Ci sono ricorrenze che non nascono da tradizioni umane
ma sono momenti veri della Natura…
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I solstizi e gli equinozi
sono infatti appuntamenti astronomici eterni
che influenzano realmente la nostra vita
e che sono stati considerati molto importanti
in tutte le culture fin dall’antichità.
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21 DICEMBRE 2018 ORE 23,23 SOLSTIZIO D’INVERNO
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Che la luce del nuovo sole possa illuminare
il cammino di tutti voi
Felice Alban Arthuan
Ruth Sanderson – Yule sparge i semi che sbocceranno in primavera
Il solstizio, che può essere d’estate o d’inverno, è ciascuno dei due punti dell’orbita terrestre in cui il Sole è alla massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore terrestre.
La parola “solstizio” significa “Sole stazionario”, ed indica il suo non alzarsi né abbassarsi rispetto all’equatore celeste.
E’ in questo momento che la nostra stella si trova alla massima altezza sull’orizzonte dell’emisfero boreale (cioè quello nord, dove si trova l’Italia), mentre a sud la situazione è capovolta.
A partire dal 22 giugno le ore di luce sono diminuite gradualmente, fino a raggiungere il minimo che si verifica proprio durante il solstizio d’inverno che quest’anno avviene il 21 dicembre.
Fin dall’antichità l’uomo si è reso conto del cammino ciclico che il Sole descrive nel cielo, traendone così spunto per regolare la propria vita agricola e di caccia e creare bellissime leggende per spiegare e spiegarsi il fenomeno.
Per i greci, ad esempio, il solstizio d’estate coincideva con la “Porta degli uomini “, cioè il momento in cui le anime uscivano dalla caverna cosmica.
(Invisible power – New age)
SOLSTIZIO D’INVERNO
(Filastrocca)
Quando a dicembre arriva il solstizio che dell’inverno scandisce l’inizio il sole pare diventare più mite ed umano non fa più l’altezzoso nel cielo lontano insieme a noi si leva tardi al mattino si tira pigramente sul tetto vicino rimanendo incantato tutto il giorno a guardare curioso le case intorno non c’è chi non lo veda affacciare che non lo faccia subito entrare accogliendolo con cordialità e calore come si trattasse d’un ospite d’onore in realtà sembra che al solstizio sia la festa del sole ad avere inizio.
In Perù la divinità associata al Sole ed all’imperatore, Inti, riceveva sacrifici di animali ed offerte, affinché i raccolti estivi fossero abbondanti.
Il Cristianesimo sovrappose alle celebrazioni pagane la festività dedicata a San Giovanni Battista.
Secondo le tradizioni italiane nella notte di San Giovanni le streghe si levavano in volo e raggiungevano il “Grande Noce di Benevento“, l’albero sul quale una dea lunare avrebbe sconfitto il diavolo, rimandandolo negli inferi.
Fino al 1872 a Roma, dopo l’Ave Maria, veniva sparato un colpo di cannone che dava inizio ai festeggiamenti. Il popolo si ritrovava nelle osterie per banchettare con le lumache, considerate in grado di scacciare i litigi ed il pericolo di essere traditi dai propri amati. Ma a partire dal quell’anno la festa venne soppressa dal governo italiano.
(Ice dance – New age)
Il Solstizio d’Inverno cade in un giorno variabile dal 20 al 24 dicembre.
E’ definito anche come il giorno più breve o la notte più lunga dell’anno.
In questo giorno il sole compie il suo giro più breve attraverso il cielo, riducendo così le ore di luce del giorno.
Dopo questa data le giornate iniziano nuovamente ad allungarsi.
Nell’antichità era un’importante festività dei popoli pagani per tutte le tradizioni il Solstizio d’Inverno celebra sempre la morte del Dio Sole, la sua trasformazione e la sua rinascita nel ventre della Dea.
Christy Babrick
Altri termini usati per indicare il Solstizio sono Yule, che sembra derivare dalla parola anglosassone “Yula” o quella scandinava “Jul” o “Iul” che significa “ruota”, la Ruota dell’Anno.
Infatti per le popolazioni anglosassoni proprio il solstizio segnava l’inizio del nuovo anno e per la tradizione druidica indicava la rinascita del dio Sole in questo giorno.
Nell’antica Roma, nel giorno del Solstizio Invernale si celebrava la rinascita del Sole, il “Dies Natalis Soli Invicti” (il giorno di rinascita del Sole Invincibile) dopo l’introduzione, sotto l’imperatore Aureliano, del culto del dio indo-iraniano Mitra nelle tradizioni religiose romane.
Le feste in onore di Mitra erano comprese nell’ampio arco delle festività che i Romani chiamavano Saturnalia, e cioè festeggiamenti dedicati al dio Saturno.
In seguito fu Giulio I nel 325 d.C. circa a trasformare questa festività come ricorrenza per ricordare la nascita di Gesù Cristo, creando una celebrazione alternativa, e divenuta poi vincente, alla più popolare festa pagana di quei tempi.
(Reminiscenze - New age)
Anche appendere l’agrifoglio in casa è un’usanza che persiste da tempi antichissimi.
Fin dai tempi più remoti esso rappresenta un segno di protezione e difesa contro le negatività. Inoltre rappresenta il Vecchio Dio del Cielo, il Re Agrifoglio che negli antichi miti nordici simboleggia l’anno morente che soccombe al nuovo anno nella simbolica battaglia contro il giovane Re Quercia.
SOLSTIZIO D’INVERNO Parxifal
Come è limpida questa notte cosi vicina al sole, eppure cosi immensamente bella, raccolgo il sorriso delle stelle, questo meraviglioso dono del solstizio d’inverno. Chissà se lontano oltre gli spazi dell’incommensurabile, Musetta guarda la luna che gira intorno al cuore, che si fa stella, fiore, sogno.
La figura di Babbo Natale, strettamente legata a questa festività, è una raffigurazione fantasiosa di santi che durante questo periodo sono dispensatori di doni (come San Nicola o Santa Lucia), funzione simpaticamente ricoperta nell’antichità da Saturno.
Dalle celebrazioni pagane del solstizio d’inverno e dal desiderio di luce e di festa che per contrasto ne derivano sono infatti nate la figura di Lucia (nel suo significato di portatrice di luce) di bianco vestita e con candele sulla testa e quella di Babbo Natale.
Santa Lucia – Carl Larsson
Il Solstizio d’Inverno è occasione per guardare dentro sé stessi per cercare e riconoscere le proprie paure i propri dubbi.
E’ tempo di affrontare, sconfiggere e lasciar andare via tutto ciò che limita e frena la nostra nuova crescita.
E’ tempo di liberarsi dal peso delle insicurezze e dei timori che, gravando sulla nostra anima, ci allontanano da un nuovo inizio, da una nuova rinascita.
FINE
Tony Kospan
TESTO DAL WEB – CON COORDIN., AMPIE RIELABORAZ. ED IMPAGIN. DI T.K.
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