Carl Reichert
Il gatto, insieme al cane, ma con enormi differenze,
da millenni ha scelto di condividere la sua vita
con gli umani lasciandosi alle spalle la sua natura predatoria
ma mantenendo la sua totale indipendenza.
Sono centinaia di milioni oggi nel mondo
le famiglie che ospitano o vivono con un gatto.
Per questo è stata istituita per l'8 agosto in tutto il mondo,
l’International Cat Day, il Giorno Internazionale del gatto.
Secondo il nostro stile omaggerò l'amato amico felino
con aforismi, poesie, dipinti e canzoni.
Ho vissuto con diversi maestri Zen,
erano tutti dei gatti.
(Eckhart Tolle)
Gli occhi di un gatto sono due finestre
dietro le quali una divinità misteriosa
ci osserva in silenzio.
(Fabrizio Caramagna)
I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma,
secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l’uomo.
(Paul Gray)
Non è possibile possedere un gatto.
Nella migliore delle ipotesi si può essere con loro soci alla pari.
(Sir Harry Swanson)
Emile Munier
I GATTI HANNO UN GIORNALE
Gianni Rodari
I gatti hanno un giornale
con tutte le novità
e sull'ultima pagina
la "Piccola Pubblicità".
"Cercasi casa comoda
con poltrone fuori moda:
non si accettano bambini
perchè tirano la coda".
"Cerco vecchia signora
a scopo compagnia.
Precisare referenze
e conto in macelleria".
"Premiato cacciatore
cerca impiego in granaio."
"Vegetariano, scapolo,
cerca ricco lattaio".
I gatti senza casa
la domenica dopo pranzo
leggono questi avvisi
più belli di un romanzo:
per un' oretta o due
sognano ad occhi aperti,
poi vanno a prepararsi
per i loro concerti
Giovanna Rayola
GATTO CHE GIOCHI PER LA VIA
Fernando Pessoa
Gatto che giochi per via
come se fosse il tuo letto,
invidio la sorte che è tua,
ché neppur sorte si chiama.
Buon servo di leggi fatali
che reggono i sassi e le genti,
hai istinti generali,
senti solo quel che senti;
sei felice perché sei come sei,
il tuo nulla è tutto tuo.
Io mi vedo e non mi ho,
mi conosco, e non sono io.
Fritz Zuber Buhler
DONNE E GATTI
Paul Verlaine
Lei giocava con la sua gatta
E che meraviglia era vedere
La bianca mano e la bianca zampa
Trastullarsi nell’ombra della sera!
Lei nascondeva – la scellerata –
Sotto i guanti di filo nero
Le micidiali unghie d’agata
Taglienti e chiare come un rasoio.
Anche l’altra faceva la smorfiosa
E ritraeva i suoi artigli d’acciaio,
Ma il diavolo non ci perdeva nulla
E nel boudoir, in cui tintinnava, aereo,
il suo riso,
scintillavano quattro punti fosforescenti.
Lunga vita ai gatti
ed un miao di saluto dal mio Kimba
Orso Tony
V. Corcos