È stato ucciso Vittorio Arrigoni, il volontario italiano rapito a Gaza da un gruppo islamico salafita. Il ritrovamento del corpo è avvenuto dopo un blitz condotto dai miliziani di Hamas, il movimento islamico al potere nella Striscia, in un appartamento di Gaza City. Ma è probabile che Arrigoni fosse già morto al momento in cui è avvenuto l'assalto. Il corpo è stato riconosciuto nell'obitorio dello Shifa Hospital a Gaza City. L'operazione si è comunque conclusa con l'arresto di almeno due salafiti, mentre voci non confermate fanno riferimento anche all'uccisione di un terzo.
E' STATO IMPICCATO - Vittorio Arrigoni è stato "impiccato" dai suoi rapitori, i salafiti della Brigata dei Valorosi Compagni del Profeta Mohammed bin Moslima: lo ha riferito l'ufficio stampa di Hamas, il gruppo radicale palestinese che controlla la Striscia di Gaza, sul cui territorio è stato rinvenuto il cadavere del 36enne pacifista e free-lance italiano. In un comunicato il movimento di resistenza islamico ha denunciato "il criminale sequestro e omicidio di un attivista italiano per la solidarieta'" e ha reso noto che il suo corpo è stato "ritrovato dalle forze di sicurezza appeso in una casa abbandonata" nel settore settentrionale dell'enclave palestinese.