Morto a Roma Gaetano Caltagirone
Imprenditore edile di successo,
fu protagonista involontario dello
scandalo giudiziario "Italcasse"
ROMA
Dopo una lunga malattia è morto oggi all’età di 80 anni Gaetano Caltagirone, imprenditore edile di successo ed anche protagonista involontario di una vicenda giudiziaria, lo scandalo Italcasse, a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Caltagirone impostò il proprio lavoro con un ritmo che fece da apripista per tutti i discendenti del nonno Gaetano, fondatore dell’azienda di famiglia. Gaetano e il cugino, Francesco Gaetano, saranno destinati a diventare "I Caltagirone" imprenditori affermati e personaggi noti al grande pubblico.
Le cronache della Prima Repubblica hanno consegnato Gaetano Caltagirone alla leggenda del costume per una battuta, «a Frà, che te serve?», con cui si narra che l’imprenditore rispondesse alle telefonate di Franco Evangelisti, capofila della corrente Dc che faceva capo a Giulio Andreotti.
Appassionato di tennis e grande tifoso dell’As. Roma, nel 1977 all’età di 48 anni Caltagirone fu nominato Cavaliere del Lavoro insieme con Gianni Agnelli e Leopoldo Pirelli.
Il coinvolgimento nello scandalo Italcasse, iniziato alla fine degli anni ’70, tuttavia, condusse l’imprenditore al fallimento, cui seguì la revoca del Cavalierato nel 1981 e il ritiro a vita privata. Nel giugno 1988 arrivò la piena assoluzione con sentenza della Corte di appello di Roma. Poi nel 1991 giunse revoca formale del fallimento e nel 1992 il risarcimento danni ai Caltagirone da parte dell’Iccri con la restituzione «di tutti i beni mobili e immobili acquisiti al fallimento». Solo nel luglio scorso, tuttavia, gli giunse, con la presidenza di Giorgio Napolitano, la restituzione del Cavalierato del lavoro.
La riabilitazione formale tuttavia non restituì a tuttavia non restituiranno a Gaetano Caltagirone la voglia di tornare sulla scena. Gli ultimi anni della sua vita li ha trascorsi nella sua villa in Francia.