Ahi ahi... non siamo più i "Figli delle Stelle"... le abbiamo abbandonate!
Per millenni l'Uomo ha sentito di avere come volta della sua vita.. le stelle... ma negli ultimi decenni, a causa di computer, tv, cellulari eccetera... il nostro rapporto con il cielo, soprattutto notturno, appare interrotto.
Il rapporto che avevamo con loro era di varia natura ed aveva modalità diverse a seconda delle aree geografiche e delle epoche.
Le stelle venivano studiate con incredibile acume e precisione al punto che alcune delle scoperte fatte dagli scienziati antichi sono sorprendentemente valide ancora oggi.
Ma, a parte gli astronomi, era tutta la semplice umanità che viveva con... le stelle seppur lontanissime.
In che modo?
Nell'immaginare, dividendo il cielo in tante parti, le costellazioni e nel dare a loro dei nomi in base ad alcune rassomiglianze con aspetti della loro vita.
Le costellazioni del "Toro" e di "Orione"
Oppure, seduti sotto le stelle, ragionando, raccontando o creando storie, miti, poesie, etc. o immaginando di poter prevedere il proprio destino o di poter comprendere il senso della loro vita.
La parola "considerazione" infatti è nata da "cum sidera" (cioè con le stelle).
In definitiva il cielo notturno, fino ad alcuni decenni fa, con il suo immenso e misterioso fascino, era parte integrante della vita degli umani.
Essi pertanto avevano un rapporto sereno e naturale con gli astri.
Leggiamo sul punto qualche pensiero degli antichi:
- Per aspera ad astra (Attraverso le asperità si arriva alle stelle ovvero attraverso le difficoltà si arriva al successo)
- Le stelle intorno alla bella luna
celano il volto luminoso
quando, al suo colmo,
più risplende
sopra la terra.
Saffo
Anzi, si può dire di più e cioè che l'Umanità si sentiva in contatto con le stelle ed in qualche modo partecipe della vita dell'universo.
Tutto questo ahimè negli ultimi decenni è quasi del tutto scomparso.
Oggi con gli occhi fissi verso gli strumenti di telecomunicazione ci siamo creati un mondo virtuale dal quale, salvo rari casi, sono esclusi il cielo e gli astri.
E così, trascurando la visione delle stelle, oltre a negarci uno spettacolo di sogno, abbiamo perso anche la sensazione d'esser in comunione con l'Universo.
Eh sì abbiamo abbandonato le stelle ma loro, almeno per ora, non ci abbandonano.
C'è però ancora una notte in cui tutti guardano il cielo... è la notte delle stelle cadenti!
Per fortuna quindi, grazie alla notte del 10 agosto, il loro fascino in parte resiste ancora.
Tony Kospan
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