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Arte in cucina: SCELTO IL MENU...ECCO I VINI
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Respuesta  Mensaje 1 de 8 en el tema 
De: Butterfy  (Mensaje original) Enviado: 11/07/2010 19:50
 
 

Consigli del sommelier:intervista ad Andrea G. Gatti
 
Innanzitutto, per sfatare alcuni miti, vorrei mettere in chiaro che l'abbinamento cibo-vino dipende moltissimo dal gusto personale: ho visto appassionati di Barolo gustare il loro vino con piatti di pesce così come appassionati delle “bollicine” abbinare un metodo classico con la polenta! Detto ciò ci sono delle regole generali che è buona norma rispettare. Il vino dovrebbe esaltare il piatto che accompagna senza sovrastarlo o esserne sovrastato. In altre parole dovrebbe sposarsi con il cibo accentuandone le caratteristiche positive e, magari, attenuando quelle negative: proprio come avviene nei matrimoni reali (… ovviamente solo quelli riusciti!).
Ecco alcuni esempi: con un piatto succulento va bene un vino tannico (astringente) ed alcolico (detergente) che attenui l'eccessiva untuosità, con un piatto ricco di spezie un vino aromatico che possa competere con gli aromi del piatto esaltandoli; con un piatto grasso ricco di burro si sposa un vino fresco, acido o effervescente che attenua la sensazione di pastosità del cibo, allo stesso modo, anche la dolcezza di un piatto viene esaltata dalla dolcezza del vino.
Tornando alla lista… con tortellini e paste ripiene vedrei bene una Bonarda dell'Oltrepò Pavese. Con tacchino e pollame un bel Dolcetto d'Ovada. Con il tartufo bisogna distinguere tra quello Nero di Norcia e quello Bianco d'Alba: con il primo direi un Montefalco Rosso, con il secondo una buona Barbera d'Alba. Con i crostacei un Vermentino di Gallura, con le ostriche un Bianco di Custoza o una Albana di Romagna. Con il caviale rigorosamente un spumante metodo classico come il Franciacorta. Con il Foie Gras un Traminer Aromatico dell'Alto Adige. Infine, con lo zampone con le lenticchie un bel Lambrusco di Sorbara.
 
-In molte tradizioni regionali, soprattutto in sud Italia,
il menu della Vigilia è a base di pesce : qualche consiglio sui vini più adatti…
 
Ovviamente i bianchi partendo da quelli giovani e freschi, non troppo fruttati o speziati, come ad esempio il Gavi, che si abbinano bene agli antipasti delicati, proseguendo con dei vini più strutturati, come uno Chardonnay maturato in barrique, per i pesci al forno con salse.
Non dimentichiamo che anche alcuni rossi, bevuti freddi, si prestano ad accompagnare il pesce; ad esempio il Lacrima di Morro d'Alba può essere abbinato ad antipasti di pesce azzurro ed il Lambrusco viene accostato tradizionalmente all'anguilla, con la sua freschezza ed effervescenza, infatti, attenua l'eccessiva sensazione grassa della carne.
 
-Tradizionalmente, il pranzo natalizio si chiude con l'accoppiata panettone e spumante,
e se le chiedessi un vino alternativo per proporre un brindisi diverso dal solito?
 
Se proprio vogliamo abbinare il panettone allo spumante scegliamone uno dolce come l'Asti Spumante, se invece vogliamo qualcosa di diverso proviamo
con una Malvasia delle Lipari Naturale.
 
-Ci sono poi gli amanti del pandoro: bollicine anche per loro?
 
Stesso discorso che per il panettone: le bollicine vanno bene se sono dolci.
Un buon abbinamento è con un Passito di Pantelleria.
 
-Parliamo di un particolare di contorno ma pur sempre importante:
quanti e quali bicchieri sulla tavola delle feste?
 
Qui la scelta è veramente importante. Se non ci credete provate a bere un Sassicaia in un bicchiere di plastica e poi in un bicchiere da degustazione: sembra un altro vino! Dunque mai lesinare sul costo dei bicchieri e sceglierne di rigorosamente trasparenti, possibilmente in cristallo (meglio se soffiato a mano, è più fine e leggero), lisci senza fronzoli. La forma dipende dal vino che servite… Flute o calice allungato per gli spumanti, calice abbastanza ampio per i vini bianchi, calice panciuto per i rossi, calice leggermente stretto in alto per i vini dolci. Ci sono varie ditte sia italiane che straniere che producono bicchieri appositi per ogni tipo di vino. In genere non sono a buon mercato, ma, in questo caso, vale veramente il detto “la spesa fa la differenza”. Insomma, un bicchiere giusto può esaltare un vino mediocre, così come un bicchiere sbagliato può uccidere un grande vino!
 
