20 MARZO 2019... H. 22,58 - EQUINOZIO DI PRIMAVERA
ED... INIZIO DELLA NUOVA STAGIONE
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ORIGINE DEL NOME "EQUINOZIO"
ED… ASTRONOMIA
La parola "equinozio" deriva dal latino e significa "notte uguale" [al giorno].
Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni dell’anno nei quali hanno inizio primavera e autunno.
Quest'anno... il 20 marzo 2019 alle 22 e 58 in Italia finisce l’inverno ed inizia la primavera.
Dopo 6 mesi il Sole viene a trovarsi nuovamente sul piano dell’equatore terrestre e il circolo d’illuminazione passa per i poli.
In questo giorno il Sole passa allo zenit all’equatore e la giornata dura esattamente 12 ore in tutto.
L’equinozio, oltre che dalla durata del giorno e della notte, può essere riconosciuto con una semplicissima esperienza di gnomonica: osservate l’ombra di un chiodo infisso su un muro esposto al Sole.
Il vertice dell’ombra, durante ogni giorno dell’anno, disegna una curva che, agli equinozi, diventa una retta.
Questa retta e almeno le due curve giornaliere dei solstizi sono generalmente presenti su i quadranti degli orologi solari.
UNA CONSIDERAZIONE
SU QUESTA RICORRENZA
Al di là di tutto... al di là d'ipotesi... sogni... riti... credenze... tradizioni... etc...l'equinozio... preciso asse della ruota dell'anno... è assolutamente una... reale ricorrenza della Natura.
Una realtà che ci parla del nostro pianeta immerso nell'Universo... baciato da una stella che gli consente la vita e che alle ore 22 e 58 del giorno 20 di questo marzo 2019 questa stella, il Sole, si presenta in un punto ben preciso all'intersezione tra l'eclittica e l'equatore celeste.
STAGIONI:
FINISCE L’INVERNO ED INIZIA LA PRIMAVERA
L’Equinozio è un momento particolare... dunque... ma accade qualcosa ancora di più importante.
L'Uomo si rende conto che esso rappresenta un momento della propria dimensione di vita... sia sua... che di ogni altro essere vivente sul nostro pianeta...
Inizia infatti con la primavera il percorso delle stagioni che poi attraverserà l’estate e l’autunno per concludersi con l’inverno.
Si nasce, si cresce, ci si sviluppa e si ritorna alla Madre Terra, nell’eterno ciclo della vita.
Questi momenti di passaggio segnano sempre un punto di svolta, anche quando non ne siamo esplicitamente consapevoli, e dimostrano che noi siamo parte di qualcosa di grandioso, di eterno, di Divino, e che una scintilla di Luce è sempre dentro di noi…
Gli Antichi celebravano con feste e riti questi momenti dell’Eterna Trasformazione e anche noi, se riusciamo a trovare un momento di raccoglimento per soffermaci su di essi, possiamo imparare qualcosa da questa ricorrenza della Natura.
GLI EQUINOZI NELLE VARIE CIVILTA'
Gli Equinozi sono sempre stati celebrati nelle culture di tutto il mondo...
Molto interessanti sono i riti dei Maya, del culto Buddista in Giappone mentre l'Iran festeggia in questo giorno l'inizio dell'anno.
RITO DEI DRUIDI
Nel Libro degli Incantesimi ( Inghilterra X sec) è descritto il rito per la fertilità dei campi da praticare il giorno dell’equinozio di primavera.
Prima dell’alba, prendere quattro zolle dai quattro lati della terra e segnate il punto dove si trovano, prendete olio, miele, lievito e latte e un pezzo di ogni tipo di albero che cresce sulla terra, un parte di ogni erba, versate su di essi la rugiada lunare e poi lasciare gocciolare tre volte sulle zolle, cantando:
“Crescete e moltiplicatevi e riempite la Terra”
La cerimonia si conclude durante il tramonto del sole: rimettendo al loro posto le zolle ci si volge verso Est, ci si inchina tre volte e si recita
“Prego la Terra e i cieli sopra di noi
e la potenza del cielo e la sua alta dimora
affinché la mia bocca pronunci questo incantesimo,
frutto di un saldo pensiero;
che le messi crescano per i nostri bisogni terreni,
che la terra sia ubertosa
e che i campi verdi siano bellissimi”
Josephine Wall