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جواب  رسائل 1 من 34 في الفقرة 
من: primaveraestate  (الرسالة الأصلية) مبعوث: 30/05/2010 18:12
 
IL 28.05.2010 A FERRIERA DI BUTTIGLIERA ALTA , SI E' TENUTA UNA
SERATA INFORMATIVA SU QUALI DISASTRI PORTERANNO I CANTIERI DELLA NUOVA
LINEA FERROVIARIA TORINO-LIONE ALLE ZONE LIMITROFE  APPUNTO A FERRIERA
E ALLE CASSE DELLO STATO E QUINDI ALLE NOSTRE.
CI SONO STAI MOLTI INTERVENTI TUTTI MOLTO SIGNIFICATVI. UN GRAZIE
PARTICOLARE AI NOSTRI NUOVI AMICI DEL COMITATO VIA CARRACCI DI BOLOGNA
CHE A CAUSA DEL CANTIERE IN CORSO DA ANNI E IN RITARDO DA ANNI STANNO
ATTRAVERSANDO UN PERIODO DAVVERO BRUTTO CHE DOPO RACCONTERO'.
CITANDO UN LIBRO DI IVAN CICCONI , L'ING. CANCELLI CI HA MESSO AL
CORRENTE DI QUELLA CHE E' LA PIU' GRANDE TRUFFA NONCHE' LA PIU' GRANDE
APPROPRIAZIONE INDEBITA DI DENARO PUBBLICO DI SEMPRE IN ITALIA. L'ALTA
VELOCITA' IN ITALIA NON RENDE NELL'AVERLA FUNZIONANTE , MA RENDE NEL
REALIZZARLA. LE LOBBY DEL CEMENTO E DEL TONDINO E DEL CEMNETO ARMATO ,
GONFIANDO IL PREZZO INIZIALE DA CIRCA 9 MILIONI DI EURO AL Km FINO A
MASSIMI DI 96 MILIONI DI EURO AL Km. CON MEDIE DI CIRCA 20.
BEPPE FERRERO HA SPIEGATO QUANTE FALDE ACQUIFIRE MEDIAMENTE VENGONO
PERSE CON LA COSTRUZIONE DI UNA GALLERIA E QUINDI LA STESSA COSA
SUCCEDERA' QUI DA NOI. CI HA SPIEGATO CHE LA FALDA ACQUIFERA DELLA
PIANA DI FERRIERA CHE HA UN MOVIMENTO ORIZZONTALE TRA COLLINA E DORA,
SARA' INTERROTTA DAL CEMENTO ARMATO CHE CIRCONDERA' LA NUOVA LINEA CON
IL RISCHIO CHE TRA LA NUOVA LINEA E LA COLLINA LA FALDA POSSA SALIRE E
CREARE DELLE PALUDI SOPRATTUTTO NELLE STAGIONI PIU' PIOVOSE E TRA LA
NUOVA LINEA E LA DORA CI SIA UN PROSCIUGAMENTO.
GLI AMICI DI BOLOGNA A PAROLE E TRAMITE UN VIDEO , CI HANNO MESSO AL
CORRENTE SU COSA VOGLIA DIRE AVERE UN CANTIERE PER ANNI A RIDOSSO DI
CENTRI ABITATI , CREPE NELLE CASE , OBBLIGO DI ABBANDONARE LE CASE PER
RISCHIO DI CROLLI , ATTIVITA' COMMERCIALI CHIUSE , PROMESSE FATTE A
VOCE E PER SCRITTO MA MAI RISPETTATE , VIBRAZIONI CONTINUE , RUMORI
NOTTURNI ECC.ECC. E POI , LA COSA PEGGIORE , LA VERITA' TENUTA NASCOSTA
SEMPRE E UN FIUME DI BUGIE.
LA SERATA E' CONTINUATA CON DOMANDE E INTERVENTI.
UN DUBBIO CHE NASCE DALL'INCERTEZZA E DALLA CATTIVA INFORMAZIONE DI
CHI A QUEST'OPERA LAVORA , E' ADDIRITTURA IL FATTO CHE QUESTA NUOVA
LINEA NON SIA NEPPURE UNA LINE AD ALTA VELOCITA' COSA CHE A QUESTO
PUNTO NON GIUSTIFICHEREBBE PIU' UNA SPESA COSI' ALTA MA SOLO
L'INTERESSE DI REALIZZARLA PER POTER "MANGIARE" DENARO PUBBLICO.
UN SIGNORE SOLLEVAVA IL DUBBIO CHE DI FRONTE A UNA TRUFFA COSI'
GIGANTESCA LE 100 PERSONE IN SALA ERANO TROPPO POCHE PER POTERLA
OSTEGGIARE.
IL SINDACO DI BUTTIGLIERA ALTA PRESENTE IN SALA NON HA VOLUTO
RACCONTARE NULLA DEL "NODO DI BUTTIGLIERA". HA PARTECIPATO AI TAVOLI
DOVE SI E' DISCUSSO DEL NODO APPUNTO , MA NON CI HA PREGIATI DI UN SUO
RISCONTRO. NODO CHE SI CHIAMA DI BUTTIGLIERA CAPOLUOGO MA DEVASTERA' LA
FRAZIONE FERRIERA.
UN CENTINAIO DI PERSONE PRESENTI CHE NON FINIREMO MAI DI RINGRAZIARE
ABBASTANZA PER AVER PARTECIPATO COSI' NUMEROSE
 
Federico Valle


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جواب  رسائل 20 من 34 في الفقرة 
من: lore luc مبعوث: 22/06/2010 14:02

