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Questo grande cantante, ma anche cantautore,
ha lasciato un grande segno
nella storia della musica leggera italiana.
Cercherò di tracciare un breve ricordo dell'artista
anche grazie ad una sua canzone mitica
che ebbe successo in tutto il mondo
e che ci fa ancor oggi rivivere le belle atmosfere di un tempo
e ad un altro suo successo amato soprattutto dai fiorentini.
Odoardo Spadaro
è considerato il secondo vero cantautore italiano,
dopo Armando Gill,
essendo stato l'autore di molte delle sue canzoni.
Conosciamo un po' l'atmosfera del 1938 prima di ascoltar
2 suoi grandi successi.
(Firenze 16 1 1893 – Careggi 26 6 1965)
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PORTA UN BACIONE A FIRENZE
Di Lazzaro - Bruno (1938)
Siamo nell'anno in cui l'Italia vince il suo secondo
Campionato del Mondo di calcio...
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ma anche nell'anno in cui vengono emanate le leggi razziali...
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. Il "bacione" era realmente legato alla nostalgia dei nostri emigranti.
che Spadaro, all'epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo,
piuttosto che stare in Italia,
in quanto insofferente al peso della dittatura.
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
ad avere un grande successo internazionale.
La canzone poi nel 1955 divenne anche un fim.
ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare cantata proprio da O. Spadaro.
Altra sua mitica canzone è poi certamente "Sulla carrozzella",
che, come scrisse Enzo Biagi,
nacque all'epoca del razionamento della benzina
che aveva causato la scomparsa dalle strade delle macchine.
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Al suo funerale tutta la folla cantò proprio
"Porta un bacione a Firenze"