Il mese di agosto è il mese della Pachamama,
ed il primo giorno di agosto, in molti luoghi andini,
è il momento centrale della sua festa.
Il significato più comune della Pachamama è
"Festa della Madre terra”.
“Pacha” per i popoli Quechua e Aymara
equivale a terra, universo, mondo, tempo e spazio.
Tutto ciò che esiste, per la cultura andina, è vivo.
Non solo l'uomo, gli animali e le piante,
ma anche le pietre, i fiumi, le colline e tutto il resto.
Nel mondo andino non esiste qualcosa inerte:
tutto ha vita.
Come noi tutti, anche gli oggetti, partecipano alla grande festa della vita:
tutti mangiano, tutti dormono, tutti danzano, tutti cantano:
tutti vivono nella pienezza.
La festa diffusa in tutta l'America Latina
è però particolarmente sentita e vissuta dalle popolazioni indigene
del nord-ovest dell'Argentina, del Cile, della Bolivia e del Perù
e dura tutto il mese di agosto.
Il momento migliore per le offerte alla Pachamama è al calar della sera,
nel momento in cui il sole tramonta.
La luce naturale pian piano scompare ed inizia la notte,
in questo intervallo di tempo
si apre la ”Pachachaka energetica” (la nostra cerimonia)
e sia Pachamama che gli altri spiriti sono più presenti.
I rituali in onore alla Pachamama risentono fortemente quindi
della spiritualità andina che non è estranea alla materia.
Spirito e materia infatti si incontrano, convergono e si completano.
Al pari di tutte le religioni basate sul culto della madre,
le celebrazioni della Pachamama si basano sul rispetto per tutti gli esseri viventi,
in quanto loro non sono solo il frutto della sua creazione,
ma ne fanno parte in modo pieno.
Tony Kospan
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