Questo dipinto, esposto al Louvre, sembra che non possa esser guardato a lungo senza un certo imbarazzo.
Si è notato infatti che le persone, dopo un rapido sguardo, rimangono interdette e perplesse e passano a guardare altri dipinti.
Per capire questa che è una delle opere più note di Rembrandt ed i motivi del comportamento dei visitatori del mitico Museo bisogna innanzitutto conoscere la storia di Betsabea, una delle più brutte raccontate dalla Bibbia.
LA STORIA DI BETSABEA
Narrano le Sacre Scritture che un giorno il re Davide, passeggiando sulla terrazza del suo palazzo, vede Betsabea fare il bagno.
Anche se è a conoscenza che ella è moglie di Uria, uno dei suoi migliori soldati attualmente impegnato in guerra, s'invaghisce di lei, la fa portare nel suo palazzo e la mette incinta.
Davide richiama Uria dalla guerra affinché egli dorma con la propria moglie, ma il soldato si rifiuta di dormire a casa propria e giacere con la donna mentre i suoi uomini patiscono in guerra.
Il piano di Davide di far credere che sia Uria il padre del bambino fallisce.
Perciò il re comanda al suo generale Joab di sferrare un attacco e ordina di mettere Uria in prima fila.
Uria muore durante l'attacco e Davide è libero di prendere in moglie Betsabea.
(Wikipedia)
IL DIPINTO
Il dipinto ci mostra la donna che ha appena finito di fare il bagno mentre viene curata per essere pronta all'incontro d'amore con il re.
Anche in questa opera si può notare l'influenza del Caravaggio, pittore all'epoca molto amato in Olanda, sullo stile di Rembrandt soprattutto nell'uso della luce.
Betsabea viene dipinta come donna bene in carne secondo i canoni femminili olandesi del '600.
Non mancano poi arredi eleganti e gioielli che abbelliscono sia la scena che la protagonista.
Si può anche notare, in basso a sinistra la classica presenza della mezzana.
Sembra certo che la modella del dipinto sia stata la compagna dell'artista, Hendrickje Stoffels, scelta da lui al di fuori di ogni convenzione sociale.
IL TURBAMENTO CHE L'OPERA EMANA
Nonostante la bellezza del dipinto, quel che imbarazza chi lo osserva è lo sguardo perso.. vuoto della donna.
Esso rivela in modo evidente il forte tormento interiore della donna combattuta tra l'amore per il proprio marito e il desiderio di compiacere il proprio re.
Il dipinto sembra in realtà un racconto o una poesia narrante un conflitto interiore ed il Rembrandt è geniale nel mostrarcelo.
Il pittore aggiunge un particolare, quello della lettera, di cui non c'è traccia nella Bibbia in quanto l'unica lettera di questa storia è quella mandata dal Re al generale del suo esercito per far morire il marito della donna.
Dunque la lettera è certamente un escamotage che l'artista utilizza per farci entrare nel cuore del significato del dipinto.
Fa ciò dunque immaginando una lettera a lei inviata o facendo un riferimento "virtuale" alla lettera mandata al generale.
In ogni caso quel tormento interiore, intenso, forte e quasi doloroso della donna fa sì che passi in secondo piano la bellezza della nudità della donna.
Tony Kospan
FONTI: Tomaso Montanari - Il Venerdì di Repubblica ed altri siti web
Rembrandt - Autoritratto giovanile