جواب  رسائل 21 من 34 في الفقرة 
من: clicy21 مبعوث: 22/06/2010 14:14
caro Enzo.........questa tua provocazione mi permette di precisare l'errore nominale di fondo dei notav, e quello corretto dei nosottoattraversamentotav! Anche noi eravamo partiti con NOTAV pero' ci siamo accorti che non eravamo capiti! Dalla stupidita' dei SITAV, che non si preoccupano minimamente dei danni che vengono provocati al territorio ed alle sorgenti e quindi alla sostenibilita' del territorio, nonche' dei costi SPROPOSITATI rispetto all'utilita' del progetto...approvando in pieno il tracciato estremamente invasivo del progetto dell'A.C. perche' in VALDISUSA non si chiama piu' da tempo TAV ma TAC ovvero Treni ad Alta Capacita' (di cosa pero' non e' dato sapere, ma ad essere maligni la capacita' puo' essere quella di fagocitare milioni di euro a fondo perduto). all'intelligenza dei NOSOTTOATTRAVERSAMENTONOTAV della valdisusa, di Bologna e di Firenze! Questi comitati intelligentemente e senza scopo di LUCRO, propongono alternative piu' che suffcienti per evitare danni corposi e risparmi immensi.....sia finanziari che temporali, vista la fretta che FS & C. hanno di proiettarsi nel futuro del progresso! Quindi caro Enzo se non vuoi cadere nel gruppo peggiore....evita di candidarti moralmente nei SITAV    un bacione Ely 

جواب  رسائل 22 من 34 في الفقرة 
من: clicy21 مبعوث: 22/06/2010 14:16
dimenticavo..........difendere il futuro non significa distruggere il futuro ! Questo slogan e' quanto di piu' sordido e mistificatore che sia stato messo in circolazione per i gonzi che ci cadono! Elisabetta

جواب  رسائل 23 من 34 في الفقرة 
من: lore luc مبعوث: 22/06/2010 14:26
Per molti anni ho viaggiato con il Treno del Sole e mi sono vergognato
di essere italiano.  Ho viaggiato con la Freccia Rossa e mi sono
inorgoglito di essere italiano.
Per la corruzione negli appalti ci sono i magistrati;
per i problemi tecnici ci sono gli ingegneri.

جواب  رسائل 24 من 34 في الفقرة 
من: clicy21 مبعوث: 22/06/2010 14:36
Il Mugello in Toscana e' in ginocchio grazie alle lungimiranti abilita' degli ingegneri....ma la vita quotidiana della gente comune viene in secondo piano rispetto all'orgoglio di chi prende ogni tanto un treno e soprattutto e' in secondo piano rispetto al piatto ricco mi ci ficco! E' vero!

جواب  رسائل 25 من 34 في الفقرة 
من: gambadilegno مبعوث: 22/06/2010 15:03
Butterfy أخفى هذه الرسالة

جواب  رسائل 26 من 34 في الفقرة 
من: gambadilegno مبعوث: 22/06/2010 18:19
Butterfy أخفى هذه الرسالة

جواب  رسائل 27 من 34 في الفقرة 
من: primaveraestate مبعوث: 28/06/2010 16:46
sabato 11 e sabato 18 settembre 2010

A SARÀ DURA
  SENZA PAURA !
Idee, metodi e azioni per rinforzare la pratica
nonviolenta
del movimento No TAV

Il 26 febbraio 2010, a Rivoli, nell'ambito dell'iniziativa LA STORIA SIAMO NOI, Giorgio Barazza, in rappresentanza del Gruppo educazione alla pace (EDAP) del Centro Studi Sereno Regis di Torino, ha offerto un bonus omaggio per un laboratorio della nonviolenza. Dando seguito a questa offerta è stato organizzato un breve ma intenso percorso con l'intento di rinforzare, nella teoria e nella pratica, la cultura con cui il movimento No TAV affronta i suoi problemi e le forme di lotta in atto riconducibili, come sperimentazione, alla cosiddetta DIFESA POPOLARE NONVIOLENTA .

ISCRIZIONI

al presidio No TAV Val Sangone - cell. 380 2696138
oppure scrivendo a
Laura: dialogoinvalle@alice.it ; Rosa: ros.del@libero.it

scarica il volantino con tutte le info
(quando, dove, come...)

جواب  رسائل 28 من 34 في الفقرة 
من: clicy21 مبعوث: 30/06/2010 08:15
buongiornoooo! Comunque non si tratta solo di nonviolenza, ormai queste bandiere della pace e questo esibire non violenza mi paiono tanto strumentalizzate e demagogiche.... vedesi assoluzione pilotata di quel tartaglia che ha tentato di uccidere il premier! mi piacerebbe che invece fossero fatti corsi per politici per insegnare loro IL RISPETTO PER LA GENTE sia votanti che non votanti, mi piacerebbe che fossero fatti corsi per insegnare ai politici  A RISPETTARSI ed a COLLABORARE per il bene del paese, mi piacerebbe che fossero fatti corsi per insegnare ai politici che gli INTERESSI DELLA GENTE  vengono prima dei loro! bacione Ely

جواب  رسائل 29 من 34 في الفقرة 
من: primaveraestate مبعوث: 22/11/2010 16:37
Ecco chi è il sindaco SITAV si Chiomonte, quello che ha fatto sequestrare il presidio NOTAV
 
