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De: enricorns (Mensaje original) |
Enviado: 30/01/2010 14:52 |
Letture Rito Ambrosiano |
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Sir 44,1;49,13-16; Sal 47; Mc 5,21-24a.35-43 |
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IV Domenica dopo l'Epifania - S. Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
LETTURA Lettura del libro del Siracide 44, 23 - 45, 1a. 2-5
In quei giorni. La benedizione di tutti gli uomini e la sua alleanza / Dio fece posare sul capo di Giacobbe; / lo confermò nelle sue benedizioni, / gli diede il paese in eredità: / lo divise in varie parti, / assegnandole alle dodici tribù. / Da lui fece sorgere un uomo mite, / che incontrò favore agli occhi di tutti, / amato da Dio e dagli uomini. / Gli diede gloria pari a quella dei santi / e lo rese grande fra i terrori dei nemici. / Per le sue parole fece cessare i prodigi / e lo glorificò davanti ai re; / gli diede autorità sul suo popolo / e gli mostrò parte della sua gloria. / Lo santificò nella fedeltà e nella mitezza, / lo scelse fra tutti gli uomini. / Gli fece udire la sua voce, / lo fece entrare nella nube oscura / e gli diede faccia a faccia i comandamenti, / legge di vita e d’intelligenza, / perché insegnasse a Giacobbe l’alleanza, / i suoi decreti a Israele.
SALMO Sal 111
® Beato l’uomo che teme il Signore. Beato l’uomo che teme il Signore e nei suoi precetti trova grande gioia. Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza degli uomini retti sarà benedetta. ®
Prosperità e ricchezza nella sua casa, la sua giustizia rimane per sempre. Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti: misericordioso, pietoso e giusto. ®
Egli non vacillerà in eterno: eterno sarà il ricordo del giusto. Cattive notizie non avrà da temere, saldo è il suo cuore, confida nel Signore. ®
EPISTOLA Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 5, 33 - 6, 4
Fratelli, ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito. Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. «Onora tuo padre e tua madre!». Questo è il primo comandamento che è accompagnato da una promessa: «perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra». E voi, padri, non esasperate i vostri figli, ma fateli crescere nella disciplina e negli insegnamenti del Signore.
VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo 2, 19-23
In quel tempo. Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno». | |
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Commento al Vangelo del 31 gennaio
Una famiglia in fuga
Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
29.01.2010di Giuseppe GRAMPA Parroco di S. Giovanni in Laterano, MilanoIn questa domenica, a poco più di un mese dal Natale, noi ambrosiani celebriamo la santa Famiglia di Nazareth, quella piccola famiglia nella quale il figlio di Dio ha voluto nascere e vivere per gran parte della sua vita, una trentina dei circa trentatre anni della sua esistenza terrena. Ed è già significativo che Gesù abbia scelto di trascorrere gran parte dei suoi anni nascosto dentro il vissuto quotidiano di una famiglia. Questo lungo tempo viene infatti indicato come la vita nascosta di Gesù a Nazareth. Una vita nascosta nella trama quotidiana di giorni tutti uguali, senza avvenimenti significativi. Di quei lunghi anni non sappiamo quasi nulla. L’evangelista Luca riferisce il primo pellegrinaggio di Gesù dodicenne con Maria e Giuseppe a Gerusalemme. All’insaputa dei genitori Gesù rimane nel Tempio dove, dopo tre giorni, viene ritrovato e dove pronuncia una parola misteriosa, a prima vista sfrontata: “Perché mi cercavate, non sapevate che devo essere nelle cose di mio Padre?” Una risposta che, a prima vista, meriterebbe un ceffone e che né Maria né Giuseppe comprendono. Il futuro di quel ragazzo, il senso della sua vita sfugge ai suoi Genitori. Dopo questo episodio più nulla, per circa vent’anni: lavoro, ordinaria routine di una esistenza qualsiasi. Siamo certi che nessun fatto significativo ha segnato quegli anni assolutamente normali. Infatti, quando adulto Gesù prenderà la parola nella Sinagoga del villaggio dove è cresciuto, la gente si stupirà delle sue parole e si chiederà: Ma da dove ha preso questa sapienza? Noi lo conosciamo come uno di noi, non è forse il figlio del falegname? Gesù ha voluto davvero nascondersi nella normalità del nostro vivere quotidiano.
Siamo un popolo di emigranti
Di quegli anni l’evangelista Matteo ci ha conservato un altro episodio, quello che abbiamo ascoltato poc’anzi: la fuga in Egitto per sottrarsi alla furia omicida di Erode e il ritorno una volta cessato il pericolo. Gesù non solo ha condiviso con Maria e Giuseppe la nostra vita quotidiana, ha condiviso anche la sofferenza di quanti sono costretti a lasciare la loro terra per sottrarsi a guerre, persecuzioni, miseria. E’ una storia dolorosa che dura da millenni e che ha visto tanti italiani emigrare alla ricerca di pane e lavoro. Siamo stati un popolo di emigranti, è bene non dimenticarlo in questi nostri giorni che vedono nuovi emigranti approdare con ogni mezzo alle nostre coste, lasciando alle spalle terre devastate da guerre e miseria. Anche Gesù, con Maria e Giuseppe avrebbe conosciuto nei primi anni di vita, la fuga verso un Paese straniero ma ospitale. Così racconta l’evangelista Matteo ma è davvero difficile stabilire la storicità di questa fuga in Egitto. Il racconto, infatti, sembra essere costruito sulla falsariga della discesa in terra d’Egitto del popolo d’Israele. Lì i discendenti di Abramo avevano patito la schiavitù, da lì Mosè li aveva tratti verso la libertà della Terra promessa.
Gesù rivive la storia
Forse la fuga in Egitto di Gesù, Maria e Giuseppe, più che un fatto storicamente accaduto è un modo per dire che Gesù rivive la storia del suo popolo. Gesù è il principio di un nuovo Israele che deve, a sua volta, rivivere le sofferenze e il cammino di libertà dell’antico Israele. La scelta di questa pagina per l’odierna festa della santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe ci ricorda che questa santa Famiglia, non diversamente da molte famiglie di ieri e di oggi, ha condiviso le sofferenze di quanti sono costretti a lasciare la propria terra per cercare altrove sicurezza e pane. E’ certamente compito delle forze politiche governare questo fenomeno inarrestabile e che molto spesso sfruttiamo a nostro vantaggio. E’ certamente dovere dei cristiani ricordare che tra i disperati in fuga dalla miseria e dalla violenza, forse ci sono stati tre poveretti che rispondevano ai nomi di Giuseppe, Maria e Gesù. |
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