La Chiesa: Nobel inaccettabile
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L'ira del Vaticano all'annuncio del massimo riconoscimento scientifico accordato al padre della fecondazione assistita. La Pontificia Accademia per la Vita: «Si devono a lui mercato ovociti, mamme-nonne e embrioni a morte»
di Redazione
Da una parte ci sono quattro milioni di persone (bambini, ragazzi o ormai adulti) nati grazie ai progressi scientifici inaugurati dagli studi del biologo ed embriologo Robert Edwards, premiato ora con in Nobel per la Medicina, dall'altra parte ci sono le rigide reazioni del Vaticano, che stigmatizza duramente il massimo riconoscimento scientifico accordato al padre della fecondazione assistita.
«Ritengo che la scelta di Edwards sia completamente fuori luogo - ha commentato il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, monsignor Ignacio Carrasco de Paula -, i motivi di perplessità non sono pochi»: Edwards, secondo la Chiesa, sarebbe responsabile del «mercato degli ovociti», dell'abbandono di embrioni che «finiranno per morire» e dello «stato confusionale della procreazione assistita, con figli nati da nonne o mamme in affitto».
Responsabilità etiche pesanti e nessun merito? «In conclusione - aggiunge mons. Carrasco - direi che Edwards non ha in fondo risolto il problema dell'infertilità, che è un problema serio, né dal punto di vista patologico né epidemiologico. Insomma non è entrato nel problema, ha trovato una soluzione scavalcando il problema dell'infertilità. Bisogna aspettare che la ricerca dia un'altra soluzione, anche più economica e quindi più accessibile della fecondazione in vitro, che tra l'altro presenta costi ingenti».
Eppure l'interessato non pare sentirsi in colpa: nonno di undici nipoti, Edwards dice che «la cosa più importante nella vita è avere un figlio: nulla è più speciale di un bambino» e che il suo scopo è stato quello di «aiutare le copie sterili a concepire». A proposito del momento della scoperta che gli è valsa il Nobel e che ha tanto influito sulla società: «Non me lo dimenticherò mai - ha detto -: ho guardato nel microscopio e ho visto qualcosa di strano tra le colture: era un blastocita umano che mi stava guardando. Allora ho pensato: ce l'abbiamo fatta». Al di là delle derive estreme (le mamme-nonne), è più inacettabile il premio a Edwards o l'ingerenza della Chiesa nella vita intima delle persone?