Come si puo' non dedicare alla mamma
un momento delle nostre scorribande virtuali.
Siamo molte le mamme che fra le tante incombenze della vita, troviamo anche il tempo di comunicare e metter fuori il nostro mondo,a volte anche interiore, in questa nuova dimensione sociale.
Un tempo le mamme ciacolavano col vicino di casa, oggi molte cose sono cambiate.La donna lavora e ha allargato spazi, ma rimane sempre il bisogno di comunicare e in qualunque modo cerca lo scambio con altre mamme,parlando dei propri mariti,figli, nipoti......insomma pezzi di eternita' che solo loro sanno contenere nel loro essere.Anche per noi il virtuale ha aperto nuove strade di dialogo.........e questo e' molto bello perche' spesso ci si ritrova a leggere gli stessi propri problemi e le stesse proprie gioie.....
E' tardi.
Da otto giorni il pensiero di mia mamma
m'accompagna ogni istante. La rivedo:
la cesta del bucato pressata contro il seno,
salire ansante su nella soffitta.
Io, a quel tempo, ero ancora un essere
sincero: piangevo, mi stizzivo:
lasciasse stare quella cesta colma,
portasse invece me nella soffitta.
Ma lei, senza curarsi di quel pianto
nè dei gridi, saliva cheta a stendere:
e i panni, tutti brividi e riverberi,
frusciavano e danzavano nel vento.
Ora non piangerei: ma è tardi ormai
Ora, sì, vedo quanto lei sia alta
che coi grigi capelli tocca il cielo:
e scioglie il turchino nell'acqua del cielo
Attila Jozsef
Alla madre
Quando non ci fu più, la misero
nella terra.
Sopra di lei crescono i fiori,
celiano le farfalle..
Lei era leggera, premeva
la terra appena.
Quanto dolore ci volle per farla
così leggera.
Bertolt Brecht
Per la mamma,,,,,,,
Corrente
Alla fuga degli occhi il tuffo dei capelli
ingorgato dal riso che rompe i riflessi
sprofonda l'acqua che m'incarna e snelli
ai miei gridi d'infanzia son bambini messi in
collo alla mamma contenta della sua faccia.
Come alle carni ancora annottate
in cui gonfio mi muto eterna m'abbraccia
l'infanzia, il chiasso rotto a testate
in un amore sempre più sazio e duro.
Resistente forza intesa a mordermi, stretto
l'ultimo sonno in me solo, il puro
presagio d'amarmi con ampia madre al mio petto.
Gracile corpo avvinto nelle braccia
ha freddo, al procace buio divora i suoi occhi:
ne sgorga fuggente in riso la mamma che s'affaccia
sul mare e tutta colma par che vi trabocchi
colle case, col cielo, col fresco nero dei ricci
che sgorgano alle canestre.
Alfonso Gatto
Le mani della Mamma
Le mani della mamma sono belle e buone.
Le mani della mamma sono laboriose e carezzevoli
Le mani della mamma sono utili e umili, amorose e infaticabili.
Sono utili perchè compiono tanti lavori.
Umili perché non rifiutano di fare qualsiasi
servizio… Infaticabili perchè sono sempre attive.
Guidano e sorreggono; ammoniscono e accarezzano;
insegnano a bere e a mangiare;
a leggere e a scrivere. E quando si uniscono
strette strette alle manine dei bimbi,
insegnano anche a pregare.
Le mani della mamma sono benedette dal Signore
Nino Salvaneschi
Maternità
Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato?
Domandò il bambino a sua madre.
Ed ella pianse e rise allo stesso tempo e stringendolo al petto gli rispose:
tu eri nascosto nel mio cuore bambino mio,
tu eri il Suo desiderio.
Tu eri nelle bambole della mia infanzia,
in tutte le mie speranze,
in tutti i miei amori, nella mia vita,
nella vita di mia madre,
tu hai vissuto.
Lo Spirito immortale che presiede nella nostra casa
ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo,
e mentre contemplo il tuo viso, l’onda del mistero mi sommerge
perché tu che appartieni a tutti,
tu mi sei stato donato.
E per paura che tu fugga via
ti tengo stretto nel mio cuore.
Quale magia ha dunque affidato il tesoro
del mondo nelle mie esili braccia?
R.Tagore
Alla Mamma
Non vo’ vederti più sera e mattina
pensare agli altri e non pensare a te:
non la vo’ più veder la mia mammina
vegliar la notte e lavorar per me.
Voglio comprare una casina bianca
piena di sole e piena d’allegria,
e là ti condurrò quando sei stanca,
là ti riposerai, mammina mia.
Renato Fucini
Mia madre era una santa
Mia madre era una santa
faceva dei miracoli
nella dispensa vuota
trovava sempre qualcosa:
tre quattro patate
una manciata di farina
un paio d’uova
e dell’olio fritto,
girando il tutto
nella pentola sulla stufa
«su cui» diceva
«si poteva stare anche col culo nudo»
tanto era fredda
ci serviva dei piatti fumanti
dai mille sapori
un primo un secondo….
Edith Bruck
Le mani della Madre
Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
Rainer Maria Rilke
AUGURI A TUTTE LE MAMME
Annamaria