Un massaggiatore elettronico si impiglia alla collana. Una donna, che voleva rilassarsi con un po' di massaggi al collo, muore tragicamente la sera della vigilia di Natale. Non è la prima volta che apparecchi di questo tipo causano incidenti mortali
Michelle Ferrari-Gegerson, 37 anni, una bella donna che lavora come radiologista all'ospedale Jackson Memorial in Florida e insegna anche all'università, torna a casa la vigilia di Natale. Ha lavorato duramente, come sempre. Michelle va nella sua camera da letto e apre alcuni dei regali di Natale, come si usa in America, la sera della vigilia. Ma è un po' stressata e decide di farsi un massaggio al collo usando la macchietta elettronica di cui dispone. Un gesto fatto chissà quante volte. Ma quella sera, proprio la sera della vigilia di Natale, diventerà il suo ultimo gesto. Alle nove di sera rincasa il marito, il dottor Kenneth Gegerson, un dentista. La trova senza coscienza in camera da letto, l'aggeggio elettronico per terra. Ogni tentativo di soccorso si rivela inutile. La donna è morta soffocata. Il motivo, anche se le indagini sono ancora in corso, della morte della donna viene spiegato così: il massaggiatore elettronico si sarebbe incastrato nella collanina che Michelle portava al collo strozzandola e soffocandola. Le autorità non hanno voluto rendere noto la marca del massaggiatore elettronico. Il prodotto, infatti, è ancora regolarmente in commercio.
Non è la prima volta che apparecchi elettronici per uso casalingo provocano incidenti mortali. Nel 2008 in Giappone ben tre persone muoiono in circostanze analoghe a quella della dottoressa americana. Si tratta di tre donne che avevano deciso di usare una macchietta confezionata per i massaggi ai piedi per fare un massaggio al collo. Tutte e tre avevano rimosso la stoffa che copriva i meccanismi della macchietta e finirono soffocate quando i cilindri massaggiatori si impigliarono nel colletto delle loro camicette. Ovviamente, se la macchinetta fosse stata usata per il motivo per cui era stata costruita senza manometterla, gli incidenti mortali non si sarebbero verificati. La compagnia produttrice fu costretta a fare uno spot televisivo il cui contenuto era del tipo: "Non usate queste cavolo di macchinette per il massaggio ai piedi per massaggiarvi il collo".
Non hanno causato la morte di nessuno, ma negli ultimi anni diverse ditte di prodotti per massaggi elettronici casalinghi sono state costrette arbitrare dal mercato ingenti quantità dei loro prodotti. Il caso più eclatante è quello della Sears, ditta americana, che nel 1998 è costretta a ritirare dai negozi ben 183mila macchinette per i massaggi. Il motorino dell'apparecchio aveva la tendenza a surriscaldarsi e a incendiarsi. Analogo motivo dietro il ritiro di 15mila macchinette - sempre per i massaggi - effettuato dall'americana Deep Knead Shiatsu nel dicembre 2001. Lil caso più recente è infine quello della ditta, sempre americana, Brookstone Foldable Massaging Bed Rest: nell'aprile 2006 tutti i prodotti per i massaggi della ditta vengono ritirati per lo stesso problema: si incendiano da soli.
A parte questo episodio, non va dimenticato che gli incidenti domestici sono frequentissimi:
Sono oltre 3 milioni gli incidenti domestici nelle abitazioni degli italiani.
Su 100 decessi per infortunio, ben 56 avvengono negli ambienti di vita "casa, scuola e sport", A causa degli infortuni domestici, inoltre, circa 1.000 persone ogni anno restano invalide permanentemente. Le vittime più frequenti sono donne e bambini.