nel cielo dell'arte fiorentina trionfava Leonardo
e si faceva largo prepotentemente il genio di Michelangelo.
Morì povero e solo nel 1510, a Firenze, dopo grave malattia.
F I N E
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