Tre fascisti arrestati avevano armi da guerra (16.06.1974) LaStampa - numero 132



Tre fascisti arrestati avevano armi da guerra A Chiomonte in Valle di SUsa Tre fascisti arrestatiavevano armi da guerra Uno ha 18 anni, gli altri 17 - Sequestrati un fucile, alcune pistole, pugnali edivise (Nostro servizio particolare) Susa, 15 giugno. Tre giovani neofascisti di Chiomonte, in AltaValle di Susa, sono stati arrestati dai carabinieri: nelle loro abitazioni sono stati ritrovati armi,materiale da guerra e tute mimetiche. Un altro giovane, torinese, è ricercato. Gli arrestati sonoRenzo Pinard, 18 anni, attivista di destra e appartenente alla Giovane Italia e al Fronte nazionaledella gioventù; a Susa era un frequentatore della sede del msi-destra nazionale e in collegamentocon un noto neofascista di Borgone, segretario provinciale della Cisnal per il settore spettacoli; P.R., 17 anni, meccanico, e S. C, 17 anni, studente, simpatizzante della estrema destra. L'operazione èstata condotta dal capitano Ciarcia dei carabinieri di Susa e dal brigadiere Fiore di Chiomonte.Giovedì scorso alcuni turisti erano accorsi dai carabinieri di Chiomonte: vicino al Frais, i in localitàFuins, a 1000 metri, avevano notato alcuni giovani in atteggiamento sospetto. Vestivano tutemilitari, avevano pugnali e si nascondevano dentro alcune baite. I carabinieri effettuavano unappostamento e scorgevano infatti i quattro giovani. Oltre i tre arrestati vi era anche Riccardo Costa,studente di 19 anni, abitante a Torino in via Cirenaica, il quale con il padre è solito trascorrere i finesettimana I i a Chiomonte; questi, secondo il racconto dei tre, avrebbe fornito le tute militari. Inun'irruzione dei carabinieri nelle abitazioni degli arrestati è stato sequestrato materiale da guerra. Inun cassone dell'abitazione di S. C. si trovarono quattro tute I mimetiche, un elmetto nero delle SS;due rivoltelle, due maschere antigas, quattro pugnali, due baionette, giberne e borracce militari, unabandiera tricolore. Nell'abitazione del Pinard è stato invece rinvenuto un moschetto modello 91,smontato, con alcuni proiettili. I tre hanno ammesso che l'attrezzatura era usata in comune. Delledue rivoltelle, quella a tamburo calibro 9 sarebbe stata trovata nella baita, che avevano affittato aFuins. I carabinieri di Susa hanno perquisito le baite, ma hanno rinvenuto solamente due borraccemilitari. I tre sono stati rinchiusi nelle carceri di Susa con la imputazione di detenzione di armi daguerra e possesso e uso di attrezzature e divise militari. Al pretore, dottor Jacovacci, hanno dettoche le tute militari e i coltelli servivano per sistemare la baita e per non sporcarsi. Le indagini sonoora volte ad accertare se i quattro fossero in collegamento con altri gruppi analoghi o se per caso vifossero altri campeggi del genere in Val di Susa, e se i quattro hanno agito in proprio. La notiziadell'arresto dei tre giovani ha destato sorpresa a Chiomonte, che vanta una forte tradizioneantifascista e partigiana. Un membro dell'Anpi ha detto: « Questi tre giovani da tempo erano sottosorveglianza per la propaganda fascista che facevano e cercavano anche di reclutare giovani per ilfronte nazionale della gioventù. Il più attivo era senz'altro il Pinard, ma avevano scarso seguito nellazona. Sicuramente erano pagati da qualcuno per fare queste esercitazioni ». g. d. Pinerolo, 15giugno — Un furioso Incendio si è sviluppato la notte scorsa nella cascina di Mario e PieroBeltramino, agricoltori, a Pascaretto di Pinerolo. Le fiamme hanno distrutto foraggio, paglia, ilrustico e l'abitazione civile, macchine ed attrezzature agricole, il tutto per un valore di alcune decinedi milioni.

Pagina 11(16.06.1974) LaStampa - numero 132

جواب  رسائل 30 من 34 في الفقرة 
من: primaveraestate مبعوث: 26/11/2010 22:30

PROF. POLITECNICO DI TORINO DEMOLISCE TEORIE SI' TAV DELL'ON. STEFANO ESPOSITO

pubblicata da Marco Titli il giorno venerdì 26 novembre 2010 alle ore 1.00
 

Ricevo e pubblico (con il consenso dell’autore) una dettagliata replica del Prof. Angelo Tartaglia - Prof. del Politecnico di Torino - alle teorie Sì TAV Torino -Lione dell’Onorevole Stefano Esposito diffuse dal suo sito: http://www.stefanoesposito.net/  (nel caso cancellasse la sua pagina Sì TAV potete ritrovarla qui: http://www.mediafire.com/?618h81rzurpbm0k).

 

Per scaricare il testo in formato pdf cliccare qui: http://www.mediafire.com/?syb797cq2fqezz9

 

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 On. Stefano Esposito: “Se l’infrastruttura non si realizzasse al di sotto dell’arco alpino si correrebbero forti rischi di marginalizzazione sia dell’Italia e del Mediterraneo rispetto all’Europa del Centro-Nord sia dell’area torinese, di Milano e del sistema padano, con conseguenze assai gravi:

  • per lo sviluppo economico, che vede Torino già fortemente penalizzata e Milano fortemente congestionata;  tutto ciò a fronte dell’incidenza crescente della logistica nei costi di produzione, che mediamente si attesta  attorno al 20%,
  • per l’ambiente, che vedrebbe sia le nostre autostrade, le strade ed il sistema insediativo sempre più intasati di TIR, sia la linea storica della Valle di Susa che per l’aumento di treni merci, andrebbe rapidamente a saturarsi (con grave ed ulteriore disagio ambientale per i centri abitati della valle)” 

 

 

  Prof. Angelo Tartaglia: “Queste affermazioni non si appoggiano a nessuna argomentazione e a nessun dato e sono del tutto prive di fondamento. Non vi sono statistiche di alcun genere che indichino che l’area padana sia “isolata” né che i problemi economici siano legati a ipotetiche difficoltà di collegamento con altre parti del continente.In particolare è del tutto priva di fondamento e contraria all’evidenza dei fatti l’affermazione che la linea ferroviaria esistente si saturerà rapidamente, dal momento che il traffico ferroviario e stradale attraverso l’intero arco alpino occidentale, quindi tra Italia e Francia, è o in calo o stagnante da una decina d’anni. Non vi sono ragioni che possano far ipotizzare eccezionali crescite del volume di merci scambiate attraverso questo arco di frontiera, a prescindere dalla modalità di trasporto. La ragione per cui la quantità di merci non potrà subire aumenti rilevanti è che le due società connesse dal corridoio delle Val di Susa corrispondono entrambe a mercati maturi e sostanzialmente saturi: il volume degli scambi può mantenersi elevato, ma rimane sostanzialmente stabile.”

