Nel mio quartiere ci sono tanti cani randagi,
ai quali la mattina do da mangiare,possibilmente
di nascosto dei "ben pensanti" che dicono che piu'
si curano e piu' si avvicinano alle case.
Non capisco questa insensibilita', in quanto penso
che il sociale accomuna anche gli amici a quattro zampe
che forse sono veramente i migliori amici dell'uomo.
Certo, con la tragedia in atto di Haiti,sembra fuori
luogo questo mio commento sugli animali,ma
fanno parte anche loro del creato e allora perche'
non sensibilizzarci........e se possibile, aiutarli?
Mi piace riportare questi versi:
Cane non ti ho mai voluto
per pigrizia egoismo indifferenza
ma ora grazie di essere qui
perché in pochi altri occhi
ho sentito sprofondare i miei
e trarmi oltre il tangibile vedere.
Cane spesso non pronuncio il tuo nome
in questo appellativo
trovo come una paura
un volerti tenere a distanza
perché non ti avvicini troppo
e mi parli nell'unico linguaggio
che ben intendo ma mai trovo
nelle mille parole quotidiane.
Cane dal tuo mondo separato
da così alti muri in apparenza
sei tu che vieni a me e non io
a leccarmi nella mano le ferite
non chiedi perché né vuoi sapere
da dove vengano e come siano fonde
ma dai un sollievo indefinibile
che rincuora in profondo
e aiuta a continuare.
Cane tu capisci quest'uomo
che ora parla raramente
perché sai ascoltare il respiro
e vedi oltre l'apparenza
da come ti comporti mi riveli
il mio umore interiore
che non trasuda dalla quotidiana maschera.
Cane non sei cane
ma specchio vivente
in cui l'anima vuole perdersi
per ritrovarsi.
Carlo Carrea
Annamaria