Il Battesimo di Cristo
E' uno dei casi più chiari in cui il Vasari commette degli errori sulla vita di un pittore perché lo definisce originario di famiglia povera e piena di stenti mentre risulta invece di famiglia potente ed agiata.
La ricerca storica ha fatto poi chiarezza su questa ed altre notizie non benevoli su di lui da parte del creatore della Storia dell'arte.
Vediamo ora una breve, ma reale, biografia del Perugino che per circa 20 anni, alla fine del 400, è stato il numero uno della pittura in Italia.
Però prima un accenno al perché del suo nome.
Città della Pieve
Pietro di Cristoforo Vannucci non era di Perugia ma di Città della Pieve, cittadina poco nota all'epoca fuori dai confini dell'Umbria.
Operando spesso tra Firenze e Roma, e dunque in regioni diverse dalla sua ed essendo noto soprattutto il capoluogo umbro, risultava più facile definirlo e chiamarlo Pietro Perugino.
(Città della Pieve, 1448 circa – Fontignano, febbraio 1523)
BREVE BIOGRAFIA
Con Botticelli e Leonardo frequentò la bottega del Verrocchio a Firenze dopo esser stato allievo di Piero della Francesca ad Arezzo che gli insegnò la tecnica della prospettiva.
I suoi primi dipinti di successo furono 8 tavolette con San Bernardino da Siena commissionate dall'Ordine dei Francescani di Perugia
Terminato l'apprendistato, nel 1472 iniziò a lavorare autonomamente soprattutto a Firenze dove sono tuttora conservate molti suoi dipinti ma anche delle vetrate.
Pala di Fano
La sua pittura era tanto apprezzata da essere definito da Agostino Chigi: "il meglio maestro d’Italia” e nel 1481 ebbe anche l'incarico di decorare le pareti della Cappella Sistina con altri tre noti pittori dell'epoca, il Botticelli, il Ghirlandaio e Luca Signorelli.
Fu un pittore molto prolifico ed aprì ben 3 botteghe (a Perugia, Roma e Firenze).
Chiara Fancelli
Nel 1493 a Firenze sposò Chiara Fancelli da lui ritratta in molte sue Madonne.
Richiestissimo ed ammiratissimo fino alla fine del 400 operò soprattutto tra Firenze, Roma e Perugia.
La consegna delle chiavi (considerato uno dei suoi massimi capolavori)
A partire, nel 1503, dalla forte insoddisfazione della marchesa di Mantova Isabella d'Este per la sua opera "Lotta tra Amore e Castità" (che doveva inserirsi in un gruppo di opere del Mantegna) iniziarono e poi si diffusero le critiche al suo modo di dipingere.
Lui si difese dalle accuse della marchesa così (Vasari)
"Io ho messo in opera le figure altre volte lodate da voi e che vi sono infinitamente piaciute: se ora vi dispiacciono e non le lodate più che ne posso io?".
Lotta tra Amore e Castità
In realtà non fu in grado di cogliere i cambiamenti avvenuti nel modo di percepire l'arte, in particolare la resa psicologica dei soggetti dipinti, che invece esaltava le opere dei mitici Michelangelo e del suo stesso allievo (non in senso scolastico) Raffaello.
Nonostante la sua resistenza, non ci fu nulla da fare, era finito il suo periodo aureo.
Annunciazione di Spello (1512/1513)
E benché abbia avuto alcune altre commissioni di opere a Roma (anche queste non apprezzate) nel primo decennio del '500, la sua pittura, considerata ormai troppo quattrocentesca e quindi superata, era sempre meno amata al punto da costringerlo a tornare ad operare nei suoi luoghi d'origine.
Tuttavia, benché in declino, il Perugino fu ancora capace di dipingere a Città della Pieve alcune notevoli opere.
Morì a Fontignano, dove si era rifugiato per sfuggire alla peste, nel febbraio 1523
L'adorazione dei pastori - L'ultima sua opera
BREVE ANALISI DEL SUO STILE E DEL SUO DECLINO
E' stato certamente il più importante pittore della Scuola Umbra del XV secolo.
La sua è una pittura nitida, precisa ed anche se avvolta dal silenzio è densa di armonia, di colori netti ed un'aurea malinconia.
Ciò fa del Perugino un grande protagonista del rinnovamento dell'arte italiana rinascimentale e lo fa ritenere dai suoi contemporanei il primo pittore italiano.
I suoi dipinti erano ammiratissimi perché densi di elevato lirismo grazie ai personaggi ritratti che sembrano assorti in pensieri ultraterreni.
Lui però, che pur era stato un innovatore, a causa del cambiamento dei gusti e per l'apparizione nel cielo dell'arte di artisti geniali come Michelangelo ed il suo stesso allievo/amico Raffaello, si trova ad esser superato e non riesce ad adeguarsi al nuovo vento.
Temo che abbia sofferto molto per l'evidenza e la consapevolezza del suo declino, ma anche che poi l'abbia superata, dipingendo comunque fin quasi alla fine dei suoi giorni, anche se solo nei luoghi di origine.
Le sue opere sono presenti nelle più prestigiose collezioni d'arte e nei più grandi musei del mondo ma sono pure liberamente visibili in alcuni piccoli paesi del Centro Italia.
Vediamo infine altre sue opere.
Lo Sposalizio della Vergine (considerato un altro dei suoi massimi capolavori)
Assunta dell'Annunziata
Ritratto di Francesco delle Opere
Apparizione della Vergine a San Bernardo
Pala di Vallombrosa
Autoritratto
Questi 2 dipinti simili e con lo stesso oggetto mostrano le differenze tra Perugino e Raffaello
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan
Vietata la copia senza indicare l'autore del post ed il sito