----------

 

 

On. Stefano Esposito: “Alla base della decisione di realizzare la nuova linea AC Torino-Lione sta l’obiettivo strategico dell’unione europea e dei governi italiano e francese secondo il quale è necessario  

 

 “… porre in atto tutte le misure per ottenere un trasferimento del traffico dalla strada alla  ferrovia in modo da raggiungere nei prossimi dieci anni i 20 milioni di tonnellate e da quadruplicare nel lungo periodo la quota di traffico merci su ferro …”    

 

Questo obiettivo non fa alcun riferimento diretto alla nuova linea in esame, ma fissa invece alcuni fondamentali elementi prestazionali del sistema ferroviario in generale – e della direttrice di Modane in particolare. Tale obiettivo, voluto e sostenuto dalle Comunità Locali e dagli Ambientalisti Francesi è condizione per una riqualificazione ambientale delle valli (maurienne e val di susa). Togliere le merci pesanti dalla strada e passarlo su ferro (principalmente in galleria). Per il  conseguimento di entrambi gli obiettivi è necessario:    

 

  •  adottare adeguati provvedimenti aventi il duplice scopo di disincentivare il traffico pesante su strada (limitazioni di peso, divieto di circolazione in alcune ore, imposizione o aumento di pedaggi, ecc.)
  • rendere più conveniente il trasporto su ferrovia (miglioramento dell’offerta, autostrada ferroviaria, tariffe, ecc.).  

 

 E’ questa la battaglia politica ed ambientale da attuare immediatamente.   

 

 La riduzione del traffico ferroviario registrata nel corso degli ultimi anni  è dovuta al cronico arretramento del sistema ferroviario italiano e transfontaliero  e va ad ampliare il trasporto su gomma, il vero disastro ambientale per la val di Susa, rendendo plausibile il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus ed il potenziamento dell’autostrada A32.”     

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “L’inefficienza del sistema ferroviario nazionale è reale e coinvolge anche la gestione delle linee ad alta velocità, nessuna delle quali (Torino-Milano, Milano-Roma, Roma-Napoli) sta trasportando merci (ed è molto improbabile che ne trasporti a causa dei costi). La riduzione del traffico ferroviario attraverso l’arco alpino occidentale è però dovuta a cause strutturali. Gli assi ferroviari lungo i quali il traffico cresce sono quelli da Nord a Sud (attraverso Svizzera e Austria), lungo i quali la qualità delle nostre ferrovie non impedisce al numero di treni di aumentare continuamente da almeno dieci anni. Anche il traffico stradale attraverso l’arco alpino occidentale sta diminuendo, sia pure più lentamente, per le stesse ragioni per cui si riduce quello ferroviario.”      

----------

 

 

 On. Stefano Esposito: “Il sistema ferroviario  trasfrontaliero è ancora dell’epoca di Cavour; il traforo del Frejus è del 1854, a quota 1270 (max 1295), uscita a Modane a 1148.”     

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Quest’affermazione è completamente priva di fondamento. Ciò che c’è in comune tra la linea di Cavour e quella attuale è solo il fatto di passare per la valle di Susa. La linea “storica” è stata rinnovata e potenziata a partire dagli anni ’70 del novecento. Il traforo è in corso di adeguamento (abbassamento del piano del ferro) per consentire il passaggio di convogli merci con containers navali; i lavori sul versante italiano sono stati completati e stanno proseguendo nella parte francese.”

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     On. Stefano Esposito: “La linea storica ha limiti insuperabili, dovuti alle elevate pendenze ed ai raggi di curvatura della tratta Bussoleno – St.Jean de Maurienne che penalizzano l’esercizio merci.La massa rimorchiabile da una locomotiva è attualmente di 650 tonnellate lorde tra Bussoleno e Modane e di 600 tonnellate lorde tra St.Jean de Maurienne e Modane. Per carichi superiori ( i treni oggi per convenienza di trasporto sono di 1200 tonnellate), occorre aggiungere locomotive supplementari, la cui collocazione in testa o in coda al treno è condizionata dal limite di resistenza degli organi di aggancio.”   

 

  Prof. Angelo Tartaglia: “L’esperienza del tunnel ferroviario del Loetschberg in Svizzera, che continua ad essere in uso anche dopo l’apertura di una canna del nuovo tunnel di base, mostra che, se le merci ci sono (questo è il punto), i treni passano con trazione multipla: su quella linea (con un tunnel storico a circa 1200 metri di quota) si adottava anche la tripla trazione con una motrice a centro treno.”  

----------

 

 

  On. Stefano Esposito: “Altri vincoli all’uso del treno per il trasporto merci derivano da limitazioni di velocità in alcune tratte per effetto della pendenza e della curvatura dei binari (da 70 a 60 fino a 35 km/h in presenza di basse percentuali di frenatura della massa rimorchiata), dalla carenza di energia elettrica che non permette la circolazione ravvicinata di treni pesanti, nonché, per i treni più leggeri, dalla limitata lunghezza dei binari di stazione.”     

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Sarebbe bene lasciare la discussione sui problemi tecnici agli ingegneri ferroviari. Le soluzioni tecnologiche, se c’è la domanda, si trovano e non implicano la realizzazione di più di 70 km di gallerie (senza contare corso Marche) con un costo stimato in modo più che ottimistico a 17 miliardi di euro a carico dell’Italia. Con molto ma molto meno di quella cifra si può realizzare un collegamento efficiente sulla linea storica.”     

----------

 

 

 On. Stefano Esposito: “La linea ferroviaria è oggi inadeguata al moderno trasporto delle merci, e continua a perdere capacità attrattiva a favore del trasporto su gomma.   

