12/1/2010
Mamma cinese e il figlio a carico
Porta sulle spalle figlio con handicap
Mamma Wen porta suo figlio sempre con sé e, poiché non può camminare, lo mette in un cestino che carica sulle sue spalle. La conformazione del territorio le impedisce di usare una sedia a rotelle e, per dare al diversamente abile Xiong una vita pressoché normale, ogni giorno da 35 lunghi anni, affronta ogni tipo di fatica.
Xiong è nato con una grave insufficienza di calcio che gli ha impedito una crescita normale. La sua testa, sproporzionata rispetto al resto del corpo e la fragilità delle sue ossa gli impediscono di camminare e, nonostante sia alto soltanto 80 centimetri pesa 23 chilogrammi. Un peso che sua madre porta in un cestino di bambù che carica sulle spalle, macinando ogni giorno chilometri a piedi, su terreni spesso impervi. La storia, apparsa sul quotidiano China Daily, mostra il concetto di amore incondizionato. Wen, nel rispondere al giornalista che le ha chiesto come viva questa situazione, ha detto di avere fatto la cosa migliore per suo figlio, quasi colpita dall’ingenuità della domanda e Xiong, nel commentare il suo stato, dice ironico di avere rotto almeno una ventina di cestini e ammette, guardando la madre negli occhi, che quando è con lei si sente meno handicappato.
La giornata di Wen inizia alle 8 di mattina, puntualmente ogni giorno cammina per un’ora fino alla fermata più vicina, dove prende l’autobus che la conduce a Taluo, località in cui vive suo fratello che le da’ una mano e provvede al loro sostentamento. Il papà e i due fratelli di Xiong lavorano lontani da casa e ogni tipo di aiuto è fondamentale. La sera, dopo avere fatto il percorso inverso, prima che entrambi possano riposare, Wen porta il figlio da un’amica, distante 3 chilometri da casa loro, per permettergli di vedere la TV. Altri 3 chilometri per rincasare, fatti passo dopo passo, con la schiena piegata in avanti e le mani sulle ginocchia per avere una spinta supplementare perché, dice Wen, “il tempo passa per tutti”.
La donna racconta anche al quotidiano cinese di avere ricevuto forti pressioni dalla famiglia affinché abbandonasse il figlio e lei, in modo del tutto naturale, dice “ho fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi altra madre”. Wen è cosciente che questa sua condizione le accorcerà la vita e, prima di dovere lasciare Xiong per sempre, vuole fare tutto quanto in suo potere per rendergli la vita meno complicata.
Giuditta Mosca