Loggia del Porcellino
Poco visibile ma importante e storica è la Pietra dell'Acculata o Pietra dello scandalo situata nel centro della Loggia del Porcellino a Firenze.
E' poco visibile di giorno semplicemente perché è coperta dalle bancarelle del mercatino che si tiene lì.
Ma ciò non ci impedisce di cercarla, trovarla e vederla e poi narrarne la lunga, originale ed antica storia.
Come ho ampiamente descritto nel post "LA PIETRA DELLO SCANDALO" la nuova legge di Cesare sulla punizione dei falliti si diffuse in tutto l'Impero Romano e continuò ad essere applicata ancora per molti secoli dopo la caduta di Roma e soprattutto nelle province italiane.
Una chiara conferma di ciò è proprio "l'Acculata di Firenze", così è denominata lì la pietra dove si punivano i falliti.
Se è la più famosa in Italia è perché dal Medio Evo in poi Firenze è stata non solo una delle capitali dell'arte e della cultura ma anche la città dei mercanti e dei banchieri e dunque l'ignominiosa e avvilente punizione dei falliti doveva essere un rito frequente ed importante che si svolgeva pubblicamente proprio nella Loggia del Porcellino.
Loggia del Porcellino
Il rito era solenne e ad esso dovevano presenziare quante più persone era possibile affinché il fallito fosse visto da tutti e non potesse riprendere le sue attività economiche.
Dirigeva la procedura il Magistrato del Bargello che scandiva davanti alla folla il nome del debitore insolvente, i nomi dei creditori ed il motivo della condanna.
Il fallito doveva rinunciare pubblicamente a tutti i suoi beni, poi le guardie gli calavano le braghe (le mutande dell'epoca), lo prendevano per le braccia e le gambe e lo facevano prima dondolare un po' e poi tra gli sberleffi e le risate dei presenti sbattevano con forza il fallito col sedere sulla pietra posta per terra
pronunciando le rituali parole: “Ostendendo pudenda et percutiendo lapidem culo nudo” ovvero "mostrando le sue nudità e colpendo la pietra col sedere nudo" (traduz. non letterale mia).
E' quindi ora evidente sia il significato della parola Pietra dell'Acculata che la prosecuzione del rito antico disposto da Cesare per evitare la condanna a morte dei falliti.
(Per leggere la storia dell'Antica Roma che diede origine alla Pietra dello scandalo si può cliccare sull'immagine di Cesare qui sotto).
Cesare
La scena rituale era dunque un misto tra l'osceno, il ridicolo ed il violento e, seppure utile ad impedire la continuazione delle attività dei falliti (per difendere l'economia sana della città), tuttavia aveva anche un risvolto molto positivo e cioè i creditori non potevano più rivalersi in nessun modo sul debitore.
Tuttavia la cosa non era affatto vissuta bene dal fallito per la grande vergogna e per il permanente disprezzo dei fiorentini, al punto che molti di loro decisero d'abbandonare la città.
Sembra che da ciò sia anche nata l'espressione popolare fiorentina "che sculo" intesa come "che sfiga" o "che disgrazia".
Se è vero ed evidente che il rituale sia molto antico (risalendo all'antica Roma) la pietra però (raffigurazione in misura esatta della ruota del Carroccio simbolo della Repubblica fiorentina) lo è molto meno essendo del 1400 e poi rifatta nell'800.
Soffermiamoci un attimo sul porcellino, in verità un cinghiale, che era una fontana di bronzo.
In verità il nome esatto della Loggia sarebbe Loggia del Mercato Nuovo ma per tutti è la Loggia del Porcellino il quale poi, essendo considerato un portafortuna dai fiorentini, lo è diventato anche per i turisti che accorrono ad accarezzarlo (cosa che feci anche io anni fa).
L'Orso e il porcellino
Ciao da Tony Kospan
F I N E