Davvero una bella riflessione è quella che ci dona questo brano.
A parer mio è un pensiero di grande saggezza.
Sembra che fosse inserito nei libri scolastici del 1923.
Tuttavia non ho trovato nessun riscontro di questo
né alcuna notizia sul suo autore.
LE DUE SCALE
Ogni uomo, nella sua vita, ha davanti a se due lunghe scale; una che sale, l'altra che scende.
A salire, si fatica molto; ma, arrivati in cima, si trovano tante belle cose che compensano largamente della fatica durata.
Si trova il piacere di sentirsi la coscienza tranquilla, si trovano lodi o l'ammirazione degli altri uomini, si trova l'agiatezza e spesso, anche la ricchezza.
Prendendo invece la scala che scende, non si fatica affatto; ma, arrivati in fondo, che cosa si trova?
Il rimorso che rode, il disprezzo degli altri uomini, la miseria, la fame.
Anche voi ragazzi, avete già davanti a voi le due scale, quella del lavoro e quella dell'ozio.
Riflettete un po'; preferite salire o discendere?