 

 Nello “Studio per l’ammodernamento della linea ferroviaria Dijon/Lyon-Torino” eseguito nel 2000 da FS insieme a SNCF e RFF, la potenzialità della linea attuale è stata valutata in 155 treni/giorno (passeggeri + merci). Mentre il traffico merci globale al tunnel ferroviario di Modane e a quello autostradale del Frejus è aumentato passando da 20,9 miot/anno del 1995 a 35,2 miot del 2000 (anno in cui era chiuso il tunnel del Monte Bianco), in corrispondenza è aumentato solo quello autostradale, passato da 12,4 a 25,8 miot/anno – che può essere considerato il valore massimo della capacità del tunnel autostradale in termini di traffico merci su veicoli pesanti mentre il traffico ferroviario, dopo aver raggiunto il massimo storico di 10,1 milioni di t/anno nel 1997, si è mantenuto su valori di 9,3-9,4 mio t/anno (i successivi valori ancora più bassi sono dovuti soprattutto alle limitazioni causate dai lavori di ampliamento del tunnel del Frejus).”    

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Il traffico stradale dopo il picco del 2000 ha continuato a scendere anche sommando il Monte Bianco riaperto. Il traffico ferroviario è sceso nel 2009 a meno di 5 milioni di tonnellate all’anno e l’andamento calante è continuato durante i lavori al tunnel (ancora in corso). Il calo sulle due modalità è dovuto a cause strutturali, come già detto sopra.”    

----------

 

 

 On. Stefano Esposito: “L’emergenza economica e logistica c’è; essere fuori dal corridoio 5 è fortemente penalizzante per l’intera economia piemontese e per tutta la pianura padana.”   

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Questa affermazione è del tutto priva di fondamento. Nessuno è fuori del corridoio 5 e non c’è nessuna analisi o statistica che possa indicare che l’economia piemontese è in difficoltà a causa del collegamento attraverso la Valle di Susa piuttosto che per altre ragioni (forse il fatto che un operaio cinese costi 80 $ al mese e uno italiano 2500 € al mese c’entra qualcosa).”  

----------

 

 

 On. Stefano Esposito: “Diversi anni per realizzare la nuova linea sono tanti e  occorre lavorare  per gestire il transitorio.Come:

  • Con interventi tampone di ammodernamento sulla tratta Bussoleno – Modane atti ad aumentare nel transitorio la capacità della linea ferroviaria (tale intervento creerà nel transitorio  gravi disagi ambientali per la valle
  • Con la realizzazione della Gronda ferroviaria di Torino (che ora comprende il passante di Corso Marche e la connessione al nodo logistico di Orbassano) .

 

 

 Grazie a questi provvedimenti le Reti prevedono di aumentare la capacità pratica della linea storica in un primo tempo da 155 a 218 treni/giorno, fatta salva una forte riduzione durante l’esecuzione dei lavori di ampliamento della sagoma del tunnel del Frejus, che è attualmente in corso e fa sentire i suoi effetti sulla circolazione (alcuni treni passeggeri a lungo percorso sono inoltrati via Sempione, i treni passeggeri locali fra Bardonecchia e Modane sono stati soppressi e sostituiti con autobus, la circolazione merci è stata ridotta).  In via definitiva, quando tutti gli interventi di ammodernamento saranno stati ultimati, la capacità, secondo il citato studio, sarà di 226 treni/giorno (passeggeri + merci). – un passaggio ogni 5 minuti.”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “La capacità non è l’esercizio di una linea. Il fatto che una linea possa portare 226 treni al giorno non vuol dire in nessun caso che ci saranno 226 treni al giorno. Sulla nuova Torino-Milano ad alta velocità la capacità è di 330 treni al giorno, ma quelli che passano sono solo 18. Qualunque prevedibile sviluppo dei collegamenti lungo l’asse della Valle di Susa si mantiene ben al di sotto di 226 treni al giorno.”  

----------

 

 

 On. Stefano Esposito: “Si  riuscirà ad arrivare al 2018-2020 alla saturazione della linea storica, avendo avviato un percorso di riequilibrio modale e quindi trasferito una parte del carico  del trasporto merci della autostrada sulla Ferrovia.”

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “L’affermazione è del tutto arbitraria e priva di qualsivoglia fondamento. Non c’è nessun elemento concreto che possa far temere/sperare la saturazione della linea storica al 2020 e nemmeno a credibili orizzonti temporali successivi.”  

----------

 

 

 On. Stefano Esposito: “Con l’attivazione della linea AC (che dovrebbe essere pronta per il 2018), si potrà spostare tutto il traffico merci ed internazionale sulla nuova linea, liberando dal grave carico ambientale del traffico merci la linea storica che verrebbe destinata esclusivamente al traffico locale, con vantaggi ambientali e sociali assolutamente incomparabili per la valle di Susa  e per tutti i centri urbani collocati sulla linea.”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Il traffico merci in ferrovia in Francia non viaggia sulle linee ad alta velocità, ma su quelle normali. Per passare su un tratto di linea a standard alta velocità (tunnel e resto della linea in Italia) sarebbero necessarie motrici e carri speciali, diversi da quelli richiesti dalle linee normali. Considerato appunto che in Francia questo materiale rotabile speciale non è necessario, perché gli spedizionieri dovrebbero dotarsene (con costi molto rilevanti)? Per ottenere che i treni passassero effettivamente attraverso il nuovo tunnel chi dovrebbe fornire motrici e carri? A carico di chi? C’è il rischio che gli spedizionieri preferiscano: a) per motivi di costo, la vecchia linea; b) che i treni merci, attraversato il tunnel tornino sulla vecchia linea. Se si imponesse il passaggio attraverso il nuovo tunnel con costo a carico del trasportatore, questo indurrebbe: a) un ricorso ai camion; b) una scelta di percorsi alternativi meno onerosi.”  