-Qualche consiglio per un regalo alcolico.
Alcune buone etichette da donare agli amici estimatori…
 
Qui mi concedo di fare un po' di pubblicità ad un vino di cui Wineshop.it ha l'esclusiva: l'Ora da Re. Un vino definito da Luigi Veronelli "mostruoso", ultima straordinaria vendemmia del 1932 (non è un refuso, proprio 1932!) vinificata dal fu Barone Jacona della Motta e dimenticata per più di mezzo secolo in enormi botti di quercia in una cantina murata del Feudo di Mazzaronello in Sicilia! Sicuramente un regalo originale che verrà apprezzato dagli amici.
 
-Infine una domanda sui vini adatti alle due portate agli antipodi del pasto: cosa abbinare all'aperitivo, e cosa alle friandises, i cioccolatini ed il caffè che chiudono i grandi banchetti.
 
Con l'aperitivo è il momento giusto di stappare le nostre bottiglie di spumante brut, meglio se metodo classico. Con i cioccolatini un Barolo Chinato e con il caffè un buon rum “agricole”.
Detto tutto ciò, riprendo quanto affermato all'inizio della nostra intervista: l'abbinamento cibo-vino è soprattutto una questione di piacere personale,
e se si gradisce il Brunello di Montalcino con la sogliola … liberi di farlo!


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Respuesta  Mensaje 2 de 8 en el tema 
De: haiku04 Enviado: 12/07/2010 00:48
Eh, io sono praticamente astemia per cui una buona bottiglia con me sarebbe sprecata!
Se devo fare un regalo, soprattutto in clima natalizio, scelgo delle buone annate dei vini della mia zona:  Barolo, Gattinara e Nebbiolo. Oppure bollicine, che non è più necessario che siano rigorosamente francesi!

Respuesta  Mensaje 3 de 8 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 12/07/2010 09:10
A me piace il vino. Se non lavoro ne bevo un bicchiere al giorno, mezzo a pranzo e mezzo a cena, se invece pranzo fuori casa, solo mezzo a cena. Per uso quotidiano, uso un barbera che definirei di "nicchia", visto che lo produce un amico astigiano in quantità limitata, oltre alla sua famiglia, fornisce solo 8 clienti ed io sono una di questi. In occasioni speciali, mi cimento con vini nazionali, e ne ho trovati di ottimi. Mai prodotti francesi di nessun tipo, da quando, forse una ventina di anni fa, i produttori francesi, rovesciarono sulle autostrade che avevano bloccato, le cisterne che trasportavano vino italiano.

Respuesta  Mensaje 4 de 8 en el tema 
De: haiku04 Enviado: 12/07/2010 12:16
Oh, sai che non mi ricordo di questo fatto dei francesi? D'altronde sarebbero i nostri 'cugini' europei, ma noi non siamo mai stati molto amati da loro, e io contraccambio in antipatia, tiè!  Una volta la parola d'ordine era "champagne!".... oggi per fortuna anche all'estero hanno capito quanto anche i nostri spumanti, dai brut ai dry e ai più dolci, siano assolutamente competitivi, se non addirittura superiori ai vari Moet, Cordon R., Krug etc. Evviva!!    (e in questo caso qualche flut ci scappa, all'astemia! )

Respuesta  Mensaje 5 de 8 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 12/07/2010 14:49
Io lo ricordo molto bene questo episodio perchè, sono, anzi ero, (accidenti al colesterolo) un'amante dei formaggi francesi, quando vidi in televisione le immagini che documentavano cosa ci stavano facendo, decisi di non acquistare mai più loro prodotti, di nessun tipo!!! Ed è verissimo che i nostri prodotti sono competitivi, e non solo dal punto di vista organolettico ma anche di prezzo!!!

Respuesta  Mensaje 6 de 8 en el tema 
De: Butterfy Enviado: 12/07/2010 16:30
Non abbiamo nulla da invidiare a molti paesi,soprattutto europei...leggiamo qua e là disordinate e sconnesse denigrazioni della nostra agricoltura, di quel modello di agricoltura a cui la gente vuole bene e che è apprezzata dall’opinione pubblica e che molti settori e molti Paesi ci invidiano. I Francesi?...Nulla da invidiare...nè in cucina..tantomeno nei formaggi (li adoro anch'io ed i Italia ce ne sono di ottimi!!!)
Ho letto da qualche parte:

La sconfitta dello Champagne

Lo Spumante italiano ha messo lo Champagne francese a K.O.

Grandi firme di "Bollicine francesi" in discount


Respuesta  Mensaje 7 de 8 en el tema 
De: haiku04 Enviado: 12/07/2010 21:57
Tempi duri per la Francia... la nouvelle cousine ci fa un baffo, l'haute couture è stata soppiantata dal nostro made in Italy, Parigi ha visto tempi migliori, e persino il Louvre sarebbe meno interessante se privato dei tanti capolavori che Napoleone ci ha rubato e che non sono mai stati restituiti!   Almeno dove si può un po' di sano nazionalismo non è fuori luogo!

Respuesta  Mensaje 8 de 8 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 12/07/2010 22:02


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