L'ISOLA - CARATTERISTICHE GEOGRAFICHE - CLIMA ED ATTIVITA' ECONOMICHE
Si trova nell'Oceano Atlantico meridionale a metà strada tra Africa e America del Sud ed è a 2.432 km da Città del Capo (da cui giungono a fatica e solo dopo 7 gg di viaggio turisti e merci) ed a 2.172 km dall’isola di Sant’Elena (la mitica isola dell'esilio di Napoleone).
Vi abitano solo 267 persone.
Uno degli elementi che caratterizza l'isola e che la rende ancor oggi difficilmente raggiungibile è l'assenza di porto e aeroporto.
Non solo l'isola è remota e quasi del tutto sconosciuta ai più ma non ha nemmeno una sua storia archeologica o misteriosa come ad es. l'Isola di Pasqua.
Per la verità l'isola più remota e gelata, ma non è abitata, è l'isola di Bouvet che è vulcanica e subantartica.
Isola di Bouvet
Tornando a Tristan da Cunha l'isola è caratterizzata dal senso di solitudine in cui vivono i suoi abitanti e dalla quasi totale mancanza del senso della proprietà privata (fino alla creazione di una base militare inglese non usavano il denaro ed ancora oggi l'usano pochissimo).
Un abitante illustre fu il fratello minore dello scrittore Lewis Carroll (quello di "Alice nel paese delle meraviglie") che dal 1880 vi soggiornò per 4 anni come insegnante e missionario e che narrò la sua «disperazione» di vivere in un posto così isolato.
Tuttavia v'è anche un ospedale ed un museo che hanno nomi italiani, come mai?.
Due italiani di Camogli, Andrea Repetto e Katana Lavarello, a seguito del naufragio nel 1892 della loro nave "Bark Italian", mentre gli altri marinai tornarono in Italia, loro invece restarono lì e si sposarono con donne del posto.
Oggi vi sono 52 loro eredi che portano il cognome italiano ma nessuno nell'isola parla italiano.
La lingua ufficiale è l'inglese (l'isola è territorio d'oltremare del Regno Unito con le altre isole atlantiche Sant'Elena e Ascensione) anche se poi gli abitanti parlano tra loro un incomprensibile dialetto.
La temperatura dell'isola non scende quasi mai sotto i 10 gradi nell'inverno australe (tranne che sui monti) né supera quasi mai i 26 gradi in estate (clima temperato oceanico fresco).
Le attività principali sono l'agricoltura, l'allevamento e la caccia alle foche ma, di recente, va forte la vendita di francobolli ai collezionisti (per la loro rarità) e la pesca e la lavorazione delle aragoste.
Le aragoste dell'isola sono davvero molto particolari in quanto si trovano principalmente sugli scogli e non in acqua ed anticamente venivano addirittura "pescate" con le mani.
Hanno un gusto eccezionale e sono molto ricercate dagli chef per la loro carne bianca e le piccole dimensioni.
Dopo la pesca le aragoste vengono lavorate in uno stabilimento adibito a questo sull'isola stessa.
LA STORIA DELL'ISOLA IN BREVE
Fu avvistata per la prima volta nel 1506, ma senza sbarcarvi, dal navigatore portoghese Tristão da Cunha, che però le diede il suo nome.
Il primo sbarco sull'isola avvenne nel 1643 da parte dell'equipaggio di una nave olandese per rifornirsi di acqua e viveri che vi lasciò una tavoletta con un'iscrizione.
Gli olandesi, nei decenni seguenti, esaminarono l'isola per vedere se era idonea per i rifornimenti ma scartarono l'ipotesi per l'assenza di un attracco sicuro.
Dopo varie vicissitudini (naufragi e non solo) l'insediamento umano attuale è dovuto soprattutto ai superstiti di vari naufragi e poi, data la presenza di molti uomini scapoli e di poche donne nell'800 furono fatte giungere delle donne dall'isola di Sant'Elena e dal Sudafrica.
Con la II guerra mondiale la storia dell'isola cambia diventando una base dell’esercito inglese e fu così costruito l'ospedale ed introdotto il denaro.
Tony Kospan