----------

 

 

 On. Stefano Esposito: “Gli interventi di ammodernamento lato Italia previsti nello “Studio per l’ammodernamento della linea ferroviaria Dijon/Lyon-Torino” eseguito nel 2000 da FS insieme a SNCF e RFF, in parte già attuati o in corso di esecuzione, sono i seguenti (fonte RFI):

  • adeguamento degli impianti ferroviari di molte stazioni,
  • soppressione di passaggi a livello,
  • interventi sulle sottostazioni elettriche esistenti e costruzione di nuove sottostazioni,
  • adeguamento della catenaria,
  • adeguamento del gabarit GB1 (B+),
  • realizzazione del blocco automatico tra Bussoleno e Borgone,
  • miglioramento degli impianti di segnalamento,
  • utilizzo di locomotive interoperabili sulle due reti,
  • riduzione delle operazioni alle frontiere e delle soste a Modane,
  • sincronizzazione degli intervalli di circolazione per la manutenzione delle linee.”

 

 "..Il carico ambientale di questa soluzione, che non prevede alcun intervento di interramento della linea nei tratti urbani (la sezione non è sufficiente per proporre qualsiasi intervento di questo tipo) è per la valle di Susa  e per tutti i centri urbani collocati sulla linea difficilmente sostenibile (un passaggio ogni 5 minuti)  e deve per forza essere “limitato nel tempo”.”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Gli interventi di potenziamento sulla linea esistente non sono una opzione ma sono in corso e certo non con l’idea che debbano servire per poco tempo. Sui 5 minuti vedere più su.”  

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 On. Stefano Esposito: “Il Libro Bianco della UE sui trasporti indica in “alcuni decenni” il tempo necessario per un eventuale inizio di redditività di questo tipo di opere ed, a oggi, il costo è difficilmente stimabile a preventivo.”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Il costo a preventivo è difficilmente stimabile nel senso che certamente a consuntivo sarà molto superiore alle stime iniziali (succede per grandi opere similari anche in paesi diversi dall’Italia: in Svizzera il tunnel di base del Loetschberg è stato aperto ad una sola canna perché lo stanziamento iniziale si è esaurito senza consentire la realizzazione della seconda canna; la Confederazione ha deciso di non stanziare ulteriori fondi, riservandosi di monitorare l’andamento del traffico con l’opera funzionante ad una sola canna). Un costo prudenzialissimo della realizzazione a carico dell’Italia fino al raccordo di Settimo con la Torino-Milano porta a circa 17 miliardi di euro (se la durata di tutti i cantieri fosse contenuta entro dieci anni). Quella cifra non è disponibile nel bilancio dello Stato e corrisponde a molte “manovre” e andrebbe completamente a debito.”  

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 On. Stefano Esposito: “L’effettivo costo dell’opera dovrà comprendere anche tutte le misure di eliminazione degli impatti impiantali e sulla salute dei cittadini e le necessarie compensazioni ambientali.”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Il che significa che il preventivo di spesa sarà decisamente di più di 17 miliardi.”  

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 On. Stefano Esposito:  “L’opposizione del movimento NO-TAV è oggi non contro l’opera ma contro la realizzazione del progetto, contro una corretta valutazione dei rischi per la salute e l’ambiente.E’ la strategia dello struzzo, del no a prescindere, basata su pregiudizi e preconcetti, senza verifiche e confronti di merito”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Le valutazioni di merito solo accennate per sommi capi nei punti precedenti non sono nemmeno lontanamente dei “no a prescindere”. Pare viceversa che la posizione favorevole espressa sia effettivamente un “sì a prescindere”, in particolare a prescindere dal costo.”  

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 On. Stefano Esposito: “Gli accordi  sottoscritti prevedono oggi un costo di 6500 milioni di € a carico del Governo Italiano, 6500 milioni di € a carico del Governo Francese, e 1500-2000 milioni di € a carico di U.E.”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Questa stima considera solo il tunnel di base, che ovviamente non avrebbe senso senza il resto della linea fino a Settimo (passaggio per Orbassano, sottoattraversamento di Torino in corrispondenza di corso Marche…). E’ ancora aperto il contenzioso con la Francia su chi debba pagare il costo del tunnel dell’Orsiera, ossia l’ampliamento della tratta dichiarata “internazionale” fino alla piana delle Chiuse. La somma non contiene nemmeno gli oneri finanziari legati al fatto che la somma non è certo reperibile all’interno delle disponibilità del bilancio dello Stato. Nel complesso una cifra minima è 17-20 miliardi di euro.”  

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 On. Stefano Esposito: “Lo scenario proposto dalla conferenza intergovernativa prevede un incremento del traffico merci notevole: con la linea ad A.C.  si passerebbe dagli attuali 25 Milioni di Tonnellate (tra ferro e gomma) a 55 MT nel 2025 e a 90 MT nel 2050.”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Non vi è alcun fondamento scientifico di queste proiezioni (vedere punti precedenti).”  

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 On. Stefano Esposito:  “Proporre obiettivi forti e giustamente “coordinati”, quali:

 

-  il  riequilibrio tra ferro e gomma,"

 

 

Prof. Angelo Tartaglia: “Più del 50% dei transiti stradali tra Italia e Francia sono interregionali ossia relativi a viaggi entro i 500 km. Su queste distanze la ferrovia non riesce ad essere competitiva in quanto implica due trasbordi all’inizio e alla fine. Ciò significa che c’è un limite piuttosto consistente all’entità del riparto realizzabile (oltre a quanto già detto sui costi del trasporto ferroviario usando una linea speciale e quindi con materiale rotabile speciale).”  

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 On. Stefano Esposito: “-  l’aumento corrispondente del traffico merci sul corridoio 5 inteso come dorsale protetta ed adeguata” 

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Sull’aumento credibile dei flussi materiali tra due aree mature si veda più su.” 

