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De: lore luc (Mensaje original) |
Enviado: 12/05/2011 03:31 |
La Danimarca sospende Schengen
Un gruppo di clandestini sbarcati a Lampedusa
Decisione in seguito all'accordo
con gli alleati del Partito popolare danese, gruppo di estrema destra Tornano i controlli alle frontiere
La Danimarca brucia le tappe di una discussione che
domani impegnerà a Bruxelles i ministri degli interni della Ue, e
annuncia di essere pronta a reintrodurre i controlli alle proprie
frontiere per frenare il flusso di immigrati irregolari e l’aumento
della criminalità organizzata. Tutto ciò, in deroga agli accordi di
Schengen. Pronta la reazione di Bruxelles, che giudica «inaccettabile»
qualunque tentativo di tornare indietro su principi fondamentali per la
Ue, come la libertà di circolazione di merci e persone. A parlare è il
presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, che
attraverso la sua portavoce fa sapere che chiederà alle autorità danesi
tutti i chiarimenti del caso, per poter «analizzare le misure
annunciate».
Al momento della firma della convenzione sulla
libera circolazione, la Danimarca ha chiesto e ottenuto dai partner uno
statuto speciale che le consente di scegliere nell’ambito dell’Ue se
applicare o meno ogni nuova misura annunciata in ambito Schengen. Ciò
nonostante, la breccia aperta da Copenaghen - che ha comunque precisato
che i controlli non riguarderanno i passaporti ma le dogane - è giunta
inattesa ed è destinata a riaprire polemiche, dopo quelle sui confini
tra Italia e Francia che hanno tenuto banco per settimane. Il governo
danese di centrodestra guidato da Lars Lokke Rasmussen ha annunciato di
aver raggiunto un accordo politico con gli alleati del Partito popolare
danese (Df), una formazione di estrema destra che garantisce
all’esecutivo un appoggio esterno, che prevede anche la possibilità di
ripristinare i controlli alle frontiere in chiave anti-immigrazione e
anti-criminalità. «Lo faremo il più presto possibile, da qui a due-tre
settimane», ha riferito il ministro delle finanze danese, Claus Hjort
Frederiksen, specificando che i controlli riguarderanno soprattutto il
confine con la Germania, ma anche i porti e il grande ponte sullo
stretto dell’Oresund che unisce la Danimarca alla Svezia. Il ritorno ai
controlli è un cavallo di battaglia della formazione ultraconservatrice
guidata dall’euroscettica Pia Kjaersgaard, che in seguito alle ultime
elezioni politiche ha ottenuto in Parlamento 24 seggi. «Nel corso degli
ultimi anni - ha affermato il ministro delle finanze - abbiamo avuto un
aumento del crimine transfrontaliero, ed è proprio questo il problema.
Costruiremo quindi delle nuove installazioni alle frontiere con la
Germania con dei nuovi sistemi di controllo elettronici e di
identificazione delle targhe», ha precisato.
La tentazione di
chiudere i confini rischia di dilagare, di fronte agli arrivi in massa
di immigrati e richiedenti d’asilo, soprattutto dal nord dell’Africa.
Barroso ha più volte lanciato un appello agli Stati membri a non mettere
in discussione «la libera circolazione» che per l’Europa - ha detto -
«è quello che le fondamenta sono per un edificio: se si toglie questo
rischia di crollare tutto». La questione sarà al centro del consiglio
straordinario dei ministri degli interni, domani a Bruxelles (per
l’Italia sarà presente Roberto Maroni). «Non vogliamo indebolire
Schengen, al contrario vogliamo rafforzarlo», indica un diplomatico. Sul
tavolo dei ministri c’è un pacchetto di proposte che ricalca i punti
chiave della lettera con la quale il presidente francese Nicolas Sarkozy
e il premier italiano Silvio Berlusconi hanno chiuso le polemiche
bilaterali. Vale a dire: il rafforzamento di Frontex; accordi forti per
sostenere lo sviluppo dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo e
ottenere in cambio politiche per la riammissione; una nuova politica
europea d’asilo; una revisione della governance di Schengen. Su
quest’ultimo punto, la Commissione europea dovrebbe proporre un progetto
per la reintroduzione temporanea dei controlli alle frontiere
nazionali, ma in casi precisi e limitati. In particolare, quando uno
stato europeo venga considerato «inadempiente» nella sorveglianza alle
frontiere o di massicci afflussi di migranti.
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De: haiku04 |
Enviado: 12/05/2011 12:30 |
Avercele le frontiere! Noi siamo una penisola, che cavolo di frontiere possiamo avere?? |
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Forse sarò disfattista ma vorrei che la Danimarca si dissociasse dall'Europa e che via via tutte le nazioni la seguissero, onestamente si stava meglio prima e quando ogni paese riavrà le sue leggi (si spera serie non come quelle attuali che sono solamente permissive) e potrà gestire e quindi decidere se accettare o meno i clandestini e gli immigrati ormai in ampio soprannumero alle effettive necessità, forse allora e solo allora le cose potranno leggermente migliorare. |
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