Qualcuno ci dice…
– Ma c’è ancora bisogno di ricordare la Shoah?
Tanto ormai è notissima ed è passato tanto tempo! –
In una società come la nostra, così pervasa da
ignoranza, inciviltà, razzismo, bassi istinti
e con tanti che incitano all'odio ed alla violenza,
serve eccome…
ma non solo come ricordo
bensì anche e soprattutto per tener alta la guardia
al fine di evitar la rinascita di pseudo-culture vili e violente
che vedono negli ebrei e nei diversi di ogni genere
la colpa di tutto… soprattutto nei momenti di crisi.
.
.
SHOAH
PENSIERI.. POESIE.. IMMAGINI..
MUSICHE IN TEMA.. ED OPERE D’ARTE
PER NON DIMENTICARE
Sono dunque passati oltre 70 anni da quel giorno
ma l’immensità dell’orrore che sconvolse il mondo
non può cadere nell’oblio.
Prima di dar un mio modesto contributo alla memoria
di questa storica giornata desidero
esprimere un piccolo pensiero personale.
Quello che più mi rattrista ed indigna è che
quanto accaduto è stato un frutto diabolico
di quella che riteniamo, e giustamente,
la nostra grande civiltà europea!
Aggiungo poi che ancor oggi,
c’è il tentativo di crear un confuso calderone
e così, mischiando le carte,
evitare di riconoscere e/o nascondere l’immensa vergogna
per tutto il genere umano causata da questo genocidio.
Ci sono poi anche i negazionisti…
che non solo offendono la memoria delle vittime
ma anche la realtà… la storia e la nostra intelligenza.
.
Il mio contributo al ricordo si esplicherà in questo modo:
1 – mediante due bellissime poesie di cui la prima è quella notissima di Primo Levi, sopravvissuto agli orrori di Auschwitz, e l’altra, davvero molto struggente, di Joyce Lussu ci parla della sorte dei bambini dei campi;
2 – il trailer de “LA VITA E’ BELLA” ;
3 – Con 2 opere d’arte:
A – il noto dipinto di Munch… ” L’Urlo” che è forse l’opera d’arte massimamente rappresentativa dell’orrore umano…
B – Camera a gas di David Olère, internato nel marzo del 1943 e assegnato al Sonderkommando di Birkenau, con il compito della rimozione dei corpi dalle camere a gas e alle operazioni di cremazione, sopravvissuto allo sterminio e poi divenuto pittore;
4 – Un pensiero dal diario di Anna Frank…
5 – il video Schindler’s List – Theme Itzhak Perlman con musica ed immagini dolorose ma tragicamente coinvolgenti…
6 – il tutto tra immagini che ritengo capaci di imprimersi nella nostra memoria…
Due poesie molto belle e significative
Primo Levi in un dipinto
SE QUESTO E’ UN UOMO
Primo Levi
«Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi, alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi».
C’E’ UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE
Joyce Lussu
C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora
la marca di fabbrica
c’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c’è un paio di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perchè i piedini dei bambini morti
non crescono
c’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.