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 On. Stefano Esposito: “-  l’organizzazione del Piemonte come area logistica “moderna” per la produzione e la movimentazione delle merci”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “La logistica non comporta la produzione di merci, semmai limitate trasformazioni e successivo smistamento. Le attività effettivamente produttive di beni di largo consumo (quelli che viaggiano in ferrovia) in un contesto globalizzato migrano (e in parte sono già migrate) verso paesi a basso costo della mano d’opera, a cominciare dall’est europeo per finire in Cina. Le attività logistiche sono dunque attività derivate e di servizio. Certo non possono essere l’ossatura di un sistema economico e non sostituiscono l’industrializzazione che si va perdendo.La via di uscita sta nei valori aggiunti di qualità, contenuto tecnologico, innovazione che non si realizzano in piattaforme movimento merci.”  

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On. Stefano Esposito: “Tutti gli analisti economici vedono poi l’asse di relazione con l’ EST Europeo (il Lisbona- Kiev) come il più vitale; i paesi dell’est sono quelli con una crescita più veloce e con mercati più aperti e con le prospettive di interscambio più elevate.”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Non conosco neppure un “analista economico” che affermi quanto scritto qui sopra. I paesi dell’est in potenziale crescita più veloce corrispondono a mercati non ancora saturi che possono produrre beni a basso costo e assorbire beni di consumo; la provenienza di tali beni e in parte anche la loro destinazione è ancora più a est in Asia oppure più a sud in Africa. Il collegamento terrestre tra Italia e Francia è secondario in questo contesto.”  

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 On. Stefano Esposito: “Lì sta il futuro economico di Italia e Europa, nella integrazione dei mercati e nella costruzione di forti relazioni economiche (che comportano consistenti flussi di merci).Sui tempi della effettiva saturazione della linea storica “ammodernata”; poco importa che questi traguardino nel 2018 o nel 2021;”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Già considerato sopra. Non vi è nessuna prospettiva di saturazione anche molto più in là delle date indicate.”  

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 On. Stefano Esposito: “E’  invece fuori di dubbio che, in assenza una politica ferroviaria, i transiti continueranno a rafforzare l’autostrada  e non la ferrovia;”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Come detto, anche la strada è tendenzialmente in declino lungo questa direttrice.”  

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 On. Stefano Esposito: “la linea storica può essere  solo utilizzata per il transitorio ma non è un sistema di trasporto credibile per il XXI secolo;”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Forse per il XXI secolo le vie che contano sono quelle su cui viaggia l’informazione.”  

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 On. Stefano Esposito: “per le pendenze, le curvature, le sagome delle gallerie, il costo energetico, la linea storica  non sarà mai competitiva con la autostrada.” 

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Sulla competitività tra ferrovia e strada si veda più su. Se i percorsi non sono almeno di un migliaio di chilometri (e se il quantitativo di merce non è ingente) nemmeno la migliore delle ferrovie riesce ad essere competitiva con la strada.”  

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 On. Stefano Esposito: “Non consentire  la  realizzazione della linea protetta ad A.C. Torino Lione (al 75 % in galleria), con maggiore attenzione, affrontando le criticità ambientali, consente una sostanziale riduzione degli impatti ambientali dovuti al traffico autostradale.  Questa è l’unica seria opzione ambientale per coniugare sviluppo e sostenibilità ambientale, frenando le “voci” che vorrebbero realizzareil corridoio 5 rafforzando l’autostrada ed il traffico su gomma. Un futuro autostradale della valle di susa, con il raddoppio della galleria del Frejus, e  la terza corsia della autostrada A32 sarebbe la  vera sciagura ambientale.”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “In effetti è così, ma l’autostrada sembra al momento soffrire di un sottoutilizzo piuttosto che di una incipiente saturazione.”  

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 On. Stefano Esposito: “C’è molta propaganda NO-TAV,  pochissima informazione sul progetto,  sui vantaggi e sulle criticità, sui rischi.”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “C’è e c’è stata moltissima propaganda pro TAV e nessuna informazione di merito. In generale la grande stampa ha sempre evitato il dibattito di merito, affermato apoditticamente la fondamentale importanza dell’opera e dedicato spazio alla cronaca e al folklore. I proponenti hanno sempre avuto e hanno a disposizione mezzi proporzionati ai miliardi del valore dell’opera e i canali informativi hanno in generale portato al pubblico una voce sola in Piemonte e soprattutto fuori del Piemonte.”  

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 On. Stefano Esposito: “Per ottenere dal confronto “miglioramenti” occorre utilizzare un metodo nuovo di relazione con le Comunità Locali che superi i meccanismi e le “forzature” previste dalla Legge Obiettivo.”  

 

 Prof. Angelo Tartaglia: “Se non viene sciolto il nodo dell’utilità complessiva dell’opera non è chiaro che cosa significhi parlare di “miglioramenti”.”  

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 On. Stefano Esposito: “Le grandi opere vanno realizzate con e non contro le popolazioni coinvolte, le quali devono poter essere messe in condizione di dialogare con un interlocutore autorevole e responsabile;  al sistema delle forzature preferiamo sicuramente il metodo seguito dall’allora ministro Bersani, che riuscì a concludere con il larghissimo consenso degli Enti Locali interessati la Conferenza dei Servizi per la Torino-Milano da troppi anni in attesa di decisioni.”  

 

  Conclude il Prof. Angelo Tartaglia:  “La vicenda della Torino-Milano non è il migliore degli esempi visto che la linea è in profondo rosso, non solo per il colore dei treni.”


