"Fa' figli a 40 anni e campa oltre cent'anni". La rima zoppica ed anche il valore poetico non è un granché, ma questa frase suona ugualmente dolce come miele alle orecchie di quelle donne, e sono sempre di più, che decidono di avere un figlio superata la soglia dei 40. A stabilire un legame tra le gravidanze tardive e la probabilità di superare il secolo di vita è una ricerca americana pubblicata nell'ultimo numero dell'autorevole rivista "Nature". Esaminando un gruppo di ultracentenarie della zona di Boston, e confrontando i loro dati con un gruppo di controllo composto da donne nate nel medesimo anno delle super-longeve, ma morte a 73 anni, lo studio ha rilevato una percentuale del 19 per cento di figli avuti oltre i 40 nel primo gruppo, contro il 5 per cento del secondo.
Chi riesce ad avere figli dopo i 40, insomma, ha buone chances di superare il secolo di vita: quattro volte più delle altre. Ottime notizie, dunque, per tutte quelle signore che, superata la soglia del quarto decennio, cedono alla alla voglia di bebè e non si arrendono all'orologio biologico. Ma è proprio il ritmo biologico a determinare sia le gravidanze tardive che la longevità. Restare incinte e portare a termine la gravidanza dopo i 40 segnala, secondo i ricercatori, che il sistema riproduttivo, e quindi tutto l'organismo, invecchia più lentamente. Le nascite significano una menopausa ritardata, dunque una produzione di estrogeni per un tempo più prolungato e di conseguenza maggiore protezione contro le malattie cardiache, le patologie degenerative come l'Alzheimer e così via. Risultato: un secolo di vita.
I dati della ricerca, che naturalmente non si applicano alle donne che hanno figli in età avanzata grazie alle tecniche di fertilizzazione artificiale, sottolineano comunque il forte divario tra le gravidanze in generale e quelle di madri ultraquarantenni. Una donna di 40 anni, almeno secondo la media statistica, ha davanti a sé più o meno un decennio prima della menopausa e quindi della fine della fertilità. Ma ogni anno, negli Stati Uniti, su quasi 4 milioni di neonati, solo 70mila hanno mamme di 40 anni e più: ma si tratta di mamme che potrebbero avere davanti a sé oltre metà della loro vita. I ricercatori, comunque, non entrano nel merito delle dinamiche sociali che intervengono nelle cosiddette "gravidanze tardive".
Di certo, quel che una manciata di decenni fa era un'eccezione e forse addirittura uno scandalo, oggi è una scelta sempre più diffusa. E spesso i bimbi di madri "over forty" sono dei primogeniti, figli voluti in un momento preciso della vita della madre e non soltanto della sua produzione ormonale. Le "baby boomers" sono cresciute e si preparano ad invecchiare: ma non senza aver sparato fino all'ultima cartuccia.
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