Certo parlar del 25 aprile può sembrar una fuga dalla difficile realtà che in questo momento l'Europa e l'Italia stanno vivendo a causa di un'assurda guerra.
Tuttavia un Paese, una Nazione e dei Cittadini (con la C maiuscola) possono definirsi tali solo se hanno il senso della Storia e della memoria collettiva.
25 APRILE
- FESTA DELLA LIBERAZIONE E... DELLA LIBERTA' -
UNA BREVE RIFLESSIONE
Tony Kospan
In qualunque modo si voglia vederla questa ricorrenza (siamo giunti al 78° anniversario), dovrebbe esser una festa di tutti.
Festa di tutti, anche di quelli che fecero scelte diverse e che però ora non possono non apprezzare, vivendolo anche loro, l'alto valore della libertà.
Liberta dall'oppressore e libertà di pensiero.
Oggi la libertà infatti è un patrimonio comune e condiviso anche se appare, in forme coperte e subdole, spesso minacciata non tanto nella forma quanto nella sostanza sia nei mass media tradizionali che, ahimè, soprattutto nei social network.
Ma se essa ancora esiste e... resiste... è proprio perché gli ideali di coloro che combatterono e morirono per essa sono oggi patrimonio irrinunciabile per la maggior parte di noi.
Dopo tanti anni, a mente fredda, serena e senza preconcetti dobbiamo riconoscere che, se la Nazione ha avuto tanti anni... oltre 70.. di pace… (sostanziale)
- COSA MAI AVVENUTA PRIMA NELLA LUNGA STORIA DEL NOSTRO PAESE... NE' PRIMA NE' DOPO L'UNITA' –
il merito va proprio a coloro...
SEMPLICI CITTADINI… PARTIGIANI E MILITARI… UOMINI E DONNE
che in varie forme ci riscattarono agli occhi del mondo mettendo a rischio, o ahimè perdendo, la loro vita… combattendo gli orrori del nazifascismo… sia insieme agli Alleati che nell'attesa del loro arrivo.
1945 - Sfilata di partigiane e partigiani a Venezia - Gioventù... fierezza e consapevolezza
Essi con il loro impegno, e spesso sacrificio, indubitabilmente ci hanno donato una patria libera nella quale tutti, proprio tutti, oggi possono riconoscersi
(anche se ancora resistono sacche di inguaribili antistorici nostalgici della dittatura che però poi approfittano della libertà per fare propaganda).
Tuttavia queste considerazioni non ci esimono dal riconoscere anche gli errori, anche gravi e tragici, commessi da ambo le parti, durante questa terribile e fratricida lotta (cosa ahimè del tutto naturale in una guerra civile) ed anche dall'ammettere la buona fede di tanti che fecero una scelta opposta a quella della Resistenza.
Festa di popolo
La vera libertà non è di parte
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Questa festa quindi aiuti a mantenere vivi questi ricordi e l'amore per la vera libertà a dispetto di coloro che tentano di annacquare, camuffare, raggirare la storia facendola vedere come una melassa informe e oscura in cui non si distinguono più i ruoli e le ragioni delle parti ed addirittura spesso ribaltandoli.
Spero infine che il tornar con la mente a quei giorni di unità nazionale nel contempo eroici ed euforici ci faccia riscoprire l'orgoglio, la voglia di rialzare la testa, di rimboccarci le maniche, di riprendere il cammino e di ritornare ai fasti di un tempo.
T. K.