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Attualità: Tempi nostri
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De: lore luc (Mensaje original) |
Enviado: 06/10/2010 03:42 |
Puglia, sponsor a scuola: 70 euro per un banco
Pubblicità a scuola per diminuire l’impegno finanziario a carico dell’ente. Al costo di 69,80 euro (Iva esclusa) la neocostituita Provincia di Barletta, Andria e Trani ha messo a disposizione di sponsor privati i banchi e le sedie delle scuole
Barletta - Pubblicità a scuola per diminuire l’impegno finanziario a carico dell’ente. Al costo di 69,80 euro (Iva esclusa) la neocostituita Provincia di Barletta, Andria e Trani ha messo a disposizione di sponsor privati le suppellettili delle sue scuole. In cambio del denaro le aziende potranno pubblicizzare la propria attività su una placca sistemata sugli arredi. Il bando è stato pubblicato sul sito della Provincia e scade il prossimo 30 novembre.
Lo sponsor in classe "E' una idea che abbiamo valutato dal punto di vista tecnico-giuridico e l’abbiamo ritenuta fattibile. Esistevano tutte le condizioni perchè questo potesse avvenire». L’assessore provinciale Bat all’Istruzione, Pompeo Camero, ha avuto l’idea di cercare gli sponsor per le 53 scuole secondarie della provincia. Camero è rappresentante della lista di centrodestra La Puglia prima di tutti. "Ci è sembrato opportuno - spiega all’Ansa - in una fase in cui stavamo valutando un pò tutte le richieste che ci erano arrivate da parte dei dirigenti scolastici i quali, nel frattempo, avevano i nuovi dati relativi alle iscrizioni delle prime classi. Sono state queste a mandarci un pò fuori programmazione. Così, ci siamo dovuti inventare qualcosa e attraverso il pubblico incanto siamo arrivati a definire il costo di banchi e sedie". Riguardo alla fattibilità dell’iniziativa, Camero precisa che "è una idea compatibile con la pubblica amministrazione in una visione moderna della stessa. Sicuramente non ci saranno controindicazioni". "Piuttosto - insiste - non deve passare in secondo piano l’attenzione che noi tutti dobbiamo alla scuola. Dovremmo rimetterla al centro degli interessi della nostra società. La scuola non è un incidente di percorso per le famiglie e deve poterle coinvolgere in modo diretto. E quale occasione migliore di potersi sponsorizzare un banco? Ma in questa fase ci rivolgiamo alle aziende"". Sono un padre anche io e spero di lasciare il segno alle nuove generazioni. Rispetto a loro - conclude - mi ritengo fortunato perchè mi sono collocato bene e ho avuto una scuola accettabile. Qui c’è il rischio serissimo che il piano dell’offerta formativa possa degradare proprio perchè i soldi sono sempre di meno in tutta la filiera della pubblica amministrazione, quindi nella pubblica istruzione".
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Personalmente disapprovo. Mi pare un'altro modo per manipolare i cervelli, che in età scolastica sono particolarmente malleabili e recettivi.... una specie di condizionamento subliminale fin dalla tenera età, a discapito ovviamente, di piccole aziende che forse non hanno il denaro per acquistare spazi per la pubblicità, e rendendoci sempre più massa uniforme, incapace di formarsi proprie opinioni se queste dissentono dalla massa e da pilotare a beneficio di pochi a discapito di molti. Chiedo scusa per questa dura opinione, ma mi sono sempre sentita "pecora nera", non posso pensare di far parte di un gregge e di non usare la mia testa. |
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Dove ci sono bimbi non si riesce a vedere un TG e tutti sanno qual è la voce più
pesante nel decidere un acquisto. La pubblicità a scuola trova un terreno
perfettamente arato e seminato. Approvo lo sponsor in classe: utilizza in proprio
un modus vivendi capillarmente diffuso. |
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De: haiku04 |
Enviado: 06/10/2010 11:55 |
Fran, a proposito di "pecora nera" io sono da sempre la cosidetta voce fuori dal coro, posizione spesso scomoda ma come te amo dire sempre la mia e non far parte del gregge.
Anch'io penso che bambini e ragazzi siano già fin troppo esposti alle anomalie dei nostri tempi e almeno la scuola dovrebbe essere un'isola di istruzione e possibilmente di educazione.
E' vergognoso che si trovino sempre i soldi per le futilità e scarseggino invece per cose indispensabili come la scuola, la sanità etc., inoltre rimane aperto il problema dei libri, spesa gravosissima per tante famiglie: perchè ogni anno si devono acquistare libri nuovi (solo nella copertina) e non possono venire riciclati quelli dei fratelli, degli amici o comunque quelli usati?.... Eh lo so, le case editrici si ribellerebbero.... |
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