Sbarca a Torino un Nabucco
da concerto rock
Il
Nabucco debuttò il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano.
Mercoledì arriva per la prima volta a Torino all’interno dello stadio
Olimpico.
Per la prima volta l’opera
di Verdi allo stadio
FRANCA CASSINE
torino
Non saranno i 65 mila che l’altro ieri hanno
affollato San Siro per il ritorno di Vasco Rossi nello stadio milanese,
ma sapere che i biglietti venduti per assistere al «Nabucco» sono oltre
10 mila riempie di stupore. Sembra infatti un paradosso il fatto che a
Torino la prima volta che un’opera lirica varca i cancelli di un campo
sportivo attiri folle da concerto rock, soprattutto in questi tempi di
grandi discussioni sul valore della cultura, sui numeri che muove e sui
pesanti tagli ai finanziamenti pubblici. Chi, invece, non si sorprende è
Loretta Braschi, l’organizzatrice del megaevento che mercoledì prossimo
vedrà rappresentare la celeberrima opera di Giuseppe Verdi all’Olimpico
trasformato per l’occasione in tempio lirico a cielo aperto.
«E’ la mia 1.270˚ volta con il Nabucco - dice -. Ho portato questo
capolavoro in giro per il mondo negli stadi, nelle arene e addirittura
all’interno di ex campi di concentramento. So che è amatissimo ed è
l’emblema stesso del Risorgimento con il suo famosissimo coro "Va',
pensiero, sull'ali dorate"...». Non ha dubbi quindi sull’esito positivo
dell’operazione che ha messo in piedi con la sua agenzia svizzera Lb
Klassik sborsando oltre 700 mila euro (il Comitato Italia 150 che ha
inserito l’evento nell’ambito di «Esperienza Italia» ne ha messi a
disposizione 10 mila, mentre il Comune l’ha patrocinato), 300 dei quali
utilizzati per realizzare scenografie e costumi.
Un kolossal con
numeri da capogiro: 600 le persone coinvolte che si muoveranno sul
gigantesco palco di 1.250 metri quadri (largo 50 e profondo 25)
sovrastato da maxischermi e arricchito da imponenti scenografie con un
impianto audio da 30 mila watt e luci per una potenza totale di circa
250 kilowatt. Protagonista un cast di prestigio con la regia affidata a
Paolo Panizza, mentre sul podio ci sarà Alberto Veronesi (figlio del
noto oncologo) alla guida di un’orchestra composta da 100 elementi che
vede la Sinfonica Sinfolario di Lecco affiancata da quella del Festival
Puccini di Torre del Lago, insieme con le voci della Corale Lirica
Ambrosiana di Milano diretta da Roberto Ardigò, il tutto sotto la
supervisione di Roberto Gianola. Nei ruoli principali il soprano greco
Dimitra Theodossiou nei panni di Abigaille, il baritono Carmelo Corrado
Caruso in quelli di Nabucco e il basso Enrico Giuseppe Iori in quelli di
Zaccaria.
Un debutto in grande stile per questo allestimento
che, dopo la prima assoluta torinese, andrà in giro per il mondo.
«L’idea di portare Nabucco nella prima capitale d’Italia spiega ancora
Loretta Braschi - ci è piaciuta molto e abbiamo deciso di mettere una
marcia in più per celebrare i 150 anni dell’Unità, ideando delle
scenografie sontuose». A dominare il palco ci saranno alcune torri (una
di queste è larga oltre 20 metri e alta 13), la tipica porta babilonese
con le piastrelle laccate blu e oro e un tempio di oltre 13 metri con
colonne, statue, palme e un grande candelabro a 7 braccia, creazioni
costruite negli studi di Cinecittà. E se gli interpreti sono di caratura
internazionale, le comparse sono tutte torinesi. La recita di Nabucco
comincia alle 21 (in caso di pioggia lo show verrà posticipato a giovedì
23), i biglietti sono ancora disponibili (l’Olimpico è predisposto per
17 mila posti).
Stadio Olimpico Via Filadelfia 88 Tel: 02/67.05.813 www.operacolossale.it
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