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"Poiché tu solamente governi la natura delle cose,
e nulla senza di te può sorgere alle divine regioni della luce,
nulla senza te prodursi di lieto e di amabile,
desidero di averti compagna nello scrivere i versi
che intendo comporre sulla natura di tutte le cose,
per la prole di Memmio diletta, che sempre tu, o dea,
volesti eccellesse di tutti i pregi adornata.
Tanto più concedi, o dea, eterna grazia ai miei detti.
E fa che intanto le feroci opere della guerra
Per tutti i mari e le terre riposino sopite.
Infatti tu sola puoi gratificare i mortali con una tranquilla pace,
poiché le crudeli azioni guerresche governa Marte
possente in armi, che spesso rovescia il capo nel tuo grembo,
vinto dall’eterna ferita d’amore,
e così mirandoti con il tornito collo reclino, in te, o dea,
sazia anelante d’amore gli avidi occhi,
e alla tu bocca è sospeso il respiro del dio supino.
Quando egli, o divina, riposa sul tuo corpo santo,
riversandoti su di lui effondi dalle labbra soavi parole
e chiedi, o gloriosa, una placida pace per i Romani”
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Marte (partic by T.K.).
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- Una quinta interpretazione infine vede nell'opera il siginificato allegorico del matrimonio.
Matrimonio concepito come istituzione in cui la forza maschile (Marte) si abbandona alla bellezza ed alla dolcezza femminile (Venere).
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Venere, in questo periodo, è vista dalla cultura e dalle arti in modo più neoplatonico che carnale...
come ad es. la Venere della sua mitica Primavera.
La Venere del Botticelli nella famosa " Primavera"
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Certo è, che l'epoca in cui fu dipinto, è proprio quella del massimo interesse e della massima passione (e da certi particolari anche con un certo divertimento) per le allegorie da parte degli artisti... soprattutto fiorentini ed in particolare... del Botticelli e del Bronzino.
Botticelli - Autoritratto
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A tal proposito basti pensare all'ancor più famosa opera del Botticelli... L'ALLEGORIA DELLA PRIMAVERA... di cui abbiamo parlato poco tempo fa.
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Se ci va... se ce la sentiamo... perché no... proviamo anche noi a dire la nostra... su questo intrigante dipinto.
Ciao da Tony Kospan