Wassily Kandinsky è unanimemente considerato
l’iniziatore dell’astrattismo in quanto
fu il primo a dipingere opere completamente astratte.
BREVE BIOGRAFIA
La sua famiglia di origine era un po’ russa, un po’ cinese ed un po’ tedesca…
e forse questo spiegherà qualcosa della precisione, varietà e fantasia
del suo mondo artistico.
Quando nel 1895 a Mosca, docente di diritto,
vide i Covoni di Monet, non capì cosa fossero.
Tuttavia intuì che stava per nascere un nuovo modo di intendere l'arte.
L'anno dopo, a Monaco, rifiutò la cattedra di diritto ed iniziò a dipingere.
(Mosca 16.12.1866 – Neuilly-sur-Seine 13.12.1944)
La sua passione per l’arte nacque quindi tardi (a 30 anni)
in quanto prima aveva studiato musica
e poi si era laureato in diritto ed economia
con un tale successo da ricevere perfino
l’incarico di professore universitario.
I suoi primi dipinti furono schizzi e disegni anatomici
ma poi si iscrisse all’Accademia delle belle arti di Monaco
dove si era trasferito.
Dal 1901 al 1909 si impegnò in varie sperimentazioni tecniche
dei generi più diversi e fece molte esperienze pittoriche
soprattutto nell’ambito dell’espressionismo.
Nel 1909 partecipò per la prima volta ad una mostra
e già le figure dei suoi dipinti apparirono molto rarefatte,
prive di profondità e con colori intensi.
Nel 1910 dipinse il suo primo acquerello astratto…
e da allora in poi le sue opere
mantennero sempre questa linea
con sempre nuovi approfondimenti.
Le sue opere generarono molto interesse
e nel 1912 tenne la sua prima “personale”
e poi nel 1913 una sua opera
viene esposta al MOMA di N.Y.
Ritornato in Russia (a causa della guerra)
visse ed operò lì per alcuni anni
in vari campi artistici e culturali.
Poi però non essendo contento delle linee artistiche
stabilite dal regime sovietico
nel 1921 preferì tornare in Germania dove insegnò arte
nella mitica e rivoluzionaria Scuola del Bauhaus.
Lì conobbe e divenne amico di Paul Klee.
Però, con l’ascesa al potere del regime nazista,
la scuola fu ben presto chiusa perché “scuola d’arte degenerata“
e lui fu costretto a lasciare la Germania
ed a rifugiarsi a Neuilly-sur-Seine nei pressi di Parigi.
Lì continuò ad operare, lì partecipò a diverse mostre
e lì rimase fino alla sua scomparsa.
BREVE ANALISI DELL'ARTE DI KANDISKY
E LA SUA SPIEGAZIONE DELL'ARTE ASTRATTA
Egli affermava che l’ispirazione gli giungeva dai “covoni di fieno“
delle opere di Monet e dalla musica di Wagner.
Inoltre è nota la sua definizione dell’arte
“Il colore è la tastiera, gli occhi sono il martelletto,
l’anima è un pianoforte con molte corde.
L’artista è la mano che suona, toccando un tasto
o l’altro, per provocare vibrazioni nell’anima”.
L’arte astratta, così come da lui teorizzata
nei suoi scritti, deve tendere ad esser lontana dalla realtà
e, con le sue forme non riconoscibili e con i suoi colori,
deve presentare un valore spirituale in sé.
L’opera astratta per lui deve presentare:
– linee che nelle varie posizioni.. indicano le emozioni
(ad es. una linea obliqua indica instabilità e dinamismo,
una curva invece calma e tranquillità
ed una spezzata poi nervosismo e pericolo)
– forme che creano l’opera con figure geometriche
(ad es. il quadrato indica stabilità ed è associato al rosso,
il triangolo poi che si associa al giallo tensione e dinamismo,
ed il cerchio, associato invece all’azzurro, indica serenità)
– colori che pure loro rivelano le nostre emozioni
Non servono esempi dato che la loro simbologia
è a tutti ben nota…
il rosso è fuoco e passione, il giallo dubbio e movimento,
l’azzurro armonia e spiritualità… etc etc…
Tony Kospan
IL GRUPPO DI CHI AMA L'ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)