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Respuesta  Mensaje 1 de 4 en el tema 
De: lore luc  (Mensaje original) Enviado: 16/10/2010 08:17
San Gottardo, cade l'ultima parete
Ecco il tunnel più lungo del mondo
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Sette miliardi per 57 chilometri.
Autofinanziato dopo referendum
GENOVA
La commozione e l’orgoglio degli operai, degli ingegneri e del ministro svizzero dei Trasporti Moritz Leuenberger sono esplosi alle 14.17, quando la grande fresa chiamata "Sissi" ha rotto l’ultimo diaframma della galleria ferroviaria del San Gottardo in Svizzera, che con i suoi 57 chilometri di lunghezza è la più lunga del mondo.

Quando la roccia ha ceduto tra gli applausi di 200 persone e davanti a troupe televisive arrivate anche dal Giappone, i commentatori della televisione svizzera hanno subito spiegato che l’opera collega idealmente due mari distanti chilometri, quello del Nord e il Mediterraneo. Il tunnel, costato 7 miliardi, e applaudito in diretta in Lussemburgo dai ministri dei Trasporti europei - tra i quali l’italiano Altero Matteoli - che hanno ringraziato la Svizzera a nome dei 500 milioni di cittadini europei, è infatti parte del più ampio progetto del "Corridoio 24", il piano europeo per il trasporto ad alta velocità di merci e passeggeri da Genova a Rotterdam.

La più lunga galleria del mondo, cominciata 10 anni fa e in funzione dal 2017, si unisce infatti a quelle del L”tschberg (attivo dal 2007) e del Monte Ceneri (2019), che danno vita alla Nuova Trasversale Ferroviaria Alpina (13 miliardi di euro, 1% del pil svizzero, autofinanziata con tassa sul traffico pesante, imposta sugli oli minerali e l’1 per mille dell’iva) che, grazie alla pendenza ridotta a 550 metri sul livello del mare, permette di attraversare le Alpi più velocemente e usando meno energia. I vantaggi li ha evidenziati da Genova anche l’ambasciatore svizzero in Italia, Bernardino Regazzoni, giunto nel capoluogo ligure, porto storico per la Confederazione, per ribadire la necessità che la linea venga completata: 330 treni al giorno potranno attraversare l’Europa ad alta velocità e tra Zurigo e Milano, ad esempio, si potrà viaggiare a 250 km/h in due ore e quaranta minuti, un’ora in meno rispetto ad oggi.

Dopo che la polvere dell’ultimo diaframma si è diradata e gli operai dei due versanti si sono finalmente incontrati mescolando, nella commozione e nel ricordo di otto compagni morti (tra cui due italiani), tante lingue non solo europee, il ministro dei Trasporti ha ricordato la «grande forza della democrazia diretta svizzera», che con 4 referendum ha chiesto e ottenuto dagli elettori di procedere, nonostante i costi. La minoranza ha accettato il verdetto, ha ricordato Leuenberger, «e non abbiamo avuto proteste di piazza». Le «critiche sui costi non sono mancate ma sono servite a migliorare i progetti» ha aggiunto. «Spero che presto questo tunnel possa avere dei fratelli» ha concluso, cioè i tanto attesi raccordi a nord e a sud, in Germania e Italia. A Genova, dove l’evento è stato seguito in diretta in un grande cubo di container allestito dall’Ufficio Federale dei Trasporti svizzero, il sindaco Marta Vincenzi, l’assessore alle Infrastrutture della Regione Raffaella Paita e il presidente del porto Luigi Merlo hanno ribadito la necessità di assegnare al più presto le risorse al Terzo Valico, che completerà il collegamento con Milano e la Svizzera.


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Respuesta  Mensaje 2 de 4 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 16/10/2010 16:06
TRIPUDIO GOTTARDO
pubblicata da Claudio Giorno il giorno sabato 16 ottobre 2010 alle ore 11.24
 

Nel tripudio di stampa legato alla caduta (come sempre finta) dell'ultimo diaframma del tunnel più lungo del mondo (in attesa di quello di virano) mi pare utile svolgere qualche considerazione.

