Dopo aver letto questo articolo non starnutirete più come prima. Garantito. Secondo una ricerca (e qui continuerete a chiedervi come diamine vengono spesi i soldi pubblici) portata avanti dagli studiosi del John Radcliffe Hospital di Oxford, i nostri etciù possono essere una conseguenza dei nostri pensieri a luci rosse, ispirati da qualcuno che abbiamo accanto, o che magari soltanto immaginiamo in quel momento.

Il geniale risultato è stato raggiunto mediante lo studio di una paziente di mezza età, la quale ogni volta che faceva dei pensieri porcini su qualcuno, iniziava a starnutire irrefrenabilmente senza riuscire a fermarsi. Certo la signora forse non sarà felice di essere stata “smascherata”, ma si può consolare pensando di essere in buona compagnia. I casi fino ad ora documentati in tutto il mondo sono 17, ma non è detto che siano i soli.

Lo starnuto arrapato riguarda sia uomini che donne in egual misura, e pare che sia ereditario. Molte persone poi sono solite starnutire dopo un orgasmo. Data la delicatezza dell’argomento, è plausibile ritenere che non se ne parli volentieri, eppure ci sono casi documentati in letteratura. La spiegazione? Risale ad antichi retaggi ancestrali, come spiega Andrew McCombe, specialista del Frimley Park Hospital

“Anche nel naso ci sono tessuti erettili. Coinvolti nell’eccitazione di un rapporto sessuale, potrebbero innescare lo starnuto. è la ‘rinite da luna di miele’: durante il sesso il naso si chiude”.

Quindi, sia durante il rapporto che nel momento in cui adocchiamo una possibile preda, ecco scatenarsi una serie di reazioni del sistema nervoso, del tutto al di fuori dal nostro controllo. Posto che tutto questo venga dimostrato in maniera inconfutabile, non è meglio forse non saperlo? Sai che imbarazzo sbirciare il nostro vicino di posto in metro e venire colte da un’inarrestabile raffica di starnuti, tradendoci all’istante, così che tutto il mondo intorno sappia quanti ci fa ingrifare il suddetto vicino? Molto meglio fare spallucce e con aria angelica guardarlo e sospirare: “ahh…maledetta allergia!!”

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