INCOMUNICABILITA'
La presenza di un muro costituisce sempre una barriera e un elemento di separazione: da una parte un "al di qua", dove ci troviamo noi, dall'altra un "al di là" che percepiamo di volta in volta come irraggiungibile, inesplorato, estraneo, ignoto, diverso. E' il muro metafora del limite umano, o dell'ostacolo che si frappone ai rapporti interpersonali, o dell'insieme di convenzioni e di pregiudizi che innalziamo intorno a noi, spesso per autoescluderci da una realtà scomoda... oppure, più semplicemente, è il muro che separa la nostra proprietà da quella altrui. E spesso i nostri pensieri si infrangono contro quel muro, a volte nel desiderio mai appagato di superarlo, a volte nell'impossibilità frustrante di abbatterlo, altre ancora nella percezione di una barriera che è sì escludente, ma che può anche rivelarsi rassicurante e protettiva.
Incomunicabilità
Tacqui...
sotto la roccia bianca
colma di urla e sospiri.
Tacqui.
Non seppi le parole
o, forse...
non le volli sapere
e allora tacqui.
Lo scardinare eterno
del vento contro il mare
mi parve ampio respiro,
effluvio di parole
che non sapevo dire
...e tacqui,
perdendo l'attimo.
Vociare di gabbiani vessò
l'aria immobile
quando, con passo esatto,
seppi prendere il volo.
...dopo, fu solo silenzio.
Solo un fruscio ignoto
mi carezzò i capelli,
ma le ali...
quelle non ebbi il tempo,
non le potei indossare.
Diego Fantin
BUONA GIORNATA
Annamaria