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- UNA BASILICA GOTICA NEL CUORE DI NAPOLI E... BOCCACCIO E PETRARCA! -
San Lorenzo Maggiore è una delle più antiche basiliche monumentali di Napoli ed è situata nel centro storico.
E' in assoluto una delle più belle basiliche del '300 e fu sorprendentemente frequentata dal Boccaccio e dal Petrarca come leggeremo in seguito.
LA STORIA E L'ARCHITETTURA
La costruzione della Basilica iniziò nel 1270 per volontà del Re Carlo I d'Angiò nel centro di Napoli sulle rovine di una chiesa paleocristiana a sua volta edificata su un prececedente "Macellum" d'epoca latina.
L'abside, unico esempio in Italia di architettura gotica francese, nacque così perché commissionato ad architetti francesi ed è stupendamente simile a quello della Sainte Chapelle di Parigi.
Era l'epoca in cui Napoli, grazie agli Angioini, si ispirava molto agli stili francesi.
Nel tempo però questi architetti lasciarono Napoli e l'opera, per le altre parti della Basilica, fu continuata da architetti italiani... che si ispirarono alle idee francescane.
Nei secoli ha avuto diversi restauri, in parte positivi ed ahimè talvolta negativi, ma la sua bellezza è tuttora altamente emozionante anche perché il nostro pensiero può andare indietro, al '300, quando la frequentarono, per motivi diversi, il Boccaccio ed il Petrarca.
BOCCACCIO QUI INCONTRA FIAMMETTA
Ecco come lo scrittore descrive il suo incontro avvenuto il sabato santo del 1331.
"Io.... mi ritrovai in un grazioso e bel tempio in Partenope...; e quivi con canto pieno di dolce melodia ascoltava l'uficio che in tale giorno si canta, celebrato da sacerdoti successori di lui che prima la corda cinse umilmente.... . Ove io dimorando.... apparve agli occhi miei la mirabile bellezza della prescritta giovane venuta in quel luogo a udire quello c'hio attentamente udiva."
(Boccaccio - Filocolo).
Possiamo immaginare che l'atmosfera sognante vissuta dal Boccaccio possa essere stata arricchita dalla luce coloratissima che giungeva dalle bellissime vetrate istoriate.
Petrarca
IL RIPARO DEL PETRARCA
E' noto che il grande poeta Francesco Petrarca vi trovò riparo nel 1343, sconvolto a seguito di un violento maremoto.
Lo raccontò lo stesso poeta in una sua lettera ancora conservata.
Tony Kospan
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