Oggi è l'anniversario della nascita
di questo scrittore, saggista, poeta e drammaturgo ceco
scomparso nel luglio 2023.
Milan Kundera (Brno 1º aprile 1929 - Parigi 11 luglio 2023)
BREVE BIOGRAFIA
Iscrittosi nel 1948 da studente al Partito comunista
ne fu dopo poco espulso nel 1950
per il suo spirito indipendente.
Dopo aver studiato Letteratura all'Università di Praga
ben presto passò alla Facoltà di Storia del cinema e lì si laureò.
Riammesso nel partito divenne ben presto
una figura importante della cultura di quel paese.
Negli anni successivi si schierò apertamente con l'ala che rappresentava
la cd. Primavera di Praga per cui, dopo che questa fu soffocata,
perse il posto di docente e fu espulso di nuovo dal partito.
Nel 1975 riparò in Francia dove ha insegnato
nelle Università di Parigi e di Rennes
e dove ha vissuto con la moglie Vera Hrabanková.
BREVE ANALISI DELLA SUA ATTIVITA' LETTERARIA
I suoi "Scherzo" e "L’Insostenibile leggerezza dell’essere"
oltre ad esser stati dei grandi best seller
costituiscono una parte fondamentale della storia del romanzo del XX secolo.
Il romanzo, lo scrivere, per lui rappresenta anche
un'alta forma di resistenza contro quelle forme di vuota comunicazione,
attratte solo da "supersemplificazione" e ferme al momento presente,
che sono i più rilevanti «agenti del rimbecillimento» mondiale.
Kundera rappresenta quindi insieme ed al di là
dei suoi tanti capolavori letterari,
uno spirito universale capace di tener legati i fili della tradizione
con una visione consapevole, ma libera ed aperta, della realtà.
IL SUO STILE
Per comprenderne lo stile e l'anima leggiamo questo passo,
che mi affascina molto per le sue intrinseche valenze poetiche,
e che ci porta ad una bella ed originale… riflessione
sulla nostra percezione dello scorrere del tempo.
LA SIGNORA IN PISCINA
DA L’IMMORTALITA’
“…. La signora avrà avuto sessanta, sessantacinque anni, era sola, immersa nell’acqua fino alla vita, lo sguardo rivolto in su verso il giovane maestro di nuoto in tuta che le stava insegnando a nuotare.
Finita la lezione la donna si allontanava in costume da bagno facendo il giro della piscina.
Superò il maestro e quando si trovò a quattro cinque passi di distanza, girò la testa verso di lui, sorrise e lo salutò con la mano.
E in quel momento mi si strinse il cuore!
Quel sorriso e quel gesto appartenevano a una donna di vent’anni!
La sua mano si era sollevata con una leggerezza incantevole.
Era come se avesse lanciato in aria una palla colorata per giocare col suo amante.
Quel sorriso e quel gesto avevano fascino ed eleganza, mentre il volto e il corpo di fascino non ne avevano più.
Era il fascino di un gesto annegato nel non fascino del corpo.
Ma la donna, anche se doveva sapere di non essere più bella, in quel momento l’aveva dimenticato.
Con una certa parte del nostro essere viviamo tutti fuori del tempo.
Forse è solo in momenti eccezionali che ci rendiamo conto dei nostri anni, mentre per la maggior parte del tempo siamo dei senza-età.
In ogni caso nell’attimo in cui si girò, sorrise e salutò con la mano il giovane maestro di nuoto, lei ignorava la propria età.
In quel gesto una qualche essenza del suo fascino, indipendente dal tempo, si rivelò per un istante e mi abbagliò.
Ero stranamente commosso…”
Tony Kospan