IL MARE DENTRO
Lungo la via del porto
nelle notti senza stelle
la bruma fitta,
traboccante di spruzzi odorosi.
Miasmi di alghe decomposte
amalgamati dal fresco e
dolce profumo di salsedine.
T'incammini sul lucido consumato
lastricato ,dove i kayık ormeggiati
con grandi funi sulle loro bitte ,
disperdono anch'essi nell'aria umida
un'inebriante odor di pesce.
La tua ombra è lì silenziosa,
la osservi e non ti par vero...
Che alle volte ti segue
ed altre ti precede.
Sorridendo prosegui il tuo cammino,
mentre la risacca t'inumidisce le labbra
e l'occhi d'acqua salata.
Le gambe con un volere
proprio ti dirigono verso quella musica,
dolce ed al contempo malinconica.
Laggiù dove inizia la città vecchia
c'è un violinista che con trasporto
suona un tango Argentino.
E nella notte senza stelle i nostri occhi
s'incrociano lucidi di lacrime,
o forse è solo acqua salata
che cade sull'usurato e
lucido lastricato.
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