Una lettera dal web.........che si riferisce al
nostro recente terremoto,ma che in questi giorni con quello
di Haiti, fa un po' di tutti le tante domande in essa contenute....
Benvenuto Claudio
. Benvenuto il tuo coraggio di esserci,
a questo mondo. Benvenuta la tua caparbietà di arrivare primo là dove
milioni di esistenze hanno fallito.
Vieni al mondo nella camera 306 mentre le pareti della
clinica tremano e le mamme con i figli serrati in grembo invadono le corsie.
“Tranquille” dico, per tranquillizzare me stesso.
Dove sei mio dio, in questi momenti dove un bimbo
viene al mondo e a pochi chilometri di distanza
una mamma piange un figlio seppellito sotto metri
di polvere? Dove sei dio mio, sei dalla parte della
vita o dalla parte della morte? Dimmelo ti prego,
perché stanotte tra le coperte ho sentito troppo
freddo, perché stanotte ho pianto il fratello che
non ho mai conosciuto, perché stanotte le
lacrime scavano sugli zigomi come fossero puntelli,
e perché stanotte non riesco più a staccare le
membra da questa posizione fetale.
E spiegami se puoi, se c’è bisogno di un terremoto
al giorno per ricordarmi che sono ancora fatto
di anima e corpo. Per ricordarmi che so ancora
menzionare il prossimo, e che la fraternità come vedi,
ha sempre un prezzo proporzionale al dolore dell’altro,
di chi sta peggio di noi. E che c’hai messo al mondo
per ricordarci che solo nel dolore sappiamo
rammentarci di quanto siamo soli.
Spiegami perché le parole scorrono a fiumi in queste
ore silenziose, perché tutto il mondo si mobilita
sempre e solo nel frastuono della lamiera saltata
per aria, perché ogni ora batte forte solo sui container
dei terremotati, in questa stucchevole melassa di solidarietà.
Spiegami i tuoi progetti futuri, Signore, e spiegali
soprattutto a chi da domani avrà solo lettere da
scriverti per ogni giorno che gli resta ancora da vivere.
Rivelagli l’indirizzo dei tuoi pensieri, il centro raccolta della
tua corrispondenza, ovunque essa sia.
Rispondi, almeno per questa volta.
Rispondi a tutte quelle madri in attesa.
Sabbia o Cemento signore? Spiegami se c’è
differenza nell’edificare con l’Odio o con l’Amore.
Spiegami i trucchi delle infrastrutture, tutto lo splendore
delle bare bianche adagiate come petali di margherite
in questo giorno d’estate. Spiegami perché sono
costretto a piangere sulle tute catarifrangenti della protezione civile,
perché devo sentirmi parte intima di tanta distruzione. Spiegami se è colpa
nostra, Signore, spiegaci dove abbiamo sbagliato questa volta,
e se c’è qualcosa che non abbiamo ancora compreso.
Spiegami se puoi tutto questo dolore, se c’è una logica, e
se possibile insegnaci le regole, una volta per tutte.
Spiegami se c’è differenza tra la vita e la sua indifferenza
nel lasciarla andare.
Spiegamelo, Signore.
Perché oggi Claudio è nato, e un domani dovrò
spiegargli come sono andate le cose. Perché da
come si guarda attorno, dalla fatica che prova a
spalancare gli occhi sul mondo, dalla discrezione
che ci comunicano le sue prime ore di vita,
pare si senta un sopravvissuto.
E allora spiegami anche questo Signore...
Spiegami perché la vita vuole sempre l'ultima parola.
Dal web
Annamaria