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Complimenti!!!
Il generale Ganzer, comandante dei Ros, condannato a 14 anni per traffico droga
Interdetto per sempre dai pubblici uffici. «Le sentenze si rispettano, aspetto le motivazioni». Assolti 3 dei 18 imputati
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MILANO (12 luglio) - Il generale Giampaolo Ganzer, attuale comandante del Ros, è stato condannato a 14 anni di carcere a Milano nel processo su presunte irregolarità in operazioni antidroga condotte negli anni '90. Il tribunale ha anche condannato Mauro Obinu, ex colonnello del Ros ora all'Aise, a sette anni e dieci mesi.
Interdizione dai pubblici uffici. Sia per il generale, condannato anche a 65mila euro di multa, che per il colonnello (35mila euro di multa), il tribunale ha deciso l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
I giudici dell'ottava sezione penale del tribunale, hanno ritenuto Ganzer colpevole per due segmenti di operazioni condotte sotto copertura e ritenute dall'accusa irregolari. Per lui il pm Luisa Zanetti aveva chiesto 27 anni di carcere e un totale di 352 anni di reclusione per tutti i 18 imputati. Tre imputati sono stati assolti, mentre gli altri sono stati condannati a pene che vanno dai 13 anni e mezzo e 59 mila euro di multa per l'ex sottufficiale Gilberto Lovato, in giù. Tutti gli imputati sono stati assolti dall'accusa di associazione a delinquere.
Oggetto del processo le irregolarità nelle operazioni antidroga condotte tra il '91 ed il '97 da un piccolo gruppo all'interno del Ros. Le accuse, a vario titolo, erano di associazione per delinquere aggravata dall'uso delle armi e dal numero dei componenti, peculato e falso. Secondo l'accusa, Ganzer avrebbe «diretto e organizzato» un gruppo di militari, i quali avrebbero dato vita ad un traffico di droga, al fine poi di reprimerlo, di arricchirsi e di «conseguire visibilità e successo». In sostanza, stando alle indagini, il gruppo avrebbe commesso una serie di illecite importazioni, detenzioni e cessioni di droga, utilizzando le strutture dell'Arma, violando le leggi che disciplinano le operazioni sotto copertura per la lotta al narcotraffico.
Ganzer: le sentenze si rispettano. «Le sentenze non si possono che rispettare. Aspettiamo le motivazioni» ha detto il generale Ganzer dopo la condanna. «Nessun commento. Questo è il mio commento» ha invece detto l'avvocato Tiburzio De Zuani, difensore di Ganzer, lasciando l'aula dopo la lettura della sentenza.
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De: haiku04 |
Enviado: 12/07/2010 22:03 |
Speriamo che non sia una condanna solo a parole.... d'altra parte quando, abbastanza raramente, ci sono quelle maxi retate con sequestro di grossi quantitativi di droga, vorrei vedere se veramente tutto viene distrutto, o se un insieme di connivenze fa in modo che questo 'tesoro', o parte di esso, trovi altre strade decisamente più redditizie! Oggi lo spaccio è diffusissimo e trova sempre più proseliti negli ambienti sino a ieri impensati: non meravigliamoci se dovessimo scoprire che spaccia il vicino di casa o il collega dall'aria così distinta....
Sto zitta che è meglio  |
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