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De: sempreverde (Mensaje original) |
Enviado: 03/04/2010 10:38 |
Addio grande Maurizio
A 69 anni si è spento Maurizio Mosca
Mediaset e tutto il mondo del giornalismo italiano hanno perso
un grande protagonista: Maurizio Mosca si è spento
nella notte tra venerdì e sabato all'ospedale San Matteo di
Pavia, dove era ricoverato da lunedì scorso. Aveva 69
anni. Da tempo sofferente, Maurizio è stato
fino all'ultimo straordinario a lavorare in tv, dove ha costruito negli
ultimi 30 anni una grandissima popolarità, in radio e
nel suo blog sul sito di Sportmediaset.
Il pendolino e le superbombe, giù e
su dalla torre, ce l'ho con e gli inviti a cena, "aaaah, come gioca Del
Piero", "Chiii? Non lo conosco": chi ci ridarà tutto questo?
Istrionismi di grande successo frutto della fantasia e della profonda
conoscenza del calcio e del suo popolo di Maurizio, che - oggi più che
mai vale la pena ricordarlo - è stato un grande, grandissimo giornalista
sportivo, testimone attivo dei grandi eventi degli ultimi
cinquant'anni.
Nato proprio all'inizio della seconda guerra mondiale,
nel giugno 1940, figlio dell'umorista e giornalista Giovanni
Mosca e fratello dello scrittore Paolo, ha
iniziato da giovane a lavorare per il quotidiano La Notte di
Milano per poi passare alla Gazzetta dello Sport,
testata nella quale è rimasto per vent'anni come caporedattore, e dove
ha svolto anche la funzione di direttore ad interim per due anni.
"Scoprì" la televisione nel 1979, e da subito con la rete che, un
giorno, sarebbe diventata Canale 5, Telemilano. Da allora, un
sensazionale crescendo di successi, idee, popolarità. Non si contano le
trasmissioni televisive e radiofoniche ("Calciomania", "L'Appello
del Martedì", "Guida al Campionato", "Senza Rete", "Controcampo")
che lo hanno visto protagonista nelle reti Mediaset e
in altre emittenti nazionali e locali. Negli ultimi anni era sempre con
noi a Sport Mediaset, la sua casa, la sua "famiglia"
lavorativa che gli voleva bene e lo stimava anche e soprattutto per la
sua signorilità, cultura, profonda simpatia e umanità. Amava il suo
pubblico e - senza dubbio, anche dietro qualche critica o presa in
giro - ne era corrisposto. Lascia un vuoto che, probabilmente, verrà
compreso solo col tempo. Addio maestro.
3 aprile 2010
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MILANO, 3 aprile 2010 - E' morto la notte scorsa
all'ospedale San Matteo di Pavia, Maurizio Mosca, il noto giornalista
sportivo, per 20 anni alla Gazzetta
dello Sport. A dare la notizia è stata la famiglia. Da tempo
malato, Mosca aveva lavorato fino all'ultimo in televisione, alla radio e
sui giornali. L'ultimo articolo è apparso ieri mattina sul suo blog:
una presa di posizione sul complicato rapporto tra Josè Mourinho e
Mario Balotelli. A giugno avrebbe compiuto 70 anni.
20 anni in gazzetta —
Conduttore, opinionista e grande personaggio televisivo, Maurizio Mosca
era nato a Roma il 24 giugno 1940. Figlio di Giovanni Mosca, grande
umorista e giornalista, e fratello dello scrittore Paolo, ha iniziato la
sua carriera lavorando per il quotidiano La Notte di Milano per poi diventare caporedattore alla Gazzetta dello Sport. Le prime
esperienze televisive risalgono al 1979: ha debuttato come conduttore di
un programma sportivo di un'emittente locale milanese. Successivamente
ha diretto il periodico Supergol.
Poi il piccolo schermo. Il programma che lo ha consacrato come un
personaggio tv è stato L'appello del
martedì (1991), che Mosca ha condotto indossando una toga da
giudice in uno studio le cui scenografie ricalcavano un'aula di
tribunale. Poi sono arrivati Calciomania,
Guida al campionato, Controcampo, Zitti e Mosca, La
Mosca al naso e Il processo del
lunedì con Aldo Biscardi. Nel 2002 ha condotto con Paolo Liguori
la trasmissione Senza Rete, in
onda su Rete4. Nel 2004/2005 è stato l'opinionista fisso di Guida al campionato e Controcampo, trasmissioni di Italia 1
in cui Mosca ha messo in gioco tutta la sua carica di ironia,
esprimendosi come opinionista ed esperto di mercato, azzardando colpi
clamorosi che chiamava simpaticamente "bombe", mitiche quanto il famoso
"pendolino".
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