(ASCA) - Roma, 2 mag - Il cadavere di Osama bin Laden 'e' stato portato in Afghanistan e poi seppellito in mare'. Ne da' notizia il New York Times, citando funzionari del governo statunitense che hanno scelto l'anonimato. Anche la Cnn ha riferito che bin Laden e' stato sepolto in mare e che il cadavere e' stato 'trattato secondo la tradizione islamica'.

 

 

(ASCA) - Roma, 2 mag - 'La morte di Osama bin Laden - annunciata dallo stesso presidente degli Stati Uniti - e' certamente un evento molto importante per il significato simbolico che contiene e anche un notevole passo avanti nella lotta al terrorismo. Comunque, com'e' facile dedurre dagli episodi cui assistiamo ogni giorno, il pericolo dell'eversione armata e' sempre molto elevato'. Lo ha detto a Strasburgo il segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland. 'Ecco perche' - ha aggiunto - il Consiglio d'Europa invita i suoi 47 stati membri a non abbassare la guardia contro il terrorismo e a rimanere uniti per difenderci da chiunque intenda sobillare la democrazia e la tutela dei diritti umani'.

 

 

 

 

 

*Oggi, sotto la mia supervisione, gli Stati Uniti hanno lanciato un'operazione mirata contro un complesso di Abbottabad, in Pakistan. Una piccola squadra di americani ha condotto l'operazione con straordinario coraggio e capacità. Nessun americano è rimasto ferito. Hanno preso misure necessarie per evitare vittime civili. Dopo una sparatoria hanno ucciso Osama bin Laden e sono in possesso del suo corpo».

 

 

La rete televisiva satellitare pachistana GeoTv in lingua urdu, cioè la tv che ha diffuso la foto del volto parzialmente sfigurato di un cadavere, presentato come quello di Osama bin Laden, ha ammesso: si tratta di un falso. La fotografia è stata ritirata.

«Nel diffonderla, avevamo precisato che non eravamo in grado di autenticarla; in seguito ne abbiamo verificato la provenienza e l'abbiamo ritirata» - ha dichiarato Rana Jawad, responsabile della redazione di Islamabad.

L'immagine della tv pachistana, rilanciata dalla televisione satellitare francese BFMTV, aveva fatto rapidamente il giro del globo, senza però alcuna conferma del fatto che fosse autentica. «Gli americani hanno appena fornito la prova (della morte di bin Laden) con questa immagine» - aveva dichiarato la tv francese presentando la foto del cadavere. L'immagine era stata presa per buona anche da varie emittenti italiane, mentre le reti televisive americane non sono cadute nella trappola e non l'hanno pubblicata.

Fotomontaggio
Il sito internet Le Post aveva avanzato l'ipotesi che si trattasse di un fotomontaggio. Zoomando sull'immagine infatti si nota una netta differenza tra la parte alta del viso e la parte bassa: una parte del volto di bin Laden, bocca, mento e barba potrebbe essere stata incollata al cadavere di un altro uomo. Secondo un giornalista della France Presse, Francois Bougon, - continua il sito internet - questa foto circolerebbe sul web dal novembre 2010.

Il sito Peacereporter, poi, ha affermato senza mezzi termini che la prima foto di Bin Laden ucciso era un falso ottenuto con photoshop. Si tratta - dice Peacereporter - di una immagine evidentemente elaborata con un programma di editing di immagini, ripresa dal sito "unconfirmedsources". Il nome del file, peraltro, 20060923-torturedosama.jpg, secondo Peacereporter dovrebbe bastare a chiarire l'equivoco: si tratta di una foto del 23 settembre 2006 il cui nome è «Osama torturato». Scaricando tuttavia la foto da siti che l'hanno ripresa, risulta che l'immagine ha effettivamente quella didascalia. La sequenza numerica va letta come una data: 2006 (anno) 09 (mese) 23(giorno).

Insomma, è giallo, io penso che il possesso del corpo sarebbe stata la vera prova del fatto..... quel frettoloso seppellirlo in mare è invece assai sospetto.... 

 

 

Di Giuseppe Morello

Va bene, abbiamo ucciso il mostro, il nemico pubblico numero uno, l'incubo dell'Occidente, ma appaiono ingenue e un po' superficiali le grida di giubilo che si levano dalle cancellerie e dalle piazze.

Nessun dubbio che sia stato ammazzato un simbolo, un'icona del terrore che da circa una decina di anni tiene sulle spine chi prende aerei o chi sale in metropolitana. Ma alla fine è il caso di ricordare che è solo un simbolo, la cui morte più che un colpo al terrorismo rischia di essere il punto d'inizio di una nuova stagione di violenza e di vendetta. Il terrorismo fondamentalista potrebbe infiammarsi di odio e di voglia di rivincita, trasformando il giustiziato in eroe e martire.

Come spiegano gli analisti della Cia, la reazione potrebbe arrivare dal nocciolo duro di Al Qaeda, ma anche da frange più periferiche e meno controllabili, gruppi locali che si muovono in autonomia, e dai cosiddetti "spontanei", singoli che passano all'azione motu proprio.

Al Qaeda, è il caso di ricordarlo, non è una organizzazione verticistica e gerarchica, con tanto di quartier generale e direttive impartite dall'alto. Il modello, involontariamente modernissimo e internettiano, è una rete fatta di nodi relativamente autonomi. Ecco perchè non ha molto senso dire che Al Qaeda è stata decapitata, poichè non c'era nessuna testa da abbattere. 

Bin Laden infatti da tempo aveva ridotto il suo peso, al punto che i servizi segreti occidentali pensavano che fosse morto o comunque in condizioni difficili, fino a definirlo “ininfluente”. Ma questo non aveva ridotto la forza terroristica di Al Qaeda.  Abbiamo eliminato un simbolo che ormai era ininfluente e che rischia di diventare agli occhi di molti musulmani ancora più mitologico di quanto non fosse.

Bin Laden insomma rischia di diventare più pericoloso da morto che da vivo. Non è detto che uccidendolo gli Usa e l'Occidente abbiano fatto un grosso affare.