Se la Primavera è la prima stagione dell’anno,
se il lunedì è il primo giorno della settimana,
se l’infanzia-adolescenza-giovinezza è la prima parte della vita,
qual è il momento iniziale e sognante che,
rinnovandosi sempre, ci apre ogni giorno al mondo ed alla vita?
Beh avrete certamente capito che si parla dell’Alba…
quel momento affascinante in cui le ombre della notte
lentamente si diradano ed avanza un chiarore che illumina
pian piano, e sempre di più, ogni cosa…
ma anche dell’Aurora e del Mattino.
Charles Courtney Curran – Mattino d'estate
L’ALBA… L’AURORA… IL MATTINO…
IN POESIA ARTE AFORISMI CANZONI E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
Per la verità essendo un “gufo” (bioritmi)
raramente riesco a vederla ma, forse proprio per questo, chissà,
l’amo come un momento misterioso e magico.
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Prima di passare alle poesie selezionate
leggiamo alcuni aforismi sulla prima parte del giorno.
La preghiera del mattino dell’uomo moderno
è la lettura del giornale
Georg Wilhelm Friedrich Hegel
Nessun giorno è uguale all’altro,
ogni mattina porta con sé un particolare miracolo,
il proprio momento magico,
nel quale i vecchi universi vengono distrutti
e si creano nuove stelle.
Paulo Coelho
Mi alzo al mattino
con una nuova illusione…
Rino Gaetano
Essa è stata molto amata da poeti… pensatori… scrittori…
per quel che è in sé, ma anche per le sue chiare valenze simboliche,
ed infatti sono davvero tantissime le poesie a lei dedicate.
Forse la più breve, ma anche la più geniale,
è questa mitica e molto suggestiva lirica di Ungaretti
scritta mentre al fronte sul Carso.
MATTINA
M’illumino
d’immenso
Con l’alba (aurora e mattino) iniziamo un trittico poetico
che proseguirà con la sera e terminerà con la notte
saltando la parte centrale del giorno
che, forse per le materiali incombenze della vita,
è, da sempre, la meno amata dai poeti…
L’alba di domani – Tiromancino
Hopper – Sole del mattino
ALBA
Salvatore Messina*
Alba
il tuo nome come dolce sorriso
le
labbra si muovono appena
gli occhi socchiusi
la luna sbadigliando cerca di dormire
l’insonnia degli amanti si legge sul mio viso
amo te
il tuo respiro
la tua paura d’amare
il tuo viso sul mio cuore
ad ascoltare amore
il tuo amore per me come tesoro reale
in un punto lontano una vita
esce la luce
lascio impronte sulla sabbia
il mare questa volta non le cancellerà
il dio di chi ama veglierà
per me per te
per questo amore
che mai finirà
ancorato ai nostri cuori
come a roccia eterna.
* poeta di strada nato nel 1939 a Catania
(Albachiara – Vasco Rossi)
Christian Schloe
QUANDO LA NOTTE…
Emily Dickinson
Quando la notte è quasi terminata
e l’alba è tanto vicina
che possiamo toccare gli spazi –
è ora di lisciarsi i capelli
e preparare le fossette nelle guance –
e stupirsi di esser stati in pena
per quella vecchia, svanita mezzanotte
che ci atterrì soltanto per un’ora.
Una mattina – Ludovico Einaudi
Monet – Impression soleil levant *
UN’ALBA
Alfonso Gatto
Com’è spoglia la luna, è quasi l’alba.
Si staccano i convogli, nella piazza
bruna di terra il verde dei giardini
trema d’autunno nei cancelli.
è l’ora fioca in cui s’incide al freddo
la tua città deserta, appena un trotto
remoto di cavallo, l’attacchino
sposta dolce la scala lungo i muri
in un fruscìo di carta. La tua stanza
leggera come il sonno sarà nuova
e in un parato da campagna al sole
roseo d’autunno s’aprirà. La fredda
banchina dei mercati odora d’erba.
La porta verde della chiesa è il mare
* Dal nome di questo dipinto nasce… l’Impressionismo
L’Aurora – Eros Ramazzotti
Jack Vettriano – Edith and the Kingpin
LA POESIA CHE NON HO SCRITTO
Raymond Carver
Ecco la poesia che volevo scrivere
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zurigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Così felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.
Mattinata – Mario del Monaco
William Mc Gregor Paxton – Giornale del mattino
POICHE’ L’ALBA SI ACCENDE
Paul Verlaine
Poiché l’alba si accende, ed ecco l’aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l’imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,
facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto
basta con l’ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz’anima trionfava.
E basta con quei pugni serrati e la collera
per i malvagi e gli sciocchi che s’incontrano;
basta con l’abominevole rancore! basta
con l’oblìo ricercato in esecrate bevande!
Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,
io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare diritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli e pietre ingombrino il cammino;
sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino,
senza violenza, né rimorsi, né invidia:
sarà questo il felice dovere in gaie lotte.
E poiché, per cullare le lentezze della via,
canterò arie ingenue, io mi dico
che lei certo mi ascolterà senza fastidio;
e non chiedo, davvero, altro Paradiso.
Albe e mattinate felici… per tutti
da Tony Kospan
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