In un adorabile azzurro fiorisce, con il
suo tetto di metallo, il campanile. Gli
volano intorno le strida delle rondini, lo
circonda il blu più commovente. Il sole,
intanto, va in alto e dà colore alla
lamiera, ma lassù, nel vento, quietamente
gracida la banderuola. Così se uno scende
sotto la campana, giù per quei gradini, è
una vita davvero tranquilla – perché,
quando la forma è così isolata, risalta la
docilità dell’uomo. Le finestre, attraverso
le quali risuonano le campane, sono
come dei portali di bellezza. Quei portali,
in realtà, siccome se ne stanno lì in
armonia con la Natura, assomigliano ad
alberi della foresta. Ma la purezza è anche
bellezza. Internamente, dal diverso sorge
uno spirito grave. Tuttavia le immagini
sono talmente semplici, talmente sacre,
che spesso si ha paura di descriverle. Ma i
Celesti, che sono sempre buoni, hanno
come i ricchi, insieme, virtù e gioia.
All’uomo è concesso imitare tutto
questo. e’ permesso ad un uomo, quando
la vita è solo pena, guardare verso l’alto e
dire: voglio essere anch’io così? Certo.
Fino a che l’amicizia, la Pura, si trattiene
nel cuore, l’uomo non si misura
infelicemente con la Divinità. E’ ignoto
Dio? E’ Egli manifesto e aperto come il
cielo? Questo credo io piuttosto. La
misura umana è tutta qui. Pieno di
merito, ma poeticamente, abita l’uomo su
questa terra. Ma l’ombra della notte con
le stelle non è più pura, se così posso
dire, dell’uomo che si chiama immagine
del Divino.
-Holderlin-
La poesia dirà Holderlin: "Non potrà più
cantare la lingua degli dei perché essi per
noi sono diventati per sempre muti".
"L’uomo è un Dio quando sogna un
mendicante quando pensa" (F. Holderlin)
BUONA SETTIMANA
Annamaria