Siamo nel 1770 a Roma e Mozart sta facendo, col padre Leopold, il classico "Grand Tour" per l'Italia, ma a modo suo, cioè anche esibendosi.
Ha solo 14 anni ma è ancora molto piccolo fisicamente (lo devono prendere in braccio per baciare il piede della statua di San Pietro in Vaticano) ma è già un riconosciuto astro musicale.
Arrivato a Roma in prossimità della Pasqua si trova subito ad assistere e ad ascoltare il mitico "Miserere".
Si tratta del più noto dei 12 Miserere dell'Allegri, una musica all'epoca amatissima ma anche segretissima, che veniva suonato solo 2 volte all'anno in importanti e sentite cerimonie religiose.
Infatti era severamente vietato copiare e portare lo spartito fuori dal Vaticano, pena la scomunica.
Ma per il geniale piccolo musicista è un gioco da ragazzi, dopo averlo ascoltato, trascriverlo.
Non solo, in uno dei concerti che tenne qualche giorno dopo a Roma, lo accennò perfino, stupendo tutti.
Tutto questo lo scrisse il padre alla madre che però si mostrò preoccupatissima.
Al che il padre le rispose tranquillizzandola con queste parole:
"Non c'è alcuna ragione di essere in ansia. Tutta Roma e persino lo stesso Papa sa che l'ha trascritto. Non c'è assolutamente niente da temere, al contrario, quel che ha fatto gli ha fruttato grande stima."
Era proprio così.
Il Papa era rimasto sbalordito ma non si era arrabbiato per l'accaduto e anzi poi decise anche di togliere il divieto.
Non solo... verrà anche nominato Cavaliere della Milizia Aurata da Papa Clemente XIV.
Papa Clemente XIV
In verità il mitico Miserere, una volta ascoltato fuori dalla sentita e magica atmosfera della cerimonia in Vaticano, non suscitò lo stesso entusiasmo.
Possiamo ora, se vogliamo, anche ascoltarlo.
Ciao da Tony Kospan
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