Una bella notizia per i "Leopardiani" arrivò l'agosto del 2020!
Finalmente anche le stanze private del Leopardi venivano aperte al pubblico.
Dopo circa 200 anni finalmente potevamo entrare nel cosiddetto "piano nobile" di Casa Leopardi.
Non saremmo stati così costretti a visitare solo la sua grande biblioteca, il museo, fare il percorso multimediale e recarci alla casa di Silvia come si poteva fare fino ad allora.
Potevamo quindi visitare anche le stanze private del palazzo di Recanati, il salone di rappresentanza, la galleria d'arte con tanti dipinti, i giardini che gli suggerirono nel 1829 i suggestivi versi delle "Ricordanze", la cucina, il salottino in cui i fratellini giocavano e, questa è la cosa più bella, anche la sua camera da letto dalla quale ammirava i dintorni della casa, il cielo, la luna e le stelle.
LE RICORDANZE (Incipit)
Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea
Tornare ancor per uso a contemplarvi
Sul paterno giardino scintillanti,
E ragionar con voi dalle finestre
Di questo albergo ove abitai fanciullo,
E delle gioie mie vidi la fine. ...
Il nuovo percorso s'intitola "Ove abitai fanciullo" ed è un venire a contatto con la storia della sua famiglia, con i suoi libri, conoscere gli oggetti, le collezioni d'arte e tante altre splendide curiosità tra le quali, e con le quali, visse.
In tal modo possiamo immergerci nel suo mondo infantile e giovanile e "sentire" quasi le dolci prime emozioni d'amore per Silvia e Nerina.
Quando anni fa andai a Recanati tutto questo non era possibile e sinceramente ci rimasi male.
So per certo che entrare nell'intimità del mondo del grande poeta recanatese era il sogno dell'immenso stuolo di ammiratori e adoratori dei suoi versi (tra cui il sottoscritto).
Ora tutto questo è stato invece reso possibile quasi ogni giorno grazie alla Contessa Olimpia Leopardi che merita i nostri ringraziamenti.
Il percorso "Ove abitai fanciullo" può essere visitato dal martedì alla domenica previa prenotazione (salvo modifiche).