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Oggi è l'anniversario del 1° attacco nucleare della Storia...
quello sulla città giapponese
Ogni anno il leggero suono di una campana
ricorda al mondo
una delle più grandi tragedie dell'umanità
Oggi 73° anniversario della tragedia di Hiroshima
non possiamo non ricordare quel che accadde allora…
E desidero farlo... innanzitutto con una poesia...
di un grande autore
LA BAMBINA DI HIROSHIMA
Nazim Hikmet
Apritemi sono io…
busso alla porta di tutte le scale
ma nessuno mi vede
perché i bambini morti nessuno riesce a vederli.
Sono di Hiroshima e là sono morta
tanti anni fa. Tanti anni passeranno.
Ne avevo sette, allora : anche adesso ne ho sette
perché i bambini morti non diventano grandi.
Avevo dei lucidi capelli, il fuoco li ha strinati,
avevo dei begli occhi limpidi, il fuoco li ha fatti di vetro.
Un pugno di cenere, quella sono io
poi anche il vento ha disperso la cenere.
Apritemi; vi prego non per me
perché a me non occorre né il pane né il riso :
non chiedo neanche lo zucchero, io :
a un bambino bruciato come una foglia secca non serve.
Per piacere mettete una firma,
per favore, uomini di tutta la terra
firmate, vi prego, perché il fuoco non bruci i bambini
e possano sempre mangiare lo zucchero.
Se ci fa piacere ascoltiamo poi questa canzone
composta proprio per ricordare
l'immensità di questa tragedia...
Infine un pensiero commosso alle vittime di allora
con la speranza che ciò non accada mai più
anche se nel mondo la violenza cieca dell'uomo contro l'uomo
non accenna certo a diminuire... anzi.