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من: primaveraestate مبعوث: 27/11/2010 17:34

Susa: il sindaco, Ltf e il porta a porta ( resoconto della giornata di ieri)

pubblicata da Donne No Tav il giorno venerdì 26 novembre 2010 alle ore 11.22
 

Una lunga giornata per il sindaco di Susa Gemma Amprimo. Ma ripercorriamo con calma i passaggi che ci hanno portato qui. Ieri in giornata il sindaco aveva contattato alcuni abitanti di Susa le cui case sono coinvolte dal nuovo progetto TAV. La proposta molto semplice quanto infame: una trattativa, segreta e assolutamente riservata da non divulgare a nessuno, con i tecnici di Ltf sul futuro delle loro abitazioni. Convocazione a gruppi di tre, a scaglioni di mezz’ora l’uno dall’altro. Una proposta immediatamentre rigettata dai proprietari delle abitazioni che hanno avvisato amici e conoscenti e da qui la convocazione immediata del presidio sotto il comune. Visto il comune occupato, la signora Amprino ha deciso di andare lei stessa dalle famiglie che,però, l’hanno prontamente rispedita in comune. Arrivata qui ormai la situazione era insostenibile. Decine di NO TAV presidiano il municipio, la sindaca passa tra i fischi e i tecnici disertano; i carabinieri bloccano gli ingressi, solo lei dentro, ai piani alti, il movimento sotto a presidiare. Tanta arroganza da un sindaco non si era mai vista e così i proprietari, in massa con avvocati e movimento, sono saliti a chiedere conto al sindaco delle sue infauste decisioni che oggi hanno portato all’approvazione di un progetto a dir poco criminale. Ltf in queste condizioni dice di non intervenire, facile scusa dietro cui barricarsi visto il risultato dell’ultimo confronto pubblico con il movimento nel mese di maggio a Chiomonte. Insomma una giornata particolare, tecnici impomatati che vanno via con la coda tra le gambe, un sindaco dai metodi mafiosi che sotto pressione fa la penitenza e si genuflette ,e un  movimento che cresce e riacquista piano piano, ma nel modo giusto, peso politico.


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من: primaveraestate مبعوث: 12/05/2011 13:33

SI COMMENTA DA SOLO!!!  CHE MAIALI!!! COSA NON FANNO PER DENARO NOSTRO!

 

11 maggio 2011: Rivoli. L’affollatissimo Consiglio Comunale aperto di Rivoli è stato chiuso alle ore 1,00 da Paolo Foietta che, indispettito dalle osservazioni del pubblico, di fronte alla serietà e all’impegno di coloro che evidenziano le criticità enormi del progetto, ha invitato il pubblico ed i NO TAV a “smettere di giocare”.

Il pubblico ha vivacemente e rumorosamente risposto a questo insulto.

Carlo Gottero (ex Presidente della Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Torino) a quel punto si è avvicinato al funzionario chiedendo ragione di questo pubblico insulto. Paolo Foietta (alle ore 1 e 3’ del 12 maggio) lo ha pubblicamente schiaffeggiato sulla guancia sinistra.

Sono intervenuti i Vigili Urbani, i Carabinieri, il digos di turno, il Sindaco di Rivoli e altri per cercare di placare la situazione, mentre il pubblico vociava e scandiva: vergogna !

A questo punto è probabilmente utile una spiegazione: Chi è Paolo Foietta, da anni impegnato a difendere i progetti TAV come se fossero i suoi?

 

È un cumianese, politico di lungo corso (PCI, PDS, DS e PD), burocrate provinciale, ex presidente della comunità montana Pinerolese Pedemontano, presidente dell’ATO-R (Associazione d’Ambito Torinese per il Governo dei Rifiuti); dirigente della Provincia di Torino in qualità di: Coordinatore Interarea, Direttore dell’Area Territorio e Trasporti, Dirigente del Servizio Gestione delle Informazioni Territoriali, Ambientali e Cartografiche,Dirigente dei servizi Amministrazione e Controllo delle aree, Sviluppo Sostenibile Pianificazione Ambientale e Risorse Idriche e Qualità dell’Aria. Questo dipendente pubblico, come è possibile verificare sui siti ufficiali, soltanto per l’incarico di dirigente provinciale percepisce oltre 147.000 euro annui.

 

Lo stesso funzionario provinciale si occupa di TAV e di rifiuti. Che cos'altro hanno in comune oltre a Foietta TAV e rifiuti? Un luogo, un punto sulla cartina geografica, centro di interesse comune di TAV e rifiuti è infatti lo scalo merci di Orbassano, localizzato a circa 500 metri dall’inceneritore, altra opera colossale in cui è coinvolto Foietta. Non a caso lo scalo merci di Orbassano col suo fascio di 70 binari è collegato direttamente, sempre con binari dedicati all'inceneritore, pardon, temovalorizzatore. Dopo le balle del TAV arriveranno le ECO BALLE di Napoli?

Insomma: Foietta è un nostro dipendente, dovrebbe occuparsi di territorio, avere rapporti costruttivi e rispetto dei coltivatori diretti… invece va a Rivoli e prende a schiaffi proprio l’ex presidente della Coldiretti Carlo Gottero. Complimenti! Chissà se dopo questa bella prova di sé in provincia non troveranno qualcuno più educato da mettere su quella seggiola. Se fosse un nostro dipendente (e lo è) comineremmo a cercare qualcuno meno avvezzo a menar le mani.

 

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I migliori saluti,                 Ambientevalsusa  


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من: clicy21 مبعوث: 14/05/2011 07:01
Cara Francesca e che ti aspetti da gente come il Foietta o come da quelli di Legambiente legati strettamente agli interessi?  Bischero che dice a persone consapevoli..di smettere di giocare...personaggio sinistrato che sa usare solo insulti perche' non sa rispondere a giuste questioni! dice ai NOTAV di smettere di giocare...prendendo in giro, perche' in effetti...chi sta giocando con la pelle e la vita altrui sono proprio lui e quelli come lui e confermo il tuo MAIALE SORDIDO LUI E QUELLI CHE LA PENSANO COME LUI 

جواب  رسائل 34 من 34 في الفقرة 
من: primaveraestate مبعوث: 16/05/2011 05:28


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