 

Prima di tutto va sottolineato che la nuova ferrovia di base (che sostituirà quella in quota) del Gottardo entrerà in funzione nel 2017 (se ci danno dentro e si accontentrano di aprirne una sola canna al traffico nel 2016). Ma che il suo naturale completamento a sud con la galleria del Monteceneri bisognerà aspettare il 2019

 

Poi far notare che nientemeno che il Corrieredellasera di ieri ammette che  persino gli svizzeri sono un po' a corto di liquidità per cui oltre ai soldi per la Galleria di Monte Ceneri rimane in pregiudicato la variante tra Bellinzona e Lugano che non è ancora neanche stata messa sulla carta. (Ma anche a Nord del tunnel più lungo del mondo, in prossimità di Zurigo, resta da risolvere il nodo di Zimnerberg mi permetto di aggiungere io).

 

Sempre Corsera (il cui articolo essendo co-firmato dalla Mangiarotti che tanto si è occupata di noi dimostra una volta di più  che quando le sparano grosse sono in perfetta malafede) vanno evidenziate altre 2 cose: Che ammettono che la festa organizzata a Genova per l'abbattimento dell'ultimo diaframma in cartapesta serviva più che altro a chiedere all’Italia di darsi una mossa finanziando il “3° valico (visto anche che i porti liguri perdono 2 milioni di container all’ anno). Ma si guardano bene dal dire che proprio perché si parla di porti liguri dovrebbero chiamarlo valico: tralasciando volutamente la Ventimiglia-Cuneo c’è infatti la Savona-Torino e la La Spezia-Parma oltre a 2 valichi che afferiscono a Genova e che si diramano a Rivalta Scrivia (l’interporto di Gavio & Palenzona) verso Milano e Torino. E che essendo tutti e cinque oltre che in caduta di merci anche in crollo verticale di treni passeggeri (visto che per fare cassa sono stati tutti instradati sulla dorsale Tav Torino Milano Bologna Firenze Roma Napoli) basterebbero e avanzerebbero alla bisogna. L’altra cosa che va notata è che avendo presa per buona la mappa “disinteressatamente” offerta dalla proprietà (Transpadana) del giornale di via Solferino sembra che in Europa per andare da Nord a Sud e da est a ovest occorra fare non solo il 3° (in realtà 5°) valico, ma ovviamente la Torino-Lione! Ebbene la cartina dell’asettica Wilkipedia (che allego) rende evidente a chiunque la manipolazione quotidiana della verità esercitata con tutti i mezzi (questo è parente stretto della famigerata pubblicità subliminale) da coloro che lamentano che i No tav rappresenterebbero solo il lato negativo delle Grandi Opere  destinate a cambiarci la vita (A farci diventare sempre più  poveri e disgraziati):

se si osserva bene la rete ferroviaria a svizzera rispetto ai grandi itinerari nord sud / est ovest europei.se ne deduce facilmente che Torino è già marginale rispetto ai grandi assi che già oggi il Lötschberg (aperto al traffico da quasi 2 anni) consente di individuare tra i grandi porti del Nord (Anversa-Rotterdam, ma la stessa Parigi) e la Pianura Padana. Senza contare che se l'Italia reperisse i pochi milioni di euro che servono a risistemare la tratta di adduzione al traforo del Sempione per velocizzare e soprattutto aumentare la capacità di questa fondamentale direttrice raccordata direttamente con il Centro Intermodale Merci di Novara si vanificherebbe l’ultimo e residuale alibi per che rimane ai vampiri che si ripropongono di dissanguare gli italiani per realizzare la più Grandemente inuitile delle Grandiopere. Perché per andare velocemente e per spostare grandi quantità d merci da est a ovest basta e avanza come chiunque sia dotato di buonsenso può facilmente costatare passare a nord delle alpi. Ma Tornado alla cartina allegata è già oggi (e senza bisogno del Gottardo) facilmente percorribile un itinerario che sia da Lione che da Parigi può consentire di passare attraverso Monaco di Baviera per andare poi nel far-east a far produrre le automobili di Marchionne in svalutatissimi post- rubli per poi rivenderle in rivalutatissimi super-euiro a chi ancora se le potrà permettere tra qualche anno se continuano a trasformare i nostri residui risparmi (e i nostri orti)  in calcestruzzo. Per ripetere (perché  a volte giova) che da Genova, Milano e persino da Torino si va già discretamente bene verso nord anche se si andrà obiettivamente meglio nel 2019 passando sotto il Gottardo.

