Il Deputato europeo Gianni Vattimo - Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa, ha pronunciato il 18 gennaio alle ore 18 nell'aula del Parlamento europeo riunito a Strasburgo la seguente dichiarazione:
Come deputato eletto nella circoscrizione Nord Ovest dell'Italia, segnalo al Parlamento e alla Commissione Europea alcune vere e proprie violazioni di trattati esistenti e di diritti democratici che si stanno perpetrando da
parte del governo italiano e degli enti locali piemontesi in
relazione al progetto di nuova linea ferroviaria Lione-Torino.
Gli ingenti finanziamenti dell'Unione Europea erano condizionati, negli accordi finora vigenti, alla condivisione del progetto da parte delle popolazioni locali .Un'altra condizione del finanziamento europeo era
l'esistenza di investimenti privati nell'impresa.
Questi ultimi non ci sono; e le comunità locali che si oppongono al progetto sono state ridotte al silenzio d'autorità da un decreto del governo.
Mancando queste due condizioni, ci si domanda se il comportamento della parte italiana non rischi di configurarsi come una vera e propria truffa nei
confronti dell'Unione Europea.
La Deputata europea Sonia Alfano - Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa, ha inviato il 18 gennaio ai Presidi No TAV della Val Susa e Val Sangone il seguente messaggio:
In merito alle intimidazioni subite dal Comitato No Tav di Bruzolo, il cui presidio è stato dato alle fiamme il 16 gennaio, esprimo tutta la mia solidarietà ed esorto i presidianti a non darla vinta alla lobby del TAV che vuole impadronirsi della Val di Susa e Val Sangone tramite minacce o imposizioni, deplorando quanto accaduto e condividendo la necessità
di rispondere immediatamente alle intimidazioni mafiose.
Aderisco e appoggio con convinzione l'iniziativa della manifestazione di sabato 23 gennaio a Susa, alla quale è indispensabile partecipare per ricordare a chi di dovere che la gente onesta è contro le mafie e non
abbassa la testa di fronte ai soprusi, bensì reagisce in difesa dei propri diritti.
E' necessario continuare a dare forti segnali, perché pare che l'opinione dei cittadini non emerga e non venga presa in considerazione. Ritengo che quest'indifferenza da parte delle istituzioni sia ingiusta e preoccupante, soprattutto a seguito di un atto così grave come la violenza incendiaria
subita dai manifestanti, che sono liberi cittadini e non terroristi da abbattere. Spero che si torni ad un rispetto delle regole di civiltà che un Paese come il nostro dovrebbe possedere e mantenere.