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De: Iris-Blu (Mensaje original) |
Enviado: 08/03/2010 16:12 |
Allora la festa della donna è ormai giunta al termine se dovevamo ricevere un pensierino dai nostri compagni dovremmo già averlo avuto giusto?
Beh stamattina io è lui stavamo facendo un giro guardano quà è là i bei negozi prospicenti il lago, vedo tanti bei mazzetti di mimose ad un prezzo minimo, lui senza aspettare che proferissi parola mi dice subito- lascia stare quelle cazzate servono solo per mangiar soldi-
eh si ha ragione allora gli dico, aspettami un attimo in edicola torno subito, sono entrata in un negozio di abbigliamento è indovinate cosa? Mi son comprata un bel tubino di cotone di un rosso acceso per l'estate prossima hahahahahahah tièèèèèèèèèèèèèèè spilorcione della miseria
Guardate come mi dona ehheheheh
Mica finisce quì hehehe mi prenderò pure un bel paio di
sandali sempre rossi eh
una mia amica cita sempre un detto lombardo
cin ghei ma russ |
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Allora.... per avere regali dal nostro "LUI", occorre avere un lui... |
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Ricordi giovanili: Moravia e "lui".
I contenuti
"Il problema che ho affrontato in 'Io e lui,'" disse Moravia in un'intervista, "è terribilmente serio, anche se la veste è comica. E' la sessualità, da una parte, personificata in 'lui', cioè nella virilità fisiologica e dall'altra parte, la spinta contraria alla sessualità verso una meta artistica, intellettuale, sociale e civile". Federico, 'Rico', è appunto un intellettuale velleitario, uno sceneggiatore che vuole diventare regista. La sua personalità risulta fortemente scissa: se l'io sta a guardare, lui agisce: l'inconscio parla, il sesso ha una voce che ordina e impone. Ne risulta un andamento esilarante, pieno di invenzioni francamente inattese: nella folle vicenda di questo regista mancato, nel costante dialogo tra il protagonista coatto, il suo sesso prepotente e il suo rimorso culturale (sublimazione o desublimazione?), la nevrosi, interpretata in chiave comica o tragicomica, non è lontana dall'assurdo.
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Io non ho avuto manco un
carciofo
Che gentile mio marito,vero?!......
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De: Quinef |
Enviado: 11/03/2010 20:47 |
Io, invece, i regali li faccio quando mi viene la voglia di farli. E' un vecchio patto che ho concordato con mia moglie e con le figlie. I regali fatti in occasione di una festa del calendario non ci sembrano sinceri, spontanei. Diventano un'iniziativa forzata, banale. Mentre invece una sorpresa fatta in qualunque momento dell'anno ci è molto più gradita.
Facciamo male ? Cosa ne pensate ? |
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Trovo che sia una bellissima cosa Quinef, perchè fatta col cuore e non per circostanza!
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Non prendertela cara Annamaria |
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