 

 


Respuesta  Mensaje 3 de 4 en el tema 
De: lore luc Enviado: 17/10/2010 12:00
17/10/2010 02:55
Armenia inaugura teleferica da record
   2.55                                 
 Armenia inaugura teleferica da record  
 Da oggi, la teleferica più lunga del   
 mondo si trova in Armenia. Le autorità 
 hanno inaugurato l'opera, lunga 5,7 km,
 che collega le gole di Vorotan al mona-
 stero di Tatev.                        

 L'impianto è costato 13 milioni di eu- 
 ro, investiti per lo più da privati.   

 Il tragitto tra il villaggio di Halid- 
 zor e il monastero, che è un centro    
 turistico di primaria importanza, viene
 percorso in 11 minuti a una velocità di
 37 chilometri l'ora. Le due cabine pos-
 sono trasportare fino a 25 passeggeri.

Respuesta  Mensaje 4 de 4 en el tema 
De: lore luc Enviado: 17/10/2010 12:17

Ippovia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

L'ippovia è un itinerario percorribile a cavallo, quasi mai asfaltato, che raggiunge e attraversa luoghi naturali come parchi, riserve, boschi, supera colline e valli, costeggia laghi e fiumi, e raggiunge luoghi culturali come aree archeologiche, costruzioni e dimore storiche, borghi.

La parola "ippovia" non esisteva nella lingua italiana, il termine è stato coniato da Giovanni Gamberini e sua moglie Chiara Parenti nel 1984, per connotare un prodotto turistico riguardante itinerari a cavallo sul Monte Amiata, successivamente il marchio è stato da loro registrato presso la Camera di commercio di Siena, da allora è divenuto di uso corrente tale senso.

L'ippovia consente la pratica dell'equiturismo (turismo a cavallo), ma può essere utilizzata anche per la percorrenza a piedi (trekking) o in mountain bike (cicloturismo).

Lungo il percorso vanno previsti Posti tappa, ossia stazioni di sosta attrezzate, possibilmente distanti tra loro non più di 20 - 40 km, dove il cavaliere e il cavallo possono trovare assistenza, ristoro e la possibilità di poter pernottare (in foresterie, agriturismo, casolari privati o pubblici rifugi).

Ippovie in Italia [modifica]

In Italia vi sono numerose ippovie:

  • Ippovia del Gran Sasso, un percorso lungo 320 km sito nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. È l'ippovia più lunga d'Italia all'interno di un solo parco. Ippovie più lunghe che collegano più territori sono ad esempio la Roma-Verona realizzata nel 2001 lunga 752 chilometri e l'Ippovia dei Parchi del Lazio, realizzata nel 2003, di oltre 900 chilometri.
  • Ippovia Italia, il network delle Ippovie realizzate, progettate e promosse dalla Società Italiana del Cavallo e dell'Ambiente Onlus negli ultimi 5 anni. Ippovia Roma-Verona, Ippovia dei Parchi del Lazio, Ippovia Sicilia 2005, Ippovia Adamello-Garda, Ippovia della Maremma-Laziale.


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