Un Pittore bizzarro nell’età di Dürer e Raffaello
solo di recente riscoperto e rivalutato.
Se lo cercate nei libri di Storia dell'Arte di qualche anno fa
stentate a trovarlo o non lo trovate proprio.
Pur essendo noto ed amato nella Bologna dei suoi tempi
era ormai caduto in un oblio quasi totale.
Poi pian piano la sua arte... "controcorrente"
ha iniziato ad avere sempre più estimatori
soprattutto tra i critici d'arte.
autoritratto giovanile
BREVE BIOGRAFIA
Nato fra il 1474 ed il 1475 Amico era figlio di Giovanni Antonio Aspertini pittore abbastanza noto a Bologna verso la fine del '400.
Fin da piccolo fu indirizzato, insieme al fratello, verso lo studio della pittura.
Nei suoi inizi si evidenzia uno stile dolce e classicheggiante.
A seguito di un un viaggio a Roma, ed in particolare dopo la visione delle grotte della "Domus Aurea", arrivò ad una interpretazione cd. "anticlassica" del mondo antico che traspose nelle sue opere bolognesi del 1506 (affreschi di S. Cecilia) e che, rappresentando una rottura delle mode dell'epoca, lo resero famoso.
Adorazione
A Lucca, fra il 1508 e il 1509, operò nella chiesa di S. Frediano in cui eseguì una serie di stupendi affreschi... tra cui la "Madonna col Bambino tra i santi".
*Il dipinto appare immerso in una luce strana quasi crepuscolare, nel paesaggio poi si notano dei combattimenti ed in alto dei putti mantengono un drappo.
Questi particolari, insieme al resto dell'opera, donano una sensazione fantastica.
Ormai il suo stile "anticlassico" era divenuto sempre più evidente e deciso... ma ciò non vuol dire che non amasse il mondo classico ma semplicemente che amava reinterpretarlo a modo suo come si può notare dai monumenti e dalle rovine da lui dipinti.